Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...]
Ma un nuovo problema, non meno pressante del dualismo tra nobiltàe patriziato, era ben sintetizzato dalla domanda che, con forte senso di miseriae di disperazione»(12). Reintegrare nel ruolo la mole di impiegati «buoni e non buoni, necessari e non ...
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Le strutture della Chiesa locale
Daniela Rando
Le origini delle diocesi lagunari
La provincia "Venetia et Histria", che dopo la riforma amministrativa dioclezianea risultò compresa nell'Italia annonaria [...] cui lo ricordava, Gregorio VII lamentava ancora la miseriae la crisi di autorità che pativa il patriarcato, e immemori del munifico beneficio divino', il secondo minacciava di privare dell'onore patriarcale la loro provincia, la cui nobiltà ...
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Pellagra e pazzia: i manicomi di S. Servolo e di S. Clemente
Adriana Salviato
Una malattia controversa
In diverse aree del Veneto contemporaneo sopravvive ancora l’uso del termine «pellagroso» come [...] cardinali e altri visitatori illustri» che venivano «solennemente incontrati e riveriti dalla nobiltà veneta [e] talora Melanconia» causata dalla pellagra allo stato avanzato, dalla miseriae dalle sofferenze familiari. Lasciò il manicomio dopo quasi ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] ragione, il Verulamio essere spesso cagione di miseriae di povertà l'opinione della ricchezza: inter e non risparmia la «nobiltà» accusandola di ignoranza e di cattivo gusto letterario.
Ciò nonostante furono molti gli scienziati italiani conosciuti e ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] "in questi contrasti e nel loro intreccio, offre, appunto, lo spettacolo della dissolutezza, della miseriae della corruzione fisica rottura rivoluzionaria. Così, l'imborghesimento dell'aristocrazia e della nobiltà (non la loro scomparsa) fu un ...
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I luoghi delle relazioni sociali
Marco Fincardi
Una lunga transizione
Fino al collasso della Repubblica veneta, la sua capitale ha sviluppato una precoce tendenza, molto pronunciata, a moltiplicare [...] tormentata endemicamente da disoccupazione, caroviveri emiseria — e delle sue porzioni che mantengono XVIII/2), pp. 116-127; Renzo Derosas, Dal patriziato alla nobiltà. Aspetti della crisi dell’aristocrazia veneziana nella prima metà dell’Ottocento, ...
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PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] , che fece piombare intere classi sociali nella miseriae nella disperazione. La devozione popolare uscì in qualche piangono ora sul corpo doloroso di Gesù. La nobiltà degli atteggiamenti e una squisita sensibilità animata dalla compassione per le ...
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Venezia e il suo passato. Storie miti «fole
Mario Infelise
«Venezia dopo Roma è la città più italiana della patria nostra, anzi in alcune parti della sua storia e ne’ suoi multiformi ordinamenti politici [...] esempio nella fallita integrazione tra aristocrazia veneziana enobiltà di terraferma una delle ragioni del declino in Maria degli Uscocchi, considerando la miseria del suo operato, tutto fatto di «pompe» e «fasti» esteriori che «dovean costare ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] privata: «E non è uno dei più belli attributi della condizione nobile, ed agiata, il soccorrere la miseria, e ricevere da Fare l’Italia: unità e disunità nel Risorgimento, Utet, Torino 2008.
G.C. Jocteau, Nobili enobiltà nell’Italia unita, Laterza, ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] poesia e di nobiltà, ché questo è il valore suggerito dagli appellativi di savio e di gentil li miseri mercanti che per lo mondo vanno; If V 123 Nessun maggior dolore / che ricordarsi del tempo felice / ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore; e così ...
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pezzente
pezzènte s. m. e f. [voce di origine merid., part. pres. di pezzire (v.)]. – Mendicante, accattone, persona che vive di elemosina: un p. lacero e sporco; davanti alla chiesa c’erano sempre dei p. in attesa; con senso più generico,...
spirituale
spiritüale (ant. o poet. spiritale) agg. [dal lat. spiritualis, der. di spiritus -us «spirito»]. – 1. Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito: esseri, creature s., per es. gli angeli e i...