GIOVANNA da Orvieto, beata (detta anche Vanna da O.)
Luigi Giambene
Nata a Carnaiola (Terni) nel 1264, rimase orfana a 5 anni. I fenomeni mistici che si svolgevano in lei fin dall'età di 5 anni divennero [...] così straordinarî, che appena quattordicenne si rinchiuse nel monastero delle terziarie domenicane di Orvieto. Erano frequentissime in lei la bilocazione e la levitazione, così pure le estasi, principalmente ...
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WALĪ (plur. awliyā')
Vocabolo arabo dal significato originario di "vicino, parente, amico". Nel linguaggio religioso, esso è passato a designare, quali "amici (di Dio)", gli asceti e mistici che possono [...] o santi dell'Islām esiste tutta una letteratura, in arabo e in persiano, di grande importanza per la storia della mistica e della religiosità islamica in genere.
In diritto, il termine walī designa invece il curatore matrimoniale della donna, che la ...
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visione mistica
Vincent Truijen **
Nelle opere di D. ci s'imbatte spesso in sogni che presagiscono il futuro e in visioni che, per il modo in cui sono descritte, hanno il carattere di fenomeni mistici. [...] , e bibl. relativa; cfr. anche SELVA; viaggio).
Bibl. - Oltre le opere citate nel corso della voce sono da vedere: M. Barbi, Razionalismo e misticismo in D., in " Studi d. " XVII (1933) 5-44; XXI (1937) 5-91; B. Nardi, D. e la cultura medievale, Bari ...
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di Giuseppe Bedeschi
L’idea di anima bella, è già presente in Plotino (con questa espressione egli intende l’anima che ritorna in sé stessa), viene ripresa dai mistici spagnoli del Cinquecento e da Rousseau [...] la raffigurazione che Hegel ne ha dato nella Fenomenologia dello spirito (➔) (1807). In quest’opera si insiste sul carattere mistico e contemplativo dell’a. b.; essa è la soggettività elevata all’universalità, incapace tuttavia di uscire da sé stessa ...
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Mistico e storico tedesco (Donauwörth 1499 - Basilea 1542 o 1543). Dapprima (1527) favorevole al luteranesimo, dal 1529 fu un isolato, per le sue idee religiose (religione interiore, Dio e Satana interni [...] all'uomo): egli professava un teismo universalistico e "spirituale" (derivato da Erasmo o dai mistici tedeschi del 14º sec. oltre che da Lutero) e un antidogmatismo assoluto (Paradoxa, 1534-35, ristampati 1909; Guldin Arch, 1538, ecc.) che lo orientò ...
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Lefevre d'Etaples, Jacques
Lefèvre d’Étaples, Jacques
Teologo e umanista francese (Étaples 1455-Nérac 1536). Studiò Aristotele; poi i suoi interessi si allargarono alla patristica greca. Stampò opere [...] di mistici medievali e di Cusano, diffuse la traduzione di M. Ficino del Corpus hermeticum; tradusse la Bibbia in francese (1523-30). Alcuni lo considerano un fautore della Riforma protestante, altri un riformatore cattolico: fu uno dei più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Juan de la Cruz è considerato da non pochi studiosi di spiritualità il più importante [...] prolunga fino al termine della vita mortale. Nella Noche obscura del alma, scritta a Granada fra il 1582 e il 1585, il mistico illustra in special modo l’amorevole azione diretta di Dio sull’anima, la quale si limita a subirla in uno stato di fervida ...
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MISTICISMO (da mistico, dal gr. μυστικός "appartenente ai misteri")
Franz Rudolf MERKEL
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Caratteri e manifestazioni. - Il misticismo è uno dei fenomeni religiosi più [...] respiro del mondo, è anche ciò che respira e vive in me stesso. Il mezzo però per arrivare a questa suprema unione mistica è il yoga, l'arte di sollevarsi al di sopra della vita terrena fino al rapimento, di convergere i proprî pensieri alla fusione ...
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(o ginnosofisti) Nome con cui i Greci chiamarono, con allusione sia all’unione di sapienza e dottrina sia all’esercizio di pratiche ascetiche che comportavano una nudità totale o parziale, gli asceti [...] e i mistici indiani, di cui vennero a conoscenza all’epoca della spedizione di Alessandro Magno. Gli storici al seguito del re ne descrissero la vita in comunità appartate. ...
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Vocabolo arabo (faqīr), che nell'uso pio musulmano significa bisognoso (della misericordia divina) o anche povero, e che fu assunto spesso dai mistici, particolarmente dagli affiliati a confraternite religiose; [...] in questo caso è sinonimo di dervis, dervisc (v.). Ma in India, già prima della metà del sec. XVIII, gli Europei estesero questo nome anche ai religiosi mendicanti indù, particolarmente ai yüghī che si ...
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mistica
mìstica s. f. [femm. sostantivato di mistico1]. – 1. Esperienza interiore, attestata in tutte le forme di civiltà e soprattutto nelle varie religioni storiche (taoismo, induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo, islamismo), descritta...
misticismo
s. m. [der. di mistico1]. – 1. a. Esperienza che impegna la vita interiore dell’uomo di fronte a una realtà misteriosa, assoluta, altra da sé, alla quale il soggetto tende al di fuori dei normali processi conoscitivi; più in generale,...