Poeta elegiaco greco di Mileto (prima metà del 6º sec. a. C.). Molto nella sua poesia arieggia Esiodo, come le lodi dell'agricoltura, l'esaltazione della giustizia, spunti di misoginia, ecc.; alcuni frammenti [...] ricordano Teognide. Caratteristico l'uso di premettere alle sue massime una specie di marchio d'autenticità ("anche questo è di F."). F. ebbe molta fortuna, tanto che nell'età romana fu composto sotto ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] tendenza a discutere e a investigare ricorda quella dei sofisti. Alla sua concezione pessimistica della vita e alla sua misoginia contribuirono anche le sventure coniugali (certo esagerate dalla leggenda e dai comici). Ebbe in moglie prima Melito e ...
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Wallace, David Foster
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Ithaca (New York) il 21 febbraio 1962 e cresciuto a Urbana (Ill.). Dopo essersi laureato all'Amherst College (Amherst, Mass.) nel [...] , in un linguaggio che sapientemente fonde il gergale e l'esoterico, denuncia come questo genere musicale esprima violenza, misoginia, volgarità. Nel 1996 è uscito il romanzo Infinite jest (trad. it. 2000), considerato da alcuni critici una conferma ...
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Narratore, drammaturgo, poeta svedese (Stoccolma 1849 - ivi 1912). Autore dotato di una vitalità elementare, si è accostato a forme letterarie sempre diverse e contraddittorie, comunque sostenute da una [...] e i drammi ibseniani, le novelle Svenska öden och äfventyr ("Destini e avventure svedesi", 4 voll., 1882-91). L'atteggiamento misogino, costante in tutta l'opera di S., acquista un peso decisivo a partire dai crudi racconti di Giftas ("Sposarsi", in ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] , in un testo irto di ellissi e di dettagli privi di spiegazione, alcune costanti chandleriane, per es. la sua misoginia, evidenziata dai brillanti e pungenti duetti di Humphrey Bogart con le due interpreti femminili, Lauren Bacall e Dorothy Malone ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] , accusato di avere avvilito la tragedia in confronto alla dignità artistica e alla solennità religiosa di Eschilo (a una "misoginia" di Euripide alludono in particolare le Tesmoforiazuse); e non è facile dire quanto in ciò A. intendesse indulgere ai ...
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Omosessuale, letteratura
Tommaso Girtosio
Quella di l. o. o gay (i due termini verranno qui usati, semplificando, come sinonimi) è una discussa categoria trasversale che congiunge l'Atene di Platone [...] l'apporto delle donne che scrivevano di omosessualità. Con alcune eccezioni (in primo luogo Saffo), l'antico intreccio di misoginia e omofobia aveva ostacolato la scrittura lesbica; in quegli anni essa venne invece alla ribalta con S.-G. Colette, G ...
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Walter Siti
Bellanger: il giovane Balzac dell’era digitale
Un romanzo che sembra un saggio o un resoconto giornalistico. E invece ha un modello ottocentesco in Balzac, con l’ampiezza degli orizzonti [...] , in particolare per le durissime critiche rivolte alla religione islamica, gli sono state rivolte critiche anche di misoginia e di oscenità pornografica. Houellebecq ha espresso un giudizio positivo sul romanzo di Bellanger, che considera riuscito ...
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GENNARI, Giuseppe
Paolo Preto
Nato a Padova il 10 nov. 1721 da Giovanni Antonio, orafo di buone fortune, e da Lucietta Airoldi, ricevette un'ottima educazione letteraria da Alberto Calza, seguace dell'indirizzo [...] e curioso di tutto, ma tradizionalista e conservatore, talvolta addirittura misoneista nelle sue preferenze: esemplari la sua aspra misoginia e l'aperta avversione alle idee dell'Illuminismo e della Rivoluzione francese.
Benché in più occasioni il G ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] al lettore, riveste di sfumature e lessico psicoanalitici l’interpretazione del fascismo, con l’aggiunta di una misoginia davvero esorbitante (la folla isterica è donna). Un dettato manieristico, non solo arcaizzante e fiorentineggiante più del ...
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misoginia
miṡoginìa s. f. [dal gr. μισογυνία; v. misogino]. – Atteggiamento di avversione generica per le donne, o di repulsione, da parte dell’uomo, verso i rapporti sessuali con donne.