Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale. [...] Alessandrino e nel neoplatonismo di Plotino. Un'influenza platonica è presente anche nel sufismo islamico.
Il misticismoebraico
La forma più antica di m. ebraico a noi nota, accanto a Filone, è quella praticata dagli esseni di Qumran, che credevano ...
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Busi, Giulio. – Filologo italiano (n. Bologna 1960). Laureatosi in Lingue orientali (ebraico) presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Ebraistica presso l’Università [...] presso l’Università di Venezia. Dal 1999 dirige l’Istituto di Giudaistica della Freie Universität Berlin. B. è esperto di misticismoebraico, di cui ha analizzato sia lo sviluppo storico che i valori letterari e le implicazioni estetiche e visuali. È ...
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ISRAELE (App. III, 1, p. 907)
Gabriella Cundari
Daniela Primicerio
Paolo Minganti
Sergio Sierra
Sandro Filippo Bondi
Marco Miele
Popolazione. - Lo stato d'I. occupa oggi 20.255 km2, sui quali vivono [...] occupa un posto preminente lo scrittore S. J. Agnon (1880-1970). Egli trasse fondamentale ispirazione dagli ambienti del misticismoebraico dell'Europa orientale e nella sua copiosa produzione (della quale ricordiamo "Ieri e l'altro ieri", "Fin qui ...
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QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] da un'altra. In particolare la parola si usa antonomasticamente per indicare il complesso delle dottrine esoteriche e misticheebraiche concernenti Dio e l'universo, dottrine che i loro seguaci affermano essere state rivelate da tempo antichissimo a ...
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Detto il Platone ebraico, nato intorno al 30 a. C. (di stirpe sacerdotale secondo S. Gerolamo), ambasciatore nel 40 d. C. a Caligola, per chiedere la cessazione delle persecuzioni contro gli Ebrei, fu [...] il massimo rappresentante della filosofia giudaico-alessandrina, con cui già dal III e II sec. a. C. il misticismoebraico - ascetico negli Esseni e Terapeuti, messianico nel popolo - aveva iniziato la forma speculativa del sincretismo o fusione ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] , sulla fine del secolo, con il gusto – alimentato da G. Pico della Mirandola – della cabala e del misticismoebraico.
Mentre l’assimilazione della cultura greca e l’approfondimento del senso della ‘rinascita’ antica danno frutti sempre più cospicui ...
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Cecilia Gatto Trocchi
Magia
L'anima inquieta dell'Occidente
La compulsione all'irrazionale
di Cecilia Gatto Trocchi
24 gennaio
L'organizzatrice di televendite Vanna Marchi, sua figlia e altre cinque persone [...] riferita costantemente ai 'classici' della magia rinascimentale, all'ermetismo, ma anche alla cabala (costruzione simbolica del misticismoebraico medievale) e alle filosofie indiane. L'idea che i poteri magici degli iniziati fossero reali e operanti ...
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Salamun, Tomaz
Šalamun, Tomaž. – Poeta sloveno (n. Zagabria 1941). Nato in Croazia da genitori sloveni, si è trasferito in patria nel dopoguerra, trascorrendo l’infanzia a Capodistria e laureandosi in [...] importanza per lo sviluppo della sua poesia, intonata alla fusione di elementi quotidiani e surrealistici ma anche al misticismoebraico e al Barocco. Soprattutto a partire dall'inizio del nuovo secolo, diversi dei suoi numerosi volumi poetici sono ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] Medio Oriente, i nazionalismi arabo, egiziano ed ebraico creavano difficoltà diplomatiche e militari. Al predominio di questo movimento a sfondo letterario e su basi di un misticismo estetico, e al suo margine operano le personalità più rilevanti di ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] Wolmar apprese il greco, che continuò a studiare, con l'ebraico, a Parigi, in contatto con circoli umanistici di idee religiose Sul pensiero teologico di C., oltre che correnti del misticismo e della filosofia del tardo Medioevo e dell'umanesimo ( ...
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Kabbalah-mania
s. f. Passione smodata per l’esoterismo culturale e mistico di matrice ebraica. ◆ La «Kabbalah-mania» ha contagiato una notevole parte del mondo dello spettacolo, certo è che questa nuova moda è il frutto di una lettura hollywoodiana...
hasidismo
haṡidismo ‹kħa-› (anche chaṡidismo o chassidismo) s. m. [der. dell’ebr. ḥăsīd «pio, devoto», pl. ḥăsīdīm]. – Movimento religioso che rappresenta l’ultima fase della mistica ebraica, manifestatosi in Germania già nel medioevo, e sviluppatosi...