MASI, Cosimo
Giuseppe Bertini
– Nacque a Firenze, forse nel 1537, da Giovan Battista, imparentato con un ramo della famiglia che aveva dato alla città priori e gonfalonieri, e da Francesca Scarlattini.
Divenuto [...] , acquistati durante la sua permanenza nei Paesi Bassi, fra cui i due celebri dipinti di Pieter Bruegel il Vecchio: il Misantropo e la Parabola dei ciechi, entrambi datati al 1568, e i Sette peccati capitali di Jacques de Backer, tutti conservati ...
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GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] Godeva un notevole prestigio personale tra gli intellettuali e l'aristocrazia locale, ma era malvisto dal clero. Descritto come un misantropo di paese, geniale e di vasto sapere, ma bizzarro e stravagante, diversi sono gli aneddoti in cui gli allievi ...
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Howard, Ron (propr. Ronald William)
Simone Emiliani
Regista, attore e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Duncan (Oklahoma) il 1° marzo 1954. Inizialmente identificato soltanto [...] da presa. Ha poi diretto How the Grinch stole Christmas (2000; Il Grinch), altra favola sul 'diverso' (un peloso mostro verde misantropo che vive in una casa isolata in cima a un monte e decide di sottrarre il Natale ai suoi concittadini, ma poi si ...
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Nicholson, Jack (propr. John Joseph)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Neptune (New Jersey) il 22 aprile 1937. Arrivato alla notorietà dopo una prolungata gavetta, con un piccolo [...] e all'ex poliziotto dilaniato dalle proprie ossessioni di The pledge (2001; La promessa) entrambi di Sean Penn, allo scrittore misantropo e ipocondriaco di As good as it gets e al malmesso pensionato di About Schmidt (2002; A proposito di Schmidt) di ...
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TIERI, Aroldo
Paolo Puppa
– Nacque a Corigliano Calabro, paesino nella provincia di Cosenza, oggi fuso in termini amministrativi con il Comune di Rossano, il 28 agosto 1917, da Vincenzo, giornalista [...] e lussurioso, miserabile ma umanissimo in preda al panico davanti alla morte) lo esaltò ulteriormente nel Misantropo molieriano del 1984, liberandone umori atrabiliari e insofferenze neurotiche, sottolineandone estraneità e isolamento anche grazie a ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] antropogeografia; è base della forma verbale derivata antropizzare ed è anche secondo elemento di composto: paleantropo, misantropo.
(d) Agro-, che ha il significato latino di «campo», indica relazione con l’agricoltura: agroalimentare, agroindustria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jackson Pollock domina la realtà dell’avanguardia artistica americana degli anni [...] La fotografia pubblicata su “Life” (8 agosto 1949) diventerà un’icona di costume, diffondendo un’immagine di artista misantropo ed eccentrico che conduce un’esistenza estrema. E rilancia dagli Stati Uniti il tema tardo romantico dell’arte che consuma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fama di Bruegel è legata alla rappresentazione del mondo contadino, un mondo che indaga [...] prendere vita. La caduta di Icaro, L’agguato (1567), Gli storpi (1568), La parabola dei ciechi (1568), Il misantropo (1568) sembrano quasi rappresentare la profonda sfiducia di Bruegel nella capacità dell’uomo di costruire il proprio destino. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Rappresentante massimo del pensiero del secolo dei Lumi, di cui incarna la nuova figura [...] quali le accademie. Nell’ultima lettera dedicata a Pascal, Voltaire intende “prendere le difese dell’umanità contro questo sublime misantropo”; del resto egli si confronterà varie volte nel corso della propria vita con l’autore dei Pensieri, di cui ...
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SPINOLA, Andrea
Alessia Ceccarelli
– Nacque a Genova da Francesco (quondam Giovanni) e da Maria Grimaldi Cavalleroni (quondam Giovanni Battista), forse nel 1562. Fu verosimilmente il più giovane tra [...] parte erroneo) ritratto di Spinola tracciato a metà ‘600 dall’abate Michele Giustiniani (un «topo di biblioteca un po’ misantropo», Bitossi, 1981, p. 15), il profilo complessivo di questo pensatore risulta oggi ancora lacunoso ma ben più ricco e ...
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misantropo
miṡàntropo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. μισάνϑρωπος, comp. di μισο- «miso-» e ἄνϑρωπος «uomo»]. – Di persona che prova un sentimento di odio, di antipatia, di avversione per il genere umano, o che, in senso più ampio, ha carattere...
misantropia
miṡantropìa s. f. [dal gr. μισανϑρωπία; v. misantropo]. – Avversione verso la società, che si manifesta nella ricerca della solitudine e nel rifiuto scontroso di ogni forma di socialità: è un atteggiamento dovuto sia a disprezzo...