Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] al lettore, riveste di sfumature e lessico psicoanalitici l’interpretazione del fascismo, con l’aggiunta di una misoginia davvero esorbitante (la folla isterica è donna). Un dettato manieristico, non solo arcaizzante e fiorentineggiante più del ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Detto d'amore - Introduzione
Gianfranco Contini
Titolo, estratto dai primi versi a cura del suo scopritore, il filologo triestino Salomone Morpurgo (1860-1942), e rimasto [...] 'essa munita di coincidenze non casuali col Detto) la risposta per le rime a Gallo (con rovesciamento del fino amore in misoginia) di Lunardo del Guallacca, Sì come 'l pescia al lasso (Poeti del Duecento, 1289); e anzi la matrice di questa rimeria ...
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PONA, Francesco
Fabrizio Bondi
PONA, Francesco. – Nacque a Verona l’11 Ottobre 1595, primogenito di Giovanni e Camilla di Nicola Gipsi.
Famiglia di origine trentina che aveva goduto nella prima metà [...] Pona con la consueta fantasia amplificatoria, pittoricismo e sensualità protetti dallo scudo dell’intento parenetico; la misoginia poniana si esprime in un’affermazione netta della colpevolezza di Eva, tesi poi rovesciata nel trattatello accademico ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] rigore per vincere le cattive tendenze dell'infanzia, quali le punizioni con il bastone. Consueta nella cultura medievale la forte misoginia dell'autore che a proposito dell'apprendimento delle donne sancisce di non dover insegnare loro a leggere o a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Favolistica e satira, che hanno la loro origine nella letteratura classica, nel Medioevo trovano forme [...] ) e si esprime con numerose opere anche molto diverse tra loro, come il De coniuge non ducenda, una satira misogina in forma di visione comica; il Discipulus Goliae de grisis monachis, che attacca pesantemente i rappresentanti dell’ordine cistercense ...
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Principe dei poeti giambici, può anche esser detto col Crusius, senza iperbole, il fondatore della lirica greca. Nacque nell'isola di Paro, una fra le maggiori Cicladi. La cronologia, malcerta per gli [...] amara acredine che restò in fondo all'anima di questo volubile trovatore, donnaiolo e misogino. Se il tono pessimistico e beffardo, in genere, e la misoginia, in particolare, furono caratteristici dello spirito greco, da Esiodo in poi, nessun cantore ...
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CRISTINA (Christine) da Pizzano (de Pizan)
Jean-Yves Tilliette
Nacque a Venezia nel 1365 da Tommaso di Benvenuto e da una figlia di Tommaso Mondini.
Il nome di C. deriva dalle proprietà che la famiglia [...] completata.
Il Livre de la Cité des dames, composto all'inizio del 1405, è un pamphlet femminista. Per rispondere alla misoginia oltranzista che si esprime nelle Lamentations di Mattheolus, C. enumera e descrive le azioni di una lunga serie di donne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La poesia lirica
Simone Beta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il VII secolo a.C. vede la nascita di nuove forme poetiche che prendono [...] , giuntaci in modo molto incompleto, spicca un lungo frammento che amplifica un tema caratteristico nella letteratura greca, la misoginia: come Elena viene messa in cattiva luce dai poemi omerici per aver tradito il marito Menelao per Paride, come ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] tanti altri poeti satirici. Ma le poche terzine che il Nostro vi dedica sono un contraltare all'ovvia e ormai sfruttata misoginia degli altri; giacché l'A. afferma esser le donne in sostanza migliori degli uomini, e solo imitatrici dei loro difetti ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] psicologia intima del G. urta contro il suo riserbo e la genericità delle testimonianze. Non si astenne dal matrimonio per misoginia, ma non sembra aver posto la vita sentimentale e domestica sul piano della professione e della ricerca. La denuncia ...
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misoginia
miṡoginìa s. f. [dal gr. μισογυνία; v. misogino]. – Atteggiamento di avversione generica per le donne, o di repulsione, da parte dell’uomo, verso i rapporti sessuali con donne.