La famiglia costituita da Gesù, Maria e Giuseppe, anche come oggetto di raffigurazione artistica.
Nella liturgia cattolica si cominciò a celebrare la festa della S., localmente, nel 17° sec.; più tardi [...] tra S. come Trinità terrena e Trinità celeste. La presenza di s. Giovannino e s. Elisabetta ha origine dagli scritti mistici tardomedievali, che narrano dell’incontro della S. con Elisabetta e Giovanni al rientro dall’Egitto. Rappresentazioni di vita ...
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ḥasidismo (chassidismo) Nome di diversi movimenti religiosi ebraici.
Ḥasidim «pii», erano detti i difensori della tradizione in opposizione all’ellenismo, ai tempi della rivolta dei Maccabei; da essi [...] medievale sorto in Renania nel 12° sec.; l’opera letteraria principale è il Sefer Ḥasidim. In tempi successivi, grande movimento mistico popolare sorto tra gli ebrei di Podolia e Verzina verso la metà del 18° sec., per iniziativa di Yiśrā’ ēl ben ...
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Scrittore scozzese (Paisley 1855 - Castello Maniace, Catania, 1905). Approdato a Londra dopo anni di vita avventurosa, nel 1881 trovò aiuto in D. G. Rossetti, del quale, dopo la morte, scrisse una breve [...] fase più viva della sua opera ebbe inizio quando cominciò a pubblicare, con lo pseudonimo di Fiona Macleod, prose e versi mistici: Pharais: a romance of the isles (1894); The washer of the ford and other legendary moralities (1896); Green Fire (1896 ...
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Fisica
Il processo nel quale una particella e la corrispondente antiparticella interagiscono dando luogo a particelle più leggere: la differenza tra la massa delle particelle interagenti e quella delle [...] particelle di alta energia è realizzata, per produrre nuove particelle, negli anelli di accumulazione.
Religione
Dagli scrittori mistici il termine a. è utilizzato, in senso figurato, per indicare lo stato di totale subordinazione della personalità ...
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MARSAY, Charles-Hector de Saint-George, marchese de
Mistico quietista, nato da famiglia protestante esule di Francia, morto ad Ambleben, presso Wolfenbüttel, il 3 febbraio 1753. Educato con grande spirito [...] lingua tedesca, è sotto l'influenza di Madame de Guyon (v.), ma risente anche di Tommaso da Kempis e dei mistici cattolici spagnoli, e dall'altra parte anche del Bohme (v.). Lasciò alcuni scritti, rimasti quasi tutti inediti.
Bibl.: Realencycl. für ...
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DÈMONI
M. Floriani Squarciapino
Creazione filosofica più che oggetto di un culto reale e popolare il dèmone (δαίμων) ha nella poesia e nella filosofia greca, e di riflesso in quella romana, molteplicità [...] , le Grazie, le Muse, le Erinni e numerose personificazioni del corteggio bacchico (sileni, satiri, menadi, ecc.) e dei culti mistici. Quale contrapposto maschile della Tyche o Fortuna il δαίμων, nel senso sia di destino individuale sia di influenza ...
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Una delle figure più eminenti dell'Islām primitivo. Nato, secondo la tradizione, a Medina, di padre persiano fatto prigioniero, secondo altri ad al-Baṣrah (Bassora) stessa nel 21 èg. (642 d. C.) vi morì [...] con il quale venne a conflitto. Per tale sua ricchezza di vita religiosa ed equità di atteggiamento, sunniti, mu‛taziliti e mistici lo vollero dei loro. La tradizione attribuisce la fondazione della setta mu‛tazilita al distacco di Wāṣil ibn ‛Aṭā' e ...
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Romanziere, drammaturgo e critico norvegese, nato il 29 aprile 1895 a Kragerö, morto nel 1946.
È il massimo rappresentante di quella cultura liberale e umanistica che in Norvegia ha formato un fronte compatto [...] artistici. Il conservatorismo del suo pensiero s'è ulteriormente accentuato nei romanzi seguenti (En kvinnes vei, Il cammino d'una donna, 1933), nei quali sempre più prevalgono motivi religiosi e mistici, stranamente fusi a interessi psicanalitici. ...
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Le Fèvre d’Étaples, Jacques (latinizz. Faber Stapulensis) Umanista e teologo francese (Étaples, Passo di Calais, 1455 ca
Nérac 1536). Fu uno dei maggiori rappresentanti dell’umanesimo e dell’evangelismo [...] lo pseudo-Dionigi, Ignazio, Policarpo, Giovanni Damasceno, Basilio, Gregorio di Nazianzo; ristampò opere di filosofi e mistici medievali (Riccardo di S. Vittore, Raimondo Lullo, ecc.), diffuse la traduzione ficiniana (rivista) del Corpus hermeticum ...
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Ruusbroec (o Ruisbroeck, o Ruysbroeck, o Rusbroeck), Jan van
Ruusbroec
(o Ruisbroeck, o Ruysbroeck, o Rusbroeck), Jan van Mistico fiammingo (Ruysbroeck, od. Bruxelles-Capitale, 1293 - Groenendael, od. [...] fu eletto priore e qui trascorse il resto della sua vita. Fu proclamato beato dalla S. Sede nel 1908. È uno dei maggiori mistici fiamminghi e la sua influenza si esercitò in tutta Europa, e in partic. sui Fratelli della vita comune. La sua esperienza ...
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mistica
mìstica s. f. [femm. sostantivato di mistico1]. – 1. Esperienza interiore, attestata in tutte le forme di civiltà e soprattutto nelle varie religioni storiche (taoismo, induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo, islamismo), descritta...
misticismo
s. m. [der. di mistico1]. – 1. a. Esperienza che impegna la vita interiore dell’uomo di fronte a una realtà misteriosa, assoluta, altra da sé, alla quale il soggetto tende al di fuori dei normali processi conoscitivi; più in generale,...