GIRALDI, Ubaldo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Sant'Andrea di San Lorenzo in Campo, in territorio di Pergola, nel Pesarese, il 4 apr. 1693, da "onesti genitori", e ricevette al battesimo [...] che il suo atteggiamento di ritrosia (che però deponeva nei rapporti con gli allievi e i confratelli) non derivava da misantropia o poca socievolezza, ma da un piano metodico per non dissipare la sua concentrazione religiosa e il suo impegno di ...
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BENCINI, Francesco Domenico
Guido Quazza
Nato a Malta (amava chiamarsi Maltensis o addirittura Africanus) intorno al 1664, si addottorò in teologia probabilmente a Roma, dove, titolare dell'abbazia [...] in una barchetta di carta, che, raccomandata ad un filo di refe, traevasi dietro più e più volte per la camera".
Misantropia e stranezza di celibe un poco incattivito dal troppo piegarsi sui libri non impedivano all'abate di patrocinare gli interessi ...
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FIORAVANTI
Raoul Meloncelli
Famiglia di cantanti napoletani il cui capostipite fu Giuseppe, figlio del compositore Valentino e di Angiola Aromatari. Si ignora l'anno della sua nascita da collocare presumibilmente [...] ore, 1827; Betly o La capanna svizzera, 1836). Fu interprete di opere di C. Conti (Il trionfo della giustizia, 1823; Misantropia e pentimento, 1824; Gli Aragonesi in Napoli, 1827); D. Pagliani Gagliardi (La casa da vendere, 1823; Fatima e Selim, 1824 ...
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CONTI, Carlo
Francesco Bussi
Nacque ad Arpino (prov. di Frosinone) il 14 ottobre del 1796; i genitori, Luigi e Maria Ruggieri, di buon casato e condizione agiata, avrebbero voluto che il figlio studiasse [...] pace desiderata (opera semiseria, autunno 1820), Il trionfo della giustizia (libretto di G. Ceccherini, inverno 1823) e Misantropia e pentimento (4 febbr. 1823): opera semiseria, quest'ultima, di accurata fattura che fu replicata con grande successo ...
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GIRAUD, Giovanni
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 28 ott. 1776 dal conte Ferdinando, fratello del cardinale Bernardino, e da Teresa Folcari, secondogenito di quattro maschi, dei quali [...] , alloggiò con la famiglia nel palazzo Ruspoli al Corso, cominciando a mostrare qualche tratto di bizzarria e di misantropia che il tempo avrebbe accentuato, facendo di lui un "inconscio rivoluzionario" (T. Gnoli): in casa aveva voluto crearsi ...
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CARTA MOLINO, Pietro
Salvatore Candido
Nacque a Croce Mosso nel Biellese l'11 ott. 1797. Nulla risulta della sua vita fino al 1821, quando sarebbe stato ripetitore nel Collegio delle province di Torino [...] più apprezzati del paese. La lontananza dalla patria e l'ostilità dell'ambiente politico accentuarono la sua tendenza alla misantropia, poi la pazzia lo estraniò del tutto. Trascorse gli ultimi anni di vita nell'ospedale francese di Buenos Aires ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] memoria di Riccardi, morto nella primavera di quell'anno, ricordarono le numerose scorrettezze del C., e lo accusarono di misantropia, di scetticismo, di cinismo. Lo stesso Giannone, nel 1729, in seguito alla diffusione della sua Professione di fede ...
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BORSIERI, Pietro
Mario Scotti
Nato a Milano il 16 apr. 1788 da Vincenzo e Isabella Fontana (la famiglia era originaria del Trentino; il nonno paterno fu il celebre medico Giambattista), compì gli studi [...] finalmente a Milano. La città gli apparve un deserto: i vecchi amici non c'erano più. A poco a poco cadde in una misantropia inattiva.
Riprese la penna, ma solo per tradurre un romanzo di G. P. R. James, Corso de Leon o il Masnadiere, da cui ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] nonché libertino notorio, che rappresentava il rovescio del ministro-legislatore teorizzato dal Doria.
Culturalmente isolato ed incline alla misantropia, egli non poteva che avversare la nuova situazione. E lo fece alla sua maniera scrivendo nel 1739 ...
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DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] immobilità, non partecipò mai ad alcuna seduta. Il fascismo, poi, lo intimidiva, lo stordiva, e certo non poteva alleggerire la profonda misantropia che lo colse negli ultimi anni. Morì nella notte fra il 4 e il 5 apr. 1934 a Napoli, dopo un nuovo ...
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misantropia
miṡantropìa s. f. [dal gr. μισανϑρωπία; v. misantropo]. – Avversione verso la società, che si manifesta nella ricerca della solitudine e nel rifiuto scontroso di ogni forma di socialità: è un atteggiamento dovuto sia a disprezzo...
misantropico
miṡantròpico agg. [der. di misantropia] (pl. m. -ci), non com. – Di, o da, misantropo; proprio della misantropia, caratterizzato da misantropia: atteggiamento, comportamento m.; abitudini, idee misantropiche. ◆ Avv. miṡantropicaménte,...