CUSMANO, Giacomo
Antonio Fiori
Nacque a Palermo il 15 marzo 1834 dall'ingegnere agronomo Giacomo e da Maddalena Patti. Ad appena tre anni perdette la madre; spettò quindi al padre dargli una prima educazione [...] sofferenza, il dolore, la miseria non sono mali impersonali, ma individuali e cambiano secondo le caratteristiche di una ventina di sacerdoti e l'opera, grazie anche all'appoggio di esponenti della nobiltà palermitana e delle autorità civili, poté ...
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Luigi XIV re di Francia
Massimo L. Salvadori
Il simbolo dell’assolutismo monarchico
Tra 17° e 18° secolo la Francia di Luigi XIV, detto il Grande o il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. [...] con la corte, facendone il centro mondano della grande nobiltà, che così venne distratta dagli affari politici.
La politica quando i contadini ugonotti del Vernais e della Linguadoca, spinti dalla miseria ed esasperati dalla persecuzione religiosa, ...
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Caterina II di Russia
Massimo L. Salvadori
L'imperatrice che tentò di riformare la Russia
Caterina II è passata alla storia per aver tentato di riformare profondamente l'impero russo nella seconda metà [...] rimasero in una condizione servile di enorme miseria sotto il dominio dei grandi proprietari, i e burocratica della vita amministrativa del paese. I privilegi della nobiltà vennero ribaditi e aumentati con l'introduzione di una Carta della nobiltà ...
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ANGERIANO, Girolamo
Anna Buiatti
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1470 da Gaspare, giureconsulto e magistrato, e da Roberta de Guisi di Ariano di Puglia. Studiò legge come il padre e forse ricoprì [...] interessante dell'A. resta per. noi il trattatello in versi De miseria principum, che in una forma satiricamente didascalica sferza l'immoralità, l'incapacità e la vana ambizione della nobiltà del tempo.
L'A. passò probabilmente gli ultimi anni della ...
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Letterato ed erudito inglese (Lichfield 1709 - Londra 1784). Eclettico animatore della vita intellettuale londinese di fine Settecento, è ricordato soprattutto per la capillare ricerca lessicografica [...] governativa mise fine alla sua lunga lotta con la miseria. Tra il 1747 e il 1755 aveva condotto a termine, aiutato solo da (1791). Per la fermezza con cui sostenne gli stenti, per la nobiltà del suo spirito, per l'impegno con cui difese le sue idee, ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] studi segnarono profondamente il suo modo di pensare e di argomentare e lo misero in contatto con un'élite intellettuale sulla quale dell'esercizio del potere delle città e della nobiltà. Nella Sabina e nel Lazio meridionale il dominio pontificio ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] Epiro, ne corsero tutto il litorale, misero a sacco alcuni dei suoi porti e le isole Ionie, catturarono molte navi B. aveva raccolto trecento giovani, figli di famiglie della nobiltà romana ed italico-romana, fatti scegliere città per città tra ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] santi e autori di miracoli.
La famiglia di B. era di piccola nobiltà provinciale ("fiberiori genere exortus"): favola tardiva è la il nuovo monastero esercitasse una funzione di soccorso alla miseria circostante. Così come l'episodio del goto Zalla - ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] addirittura dalla miseria (il cugino presso cui alloggiava, era uomo povero e "senza aviamento"), egli è ben , antitesi, parallelismi, ecc. -gustosamente contrastanti, nella loro nobiltà retorica, con la natura di quegli schemi; né diversamente ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] fra i poteri dello stato ed i poteri della nobiltà feudale. Che questi ultimi fossero decisamente e coacientemente accresciuti dal primo sovrano aragonese è un'affermazione che è stata troppo concordemente avanzata in ogni tempo dai feudisti ...
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pezzente
pezzènte s. m. e f. [voce di origine merid., part. pres. di pezzire (v.)]. – Mendicante, accattone, persona che vive di elemosina: un p. lacero e sporco; davanti alla chiesa c’erano sempre dei p. in attesa; con senso più generico,...
spirituale
spiritüale (ant. o poet. spiritale) agg. [dal lat. spiritualis, der. di spiritus -us «spirito»]. – 1. Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito: esseri, creature s., per es. gli angeli e i...