ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] di fondo non impedirono all'ascetismo di essere a volte connesso con atteggiamenti che oggi consideriamo deteriori, quali la misoginia (il disprezzo verso le donne) o la svalutazione del corpo. Da questo punto di vista, la teologia contemporanea ...
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Schopenhauer, Arthur
Filosofo (Danzica 1788- Francoforte sul Meno 1860).
Vita e opere
Figlio di un ricco banchiere di fede repubblicana, Heinrich Floris S., e di Johanna Trosiener, seguì la famiglia [...] ricca di contrasti, incline alle relazioni sentimentali, nonostante l’irrimediabile pessimismo del credo filosofico e la sua misoginia dichiarata (nonché teorizzata).
Il pensiero
La dottrina di S. è principalmente espressa nel Mondo come volontà e ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] , in un testo irto di ellissi e di dettagli privi di spiegazione, alcune costanti chandleriane, per es. la sua misoginia, evidenziata dai brillanti e pungenti duetti di Humphrey Bogart con le due interpreti femminili, Lauren Bacall e Dorothy Malone ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] , accusato di avere avvilito la tragedia in confronto alla dignità artistica e alla solennità religiosa di Eschilo (a una "misoginia" di Euripide alludono in particolare le Tesmoforiazuse); e non è facile dire quanto in ciò A. intendesse indulgere ai ...
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Omosessuale, letteratura
Tommaso Girtosio
Quella di l. o. o gay (i due termini verranno qui usati, semplificando, come sinonimi) è una discussa categoria trasversale che congiunge l'Atene di Platone [...] l'apporto delle donne che scrivevano di omosessualità. Con alcune eccezioni (in primo luogo Saffo), l'antico intreccio di misoginia e omofobia aveva ostacolato la scrittura lesbica; in quegli anni essa venne invece alla ribalta con S.-G. Colette, G ...
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Niagara
Roy Menarini
(USA 1952, 1953, colore, 89m); regia: Henry Hathaway; produzione: Charles Brackett per 20th Century-Fox; sceneggiatura: Charles Brackett, Walter Reisch, Richard Breen; fotografia: [...] la scomparsa di Marilyn interrompesse l'energia del racconto. Pieno di amarezza, Niagara è un film nel quale la misoginia viene moderata da annotazioni brillanti e ciniche intorno alla presunta felicità delle 'coppie regolari' (la coppia dei Cutler ...
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Walter Siti
Bellanger: il giovane Balzac dell’era digitale
Un romanzo che sembra un saggio o un resoconto giornalistico. E invece ha un modello ottocentesco in Balzac, con l’ampiezza degli orizzonti [...] , in particolare per le durissime critiche rivolte alla religione islamica, gli sono state rivolte critiche anche di misoginia e di oscenità pornografica. Houellebecq ha espresso un giudizio positivo sul romanzo di Bellanger, che considera riuscito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
August Strindberg rappresenta – nell’ambito del dramma e della narrativa – la rottura [...] "colui che mantiene la famiglia". Così si fissa l’immagine – fin troppo proverbiale – dello Strindberg misogino, ma va tenuto presente che la misoginia dello scrittore è, in primo luogo, "teoretica", una variante cioè del suo pessimismo; inoltre, si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Medioevo centrale la poesia latina attraversa un’evoluzione tumultuosa, spesso in dialogo con le letterature [...] , composte fra 1125 e 1130 da Vitale di Blois: vi emergono caratteristiche tipiche come la tematica erotica, la misoginia, i personaggi di condizione servile. La produzione sembra più attiva nelle scuole letterarie della regione della Loira fra Blois ...
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ROSSI, Gian Vittorio (Roscius). – Nacque a Roma nel 1570, primogenito di tre figli; il padre era giureconsulto e gentiluomo romano. Nel ginnasio dei gesuiti fu allievo di Francesco Benci, di Ottavio Tursellini, [...] , il romanzo si rivela dissacrante nei contenuti: molto forti sono le venature scettiche, libertine ed empie e dilaga la misoginia. Tra i personaggi si riconoscono Fabio Chigi, l’erudito e antichista Leone Allacci, Campanella, il maestro del sacro ...
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misoginia
miṡoginìa s. f. [dal gr. μισογυνία; v. misogino]. – Atteggiamento di avversione generica per le donne, o di repulsione, da parte dell’uomo, verso i rapporti sessuali con donne.