DI MARCO, Giulia
Jean-Michel Sallmann
Nacque verso il 1574-1575 a Sepino nella contea del Molise (ora prov. di Campobasso). La sua estrazione sociale era molto modesta: il padre era un bracciante, la [...] che colpì questa "vecchia puttana" (nel testo latino scortum vetus) e i suoi adepti. Rispetto dell'ordffle costituito, misoginia e sessuofobia impedirono ogni controllo critico del documento che doveva essere studiato invece con la massima cautela e ...
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GOGGIO (Goggi, Gogio, Gogo), Bartolomeo
Anna Laura Saso
Nato a Ferrara intorno al 1430, fu al servizio del duca Ercole I d'Este. Poche le notizie sulla sua biografia; sappiamo, tuttavia, che intraprese [...] Boccaccio (si pensi al Corbaccio), che le denigrano sistematicamente o dai predicatori, che dai loro pulpiti alimentano la misoginia. Le modalità della creazione di Eva contenute nel racconto biblico, a giudizio del G., non solo non implicano alcuna ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] di fondo non impedirono all'ascetismo di essere a volte connesso con atteggiamenti che oggi consideriamo deteriori, quali la misoginia (il disprezzo verso le donne) o la svalutazione del corpo. Da questo punto di vista, la teologia contemporanea ...
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misoginia
miṡoginìa s. f. [dal gr. μισογυνία; v. misogino]. – Atteggiamento di avversione generica per le donne, o di repulsione, da parte dell’uomo, verso i rapporti sessuali con donne.