La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] separarono nel 1857.
Movimento religioso (ted. Christengemeinschaft) fondato da F. Rittelmeyer nel 1922: mescolanza di c., misticismo orientale e altri elementi, sulla base dell’antroposofia di R. Steiner. Soppressa dal nazismo (1941), risorse nel ...
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VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] logico e coerente significato. Il V. riprende la questione da Boezio, e critica la sua soluzione, opponendogliene una mistico-fideistica, che taglia il nodo piuttosto che scioglierlo, come osservò il Leibniz, il quale nella sua Teodicea parte dal ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] e si abbassano nell'impeto dell'indignazione e del dolore, onda su onda, mentre il divino maestro, ingrandito dalla solitudine mistica, dalla calma triste e profonda del gesto, afferma senz'ira il tradimento e l'imminenza del martirio. L'eco delle ...
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PASCAL, Blaise
Giovanni Vacca
Nato a Clermont (poi Clermont-Ferrand) il 19 giugno 1623, morto a Parigi il 19 agosto 1662. La famiglia Pascal, nobilitata già da parecchie generazioni, aveva dato alla [...] da P. dopo il 1646 e prima del 1654; la speculazione teologica vi sale a sublimi altezze e alimenta via via la forza e l'ardore mistico dell'accento, come nelle epistole di S. Paolo che questa di P. echeggia in più d'un punto: si sente che P. si è ...
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MECCANICISMO e VITALISMO
Giuseppe Montalenti
. La concezione materialistica, monista dell'universo (v. materialismo; monismo) implica l'esclusione di ogni elemento metafisico nell'interpretazione dei [...] altro che la tradizione aristotelica, più o meno alterata, e spesso malamente. Non altro valore è da annettersi alle speculazioni mistico-scientifiche di Paracelso o di S. B. van Helmont, il quale introdusse il termine di "archeo" per esprimere un ...
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Portoghese, letterature di lingua
Simone Celani
Distribuiti su quattro continenti, i Paesi di lingua ufficiale portoghese sono attualmente otto e contano, nell'insieme, oltre 235 milioni di abitanti; [...] ; alquanto recente è anche il fenomeno P. Coelho (n. 1947), prolifico scrittore le cui opere, legate a un certo misticismo di grande presa, sono tradotte in moltissimi Paesi e diffusissime anche in Italia; sono ancora da segnalare il ritorno al ...
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IRAQ
Matteo Marconi
Germano Dottori
Monica Ruocco
῾IRĀQ. – Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Kurdistan. Storia. Letteratura. Bibliografia
Demografia e geografia economica [...] sotto i tuoi piedi) in cui centrale è l’interesse per la condizione della donna da una parte e per il misticismo dall’altra. Dunyā Miḫā᾽īl (n. 1965), trasferitasi negli Stati Uniti nel 1990, continua però a scrivere i suoi versi soffermandosi ...
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MISTERI (gr. μυστήριον, da μύω "chiudo" [gli occhi, la bocca], donde μυέω "inizi0", μύησις "iniziazione", μύστης "iniziato")
Raffaele PETTAZZONI
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Storia delle religioni. - Appartengono alla storia [...] - nel rispetto formale - alla formula eleusina, l'iniziando doveva, probabilmente dopo un periodo di digiuno, celebrare un pasto mistico, mangiando da un timpano e bevendo da un cembalo (il timpano e il cembalo erano strumenti musicali caratteristici ...
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Filosofo, nato a Dysert, nella contea di Kilkenny (Irlanda), il 12 marzo 1685, da famiglia d'origine inglese. Nel 1700 entrò al Trinity College di Dublino, nel quale rimase poi come maestro (successivamente [...] bellezza, in noi come libertà morale. La sfera del pensiero berkeleyano si allarga, ma perde di rigore, tendendo a un misticismo che popola l'universo di spiriti, la cui esistenza e relazione non viene chiarita e fondata criticamente. Sono di questo ...
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Gli scritti che vanno sotto il nome di Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discepolo di S. Paolo, a cui si accenna negli Atti (XVII, 34), dal Rinascimento in poi hanno dato luogo a laboriose discussioni. [...] quale la creatura ritorna al suo principio, a cui tende, non è propria soltanto dell'uomo, ma di ogni essere: ed è una mistica la quale ha un fondo naturalistico e non è dissimile da quella di Proclo. Il simbolismo e l'allegorismo in cui l'Areopagita ...
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misticismo
s. m. [der. di mistico1]. – 1. a. Esperienza che impegna la vita interiore dell’uomo di fronte a una realtà misteriosa, assoluta, altra da sé, alla quale il soggetto tende al di fuori dei normali processi conoscitivi; più in generale,...
mistica
mìstica s. f. [femm. sostantivato di mistico1]. – 1. Esperienza interiore, attestata in tutte le forme di civiltà e soprattutto nelle varie religioni storiche (taoismo, induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo, islamismo), descritta...