MENON, Vengalil Krishnan Krishna
Uomo politico indiano, nato a Calicut il 3 maggio 1897. Dopo aver studiato in Inghilterra, entrò nelle file laburiste, iniziando la carriera pubblica come cittadino britannico. [...] Verso il 1930 entrò nell'orbita del movimento gandhista, pur non condividendo gli aspetti religiosi e mistici della dottrina del Mahatma. All'interno del Congresso si schierò con l'ala sinistra di carattere laico e socialisteggiante, che aveva in ...
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Poeta lettone (Pļaviņas, Livonia, 1880 - ivi 1970). Sostenitore dell'"arte per l'arte", collaborò alla rivista letteraria decadente Dzelme ("Profondità"), di cui fu anche direttore. Le sue prime poesie [...] "Nella ragnatela", 1910; Zemes elpa "Il respiro della terra", 1927), quasi sempre sonetti in forma classica, privilegiano temi mistici ed erotici. Nel poema Kauja pie Glemu Liepas ("La battaglia presso Glemas Liepas", 1922), nella raccolta di novelle ...
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Il più antico poeta ottomano (nato il 670 èg. = 1271-2 d. C., morto nel 733 èg. = 1332 d. C.) che abbia scritto, esclusivamente in turco, un'opera di una certa importanza. L'epiteto di pascià gli fu attribuito, [...] far conoscere ai Turchi, ignari dell'arabo e del persiano, e per lo più per mezzo di esempî e metafore, le dottrine mistiche del sūfismo. Benché privo di valore poetico, esso è importante per il filologo, e contiene anche brani di un certo interesse ...
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Cabalista ebreo spagnolo (n. Medinaceli 1248 - m. 1325 circa), vissuto a Segovia; allievo (1272-74) di Abrāhām Abū'l-῾Afiya, ha dato nei suoi scritti una sistematica e lucida esposizione delle dottrine [...] cabalistiche. Una delle sue prime e più importanti opere, Ginnat Ĕgōz (1274), è un'introduzione ai significati mistici e simbolici dell'alfabeto, in particolare in rapporto ai nomi divini; legato a suggestioni filosofiche e all'insegnamento di ...
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Farges, Albert
Filosofo francese neotomista (Beaulieu-sur-Dordogne, Corrèze, 1848 - ivi 1926). Direttore del seminario di Saint-Sulpice, dell’Istituto cattolico di Parigi e del seminario dell’Istituto [...] , contribuì notevolmente, con i suoi studi su Aristotele e Tommaso, alla diffusione del neotomismo. Fu studioso anche dei fenomeni mistici (Les phénomènes mystiques, 1921) e delle filosofie di Cartesio e Bergson. La sua opera più nota è il compendio ...
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Raccolta di canti medievali goliardici, per lo più in latino, ma anche in tedesco o bilingui, scoperta in un codice del 1225 circa, proveniente dall’abbazia di Benediktbeuern (Bura Sancti Benedicti) e [...] ora nella Biblioteca statale di Monaco (Clm 4660). Sono canti religiosi o profani: scherzosi, amatori, satirici, blasfemi alcuni e mistici altri, in strofe e versi vari rimati. A essi si ispirò il musicista C. Orff per la sua omonima composizione ...
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Terapeuti (gr. Θεραπευταί, «servi di Dio») Secondo Filone, comunità religiosa giudaica collegata al movimento degli Esseni, con sede attorno al Lago Mareotide (presso Alessandria d’Egitto) ai tempi di [...] suoi membri erano dediti alla vita contemplativa, al digiuno e alla castità, come preparazione ai sogni e alle visioni. Erano dei mistici e interpretavano la Bibbia allegoricamente; osservavano il sabato, e la loro festa maggiore durava 7 settimane. ...
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Termine arabo indicante qualità e caratteristiche proprie del giovane, in contrapposizione a muruwwa, ideale di virilità e cavalleria dell’uomo adulto e maturo.
Nel Medioevo musulmano si chiamavano f. [...] e religiose, che ebbero grande diffusione dal 9° sec. sin verso il 14°. I loro membri traducevano gli ideali mistici in un programma di azione sociale, filantropica e cavalleresca; distinti talora da abiti e riti iniziatici costituirono in certi ...
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Teologo, mistico e predicatore oratoriano (Lisbona 1644 - ivi 1710). Autore di opere teologiche e ascetiche (principali: Exercicios espirituais e meditações, 1685; Luz e calor, 1696; Nova floresta, 1706-28; [...] Os ultimos fins do homem, 1728; Estímulo prático para seguir o bem e fugir o mal, 1730), per cui è considerato uno dei maggiori mistici e scrittori religiosi della letteratura portoghese. ...
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tapas Termine sanscrito («calore»), passato a significare l’esercizio dell’ascesi fin dal Ṛgveda; lo sviluppo semantico in questo senso indica che il calore interiore (o «psichico» o «mistico») sviluppato [...] dalla disciplina ascetica è stato sentito e concepito quale suo fenomeno centrale e caratterizzante. Sul piano della vita religiosa concreta il t. comporta la creatività miracolare di asceti, mistici, yogin. ...
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mistica
mìstica s. f. [femm. sostantivato di mistico1]. – 1. Esperienza interiore, attestata in tutte le forme di civiltà e soprattutto nelle varie religioni storiche (taoismo, induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo, islamismo), descritta...
misticismo
s. m. [der. di mistico1]. – 1. a. Esperienza che impegna la vita interiore dell’uomo di fronte a una realtà misteriosa, assoluta, altra da sé, alla quale il soggetto tende al di fuori dei normali processi conoscitivi; più in generale,...