GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] di un testo di grande complessità culturale, nutrito di una approfondita conoscenza di testi ermetici cinquecenteschi e della misticaebraica, che fu familiare a G. come hanno dimostrato recenti studi (Falciani, pp. 69-95).
Il notevole successo ...
Leggi Tutto
DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] ha-Gā'ōn. La teologia di D., volta ad eliminare l'antropomorfismo della concezione divina elaborata dalla primitiva misticaebraica sul fondamento di versetti biblici come Gen., I, 22 "Faciamus hominem..." (Shī‛ūrQōmāh 'Misura del corpo' s'intitola ...
Leggi Tutto
LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] 1852), in cui il L. metteva in seria discussione l'antichità e l'autorità dello Zohar (la principale opera della misticaebraica), si aprì una lunga polemica culminata con la pubblicazione, da parte di Benamozegh, di un pamphlet polemico, Ta(am le ...
Leggi Tutto
ELIANO, Vittorio
Carla Casetti
Nacque nel 1528 a Roma, due anni prima di suo fratello Elia. I suoi genitori erano Ḥanah, nativa di Padova e figlia del famoso umanista Elia Levita, e Yitzchaq ben Yeḥiel [...] con Chaiim Gattinio (Gattegno) alla stampa dell'editioprinceps dello Zohar ("Il Libro dello splendore"), testo fondamentale della misticaebraica, del quale fu fatta subito dopo una seconda edizione (Cremona 1558-1560). Fu, inoltre, correttore di ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] Né l'A. abbandona nel poema la filosofia scolastica per la mistica: perfino facendo a s. Pietro la sua professione di fede, angeli e gli uomini nel comunicare tra loro; la lingua ebraica data da Dio ad Adamo rimasta inalterata [opinione che ...
Leggi Tutto
MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] citando come suo ispiratore Jung (Cossolo, 1979, p. 22). «L'utopia di sé descritta in Elementi approda così alla magia mistica, in cui allucinazione e realtà si fondono, e ironia e follia sono impossibili da separare» (Rossi Barilli, 2006, p. 165 ...
Leggi Tutto
DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] origini e la formazione della dialettica hegeliana, I, Hegel romantico e mistico (1793-1800), edito a Firenze, il gentilianesimo dell'autore sembra Manoscritti parigini del 1844, Sulla questione ebraica e L'ideologia tedesca, individuando poi ...
Leggi Tutto
DEL MEDIGO (del Medigo), Elia (Helias Cretensis, Eliyahu ben Moses Abba)
Alberto Bartòla
Figlio di Moses Abba, nacque a Candia da una delle più importanti famiglie ebree cretesi - da cui Helias Cretensis, [...] Leiden 1976, pp. 116-128; G. Tamani, Gli studi ebraici a Padova nei secoli XVII-XX, in Quaderni per la storia dell pp. 135, 141, 167, 545 ss., 564 s.; R. Bonfil, Cultura e mistica a Venezia, in Gli ebrei a Venezia nei secc. XIV-XVII, Milano 1987, p. ...
Leggi Tutto
LEONI (Lioni), Piero (Pier Leone, Pierleone da Spoleto)
Franco Bacchelli
Nacque a Spoleto, probabilmente verso il 1445, da Leonardo, appartenente a una famiglia del ceto professionale spoletino, che [...] che il L. prendesse l'iniziativa di promuovere traduzioni dall'ebraico ben prima di Pico. È verosimile, infatti, che sin compagnia di Absal, si immerge ormai completamente nell'esperienza mistica. La traduzione del L. o quella perduta di Pico ...
Leggi Tutto
LATERZA, Giovanni
Albertina Vittoria
Nacque a Putignano, presso Bari, il 27 apr. 1873, da Giuseppe, falegname, e Maria Pugliese, figlia di proprietari terrieri.
Fu il fratello maggiore del L., Vito [...] "mai volgere l'occhio".
Vi si pubblicarono volumi di mistica e di teosofia che furono, come scrisse lo stesso Croce nomi dei componenti e dei collaboratori della casa editrice "di razza ebraica", il L. rispondeva infatti di non aver mai sentito che ...
Leggi Tutto
hasidismo
haṡidismo ‹kħa-› (anche chaṡidismo o chassidismo) s. m. [der. dell’ebr. ḥăsīd «pio, devoto», pl. ḥăsīdīm]. – Movimento religioso che rappresenta l’ultima fase della mistica ebraica, manifestatosi in Germania già nel medioevo, e sviluppatosi...
Kabbalah-mania
s. f. Passione smodata per l’esoterismo culturale e mistico di matrice ebraica. ◆ La «Kabbalah-mania» ha contagiato una notevole parte del mondo dello spettacolo, certo è che questa nuova moda è il frutto di una lettura hollywoodiana...