Gianni Canova
La nuova commedia italiana
Il box office cinematografico del 2011 presenta, per quanto riguarda l’Italia, uno scenario assolutamente inedito. Primo posto della classifica degli incassi: [...] : la nuova commedia non appare più infarcita e inturgidita da quel bolo indigesto di gallismo, machismo, vanagloria, omofobia, misoginia, xenofobia e razzismo che caratterizzava, per esempio, buona parte dei personaggi messi in scena da Massimo Boldi ...
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Blier, Bertrand
Riccardo Martelli
Scrittore, regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Boulogne-Billancourt (Seine) il 13 marzo 1939. Ha offerto nel tempo una produzione di diseguale [...] conosciuto sensibili oscillazioni. Si è rivelato meno felice nelle opere in cui la visione critica dei rapporti umani scade nella misoginia, o in cui i toni surreali diventano onirismi volutamente oscuri: Calmos (1976), La femme de mon pote (1983) e ...
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Straw Dogs
Claudio Bisoni
(GB 1971, Cane di paglia, colore, 118m); regia: Sam Pe-ckinpah; produzione: Daniel Melnick per Talent Associates/Amerbroco; soggetto: dal racconto The Siege of Trencher's Farm [...] Dogs raccolse un buon riscontro al botteghino ma diventò oggetto di critiche feroci. Il regista venne accusato di misoginia, apologia della proprietà privata, elogio della brutalità e della legge del più forte, quando non apertamente di fascismo ...
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McLaglen, Victor
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Tunbridge Wells (Kent) l'11 dicembre 1883 e morto a Newport Beach (California) il 7 novembre [...] di Walsh, The cock-eyed world (1929; I due rivali) e Women of all nations (1931; Sempre rivali). La misoginia baldanzosa, il cameratismo maschile ai limiti dell'omosessualità latente, lo sprezzo del pericolo e l'imperativo eroico rappresentano per ...
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Young, Loretta (propr. Gretchen)
Francesco Costa
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Salt Lake City (Utah) il 6 gennaio 1913 e morta a Los Angeles il 12 agosto 2000. Rappresentò [...] partner abituali. Il clima inquieto del dopoguerra incoraggiò il fiorire del genere noir che, segnato da una profonda misoginia, le precluse di fatto qualsiasi forma di partecipazione, tranne l'unica incursione nel perturbante The stranger (1946; Lo ...
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Axelrod, George
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 9 giugno 1922. Da autore di commedie con dialoghi brillanti e raffinati, plasmate sul modello [...] uccidere vostra moglie) ha quindi affrontato il tema dell'omosessualità inconscia presente talvolta nell'amicizia e quelli della misoginia e del matriarcato. Occasionalmente si è dedicato anche alla regia e alla produzione, oltre che alla scrittura ...
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Ladd, Alan (propr. Alan Walbridge)
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico statunitense, nato a Hot Springs (Arkansas) il 3 settembre 1913 e morto a Palm Springs (California) il 29 gennaio 1964. [...] cornice delittuosa e il clima di cupo sospetto rendono più suggestiva la schermaglia romantica e giustificano l'istintiva misoginia ostentata dal personaggio di Ladd. Nei film in cui venne affiancato da altre partner (Loretta Young, Donna Reed ...
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BIANCOLI, Oreste
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 20 febbr. 1897 dal conte Carlo e da Matilde Badia. Come il B. afferma in alcune note autobiografiche scritte nel 1954, l'atmosfera della casa paterna [...] 1929 dalla compagnia Gandusio-Galli a Milano, una pochade ricca di equivoci e colpi di scena con una nota di misoginia di maniera. Nel 1930 iniziò a collaborare stabilmente con un altro quotidiano milanese, L'Ambrosiano, e dette vita - come ricorda ...
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Stanwych, Barbara
Francesco Costa
Nome d'arte di Ruby Stevens, attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 16 luglio 1907 e morta a Santa Monica il 20 gennaio 1990. Fu una delle grandi [...] indiscussa del noir, dando vita a personaggi fortemente drammatici, spesso ambigui o addirittura perversi, in linea con quel tanto di misoginia che era proprio del genere: Flesh and fantasy (1943; Il carnevale della vita) di Julien Duvivier; il cupo ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] , in un testo irto di ellissi e di dettagli privi di spiegazione, alcune costanti chandleriane, per es. la sua misoginia, evidenziata dai brillanti e pungenti duetti di Humphrey Bogart con le due interpreti femminili, Lauren Bacall e Dorothy Malone ...
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misoginia
miṡoginìa s. f. [dal gr. μισογυνία; v. misogino]. – Atteggiamento di avversione generica per le donne, o di repulsione, da parte dell’uomo, verso i rapporti sessuali con donne.