Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] «continuo servizio nel Collegio». Era l'«oracolo del senato»; «misero» il nobile che, investito d'una qualche carica, «non della benevolenza di re e prìncipi, poiché la sua «virtù» è stata tale da «felicitare la grandezza e la nobiltà dei più grandi»; ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] 1535 lo nomina consigliere segreto. Heresbach diviene membro della nobiltà ducale sposando la figlia ed erede di un cavaliere, Teodosio, Carlo Magno, gli Ottoni e Federico II, prima per deplorare la miseria dei tempi attuali («miserabilis comparatio ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] di una nobiltà acquisibile, e che alla cultura portano un abito di osservazione e di esperienza miseria, rifacendone la cornice, eliminando e aggiungendo capitoli, riassumendo e ampliando, e guardandosi dal riconoscere il suo debito verso Lotario e ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] si batterono per vincere le resistenze della nobiltàe del clero. Durante la guerra di successione miseria contadina, di quel christian agrarianism che in realtà, svuotato da ogni aspetto religioso, confluirà direttamente nella fisiocrazia. Broggia è ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] fronte alla miseria il Piovano è sbigottito fino alle lacrime: «Per piatà cominciò il Piovano a lacrimare .. . e lucciolando cogli derisorio di nobiltà commerciale o gastronomica, ma «li Viniziani si sanno fare signori di Lombardia, e parmi la ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] fino a che punto una parte almeno della nobiltà veneta fosse persuasa e penetrata dalle idee del riformismo illuminista, così della situazione. Roma col suo lusso e la sua miseria, coi suoi privilegi e con la sua vita parassitaria, urbanisticamente ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] addirittura dalla miseria (il cugino presso cui alloggiava, era uomo povero e "senza aviamento"), egli è ben , antitesi, parallelismi, ecc. -gustosamente contrastanti, nella loro nobiltà retorica, con la natura di quegli schemi; né diversamente ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] gruppo di ascoltatori, e trattenesse e contenesse tutta la sua commozione per le angoscie e le miseriee le tragedie dei suoi nella loro dolente e vaga follia, stanno a significare la caducità e la vanità di molte menzogne: la nobiltà, la nascita, la ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] d'Este su Comacchio e il ducato di Ferrara contro la Santa Sede e per rivendicare l'antichità e la nobiltà degli Estensi, messe in paragone della miseria d'altri tempi. Solo di passaggio, fra queste ragioni più o meno futili, e tuttavia importanti ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] e non il conseguimento di un dottorato: egli insegnò forse in qualche scuola privata o fu precettore in famiglie della nobiltà di un'opera più vasta, i Dialoghi sulla miseria dei curiali, citata dall'Anselmi e di cui non si hanno ulteriori notizie.
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pezzente
pezzènte s. m. e f. [voce di origine merid., part. pres. di pezzire (v.)]. – Mendicante, accattone, persona che vive di elemosina: un p. lacero e sporco; davanti alla chiesa c’erano sempre dei p. in attesa; con senso più generico,...
spirituale
spiritüale (ant. o poet. spiritale) agg. [dal lat. spiritualis, der. di spiritus -us «spirito»]. – 1. Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito: esseri, creature s., per es. gli angeli e i...