Straw Dogs
Claudio Bisoni
(GB 1971, Cane di paglia, colore, 118m); regia: Sam Pe-ckinpah; produzione: Daniel Melnick per Talent Associates/Amerbroco; soggetto: dal racconto The Siege of Trencher's Farm [...] Dogs raccolse un buon riscontro al botteghino ma diventò oggetto di critiche feroci. Il regista venne accusato di misoginia, apologia della proprietà privata, elogio della brutalità e della legge del più forte, quando non apertamente di fascismo ...
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MAROZIA
Tommaso di Carpegna Falconieri
– Nacque presumibilmente a Roma intorno all’892 da Teofilatto e da Teodora.
Il padre, vestararius del sacro palazzo lateranense, magister militum e senator Romanorum, [...] e che, nella formula «pornocrazia», è ancora molto presente nella vulgata storiografica. Se Liutprando appare acceso da una vera misoginia sistematica, la sua avversione per M. supera quella per le altre donne, tanto che le dedica un’invettiva, nella ...
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McLaglen, Victor
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Tunbridge Wells (Kent) l'11 dicembre 1883 e morto a Newport Beach (California) il 7 novembre [...] di Walsh, The cock-eyed world (1929; I due rivali) e Women of all nations (1931; Sempre rivali). La misoginia baldanzosa, il cameratismo maschile ai limiti dell'omosessualità latente, lo sprezzo del pericolo e l'imperativo eroico rappresentano per ...
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GOGGIO (Goggi, Gogio, Gogo), Bartolomeo
Anna Laura Saso
Nato a Ferrara intorno al 1430, fu al servizio del duca Ercole I d'Este. Poche le notizie sulla sua biografia; sappiamo, tuttavia, che intraprese [...] Boccaccio (si pensi al Corbaccio), che le denigrano sistematicamente o dai predicatori, che dai loro pulpiti alimentano la misoginia. Le modalità della creazione di Eva contenute nel racconto biblico, a giudizio del G., non solo non implicano alcuna ...
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Young, Loretta (propr. Gretchen)
Francesco Costa
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Salt Lake City (Utah) il 6 gennaio 1913 e morta a Los Angeles il 12 agosto 2000. Rappresentò [...] partner abituali. Il clima inquieto del dopoguerra incoraggiò il fiorire del genere noir che, segnato da una profonda misoginia, le precluse di fatto qualsiasi forma di partecipazione, tranne l'unica incursione nel perturbante The stranger (1946; Lo ...
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Axelrod, George
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 9 giugno 1922. Da autore di commedie con dialoghi brillanti e raffinati, plasmate sul modello [...] uccidere vostra moglie) ha quindi affrontato il tema dell'omosessualità inconscia presente talvolta nell'amicizia e quelli della misoginia e del matriarcato. Occasionalmente si è dedicato anche alla regia e alla produzione, oltre che alla scrittura ...
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MDA, Zakes (propr. Zanemvula Kizito Gatyeni)
Maria Paola Guarducci
Scrittore, drammaturgo, regista, poeta e pittore sudafricano, nato a Herschel (Eastern Cape) il 6 ottobre 1948, M. è ormai uno dei principali [...] alle tematiche di gender che traduce nella creazione letteraria di figure femminili forti nonostante l’ostracismo culturale e la misoginia. Tra le altre sue opere si segnalano The Madonna of the Excelsior (2002; trad. it. La Madonna di Excelsior ...
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Ladd, Alan (propr. Alan Walbridge)
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico statunitense, nato a Hot Springs (Arkansas) il 3 settembre 1913 e morto a Palm Springs (California) il 29 gennaio 1964. [...] cornice delittuosa e il clima di cupo sospetto rendono più suggestiva la schermaglia romantica e giustificano l'istintiva misoginia ostentata dal personaggio di Ladd. Nei film in cui venne affiancato da altre partner (Loretta Young, Donna Reed ...
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BIANCOLI, Oreste
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 20 febbr. 1897 dal conte Carlo e da Matilde Badia. Come il B. afferma in alcune note autobiografiche scritte nel 1954, l'atmosfera della casa paterna [...] 1929 dalla compagnia Gandusio-Galli a Milano, una pochade ricca di equivoci e colpi di scena con una nota di misoginia di maniera. Nel 1930 iniziò a collaborare stabilmente con un altro quotidiano milanese, L'Ambrosiano, e dette vita - come ricorda ...
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Stanwych, Barbara
Francesco Costa
Nome d'arte di Ruby Stevens, attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 16 luglio 1907 e morta a Santa Monica il 20 gennaio 1990. Fu una delle grandi [...] indiscussa del noir, dando vita a personaggi fortemente drammatici, spesso ambigui o addirittura perversi, in linea con quel tanto di misoginia che era proprio del genere: Flesh and fantasy (1943; Il carnevale della vita) di Julien Duvivier; il cupo ...
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misoginia
miṡoginìa s. f. [dal gr. μισογυνία; v. misogino]. – Atteggiamento di avversione generica per le donne, o di repulsione, da parte dell’uomo, verso i rapporti sessuali con donne.