(gr. Μύρρα, lat. Myrrha) Nella mitologia greca, figlia di Chira re di Cipro (o di Teante re di Siria), detta anche Smirna. Amò di colpevole amore il padre con cui si unì di notte aiutata dalla nutrice [...] Ippolita, e che, una volta che l'ebbe riconosciuta, inorridito la inseguì per ucciderla; ma Mirra fu trasformata nell'albero della mirra, dal cui tronco nacque Adone.
La leggenda è raccontata diffusamente da Ovidio; l'ineluttabilità dell'amore di ...
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Gommoresina (gomma di m.) che si può estrarre dal tronco e dai rami di diverse piante del genere Commiphora; si scioglie parzialmente in acqua, alcol ed etere. In commercio si distinguono le due varietà m. eletta (o m. in lacrime) sotto forma di grani tondeggianti, a frattura lucida, di odore aromatico gradevole e di sapore astringente e amarognolo, e la m. in sorte, formata da masse di colore bruno ...
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mirra
Resina odorosa di origine orientale; il termine ricorre solo in If XXIV 111 nardo e mirra son l'ultime fasce, in cui si descrive la morte della favolosa Fenice, la quale (cfr. Met. XV 398-399), [...] dopo cinque secoli di vita, compone con spighe di nardo e m. il proprio nido di estinzione e rinascita ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1614 - Palermo 1633), figlio del precedente. Scrisse giovanissimo Fábula de Mirra (pubbl. a Napoli nel 1631), elogiata da Lope de Vega. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intellettuale e scrittore di primo piano, impegnato in una sperimentazione incessante [...] Oimè! come si avanza
a tardi passi, e sforzati! Par, ch’ella
al mio cospetto a morire sen venga.
Scena 2 - CINIRO, MIRRA
CINIRO: - Mirra, che nulla tu il mio onor curassi,
creduto io mai, no, non l’avrei; convinto
me n’hai (pur troppo!) in questo dì ...
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nardo
. Sostanza profumata da bruciare, di provenienza orientale, ottenuta forse dall'olio dello spiganardo. Di n., mirra e altri aromi la fenice, vicina a morire, cosparge il suo nido (nardo e mirra [...] son l'ultime fasce, If XXIV 111), come D. leggeva in Ovidio: " Haec ubi quinque suae complevit saecula vitae / ... nidum sibi construit... / Quo simul ac casias et nardi lenis aristas / quassaque cum fulva ...
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rabbioso
Antonietta Bufano
È l'appellativo con cui D. designa, senz'altro, i due falsari di persona, Gianni Schicchi e Mirra: E poi che i due rabbiosi fuor passati... (If XXX 46). La pena dei due dannati [...] consiste nell'andar correndo attraverso la bolgia, fermandosi a mordere i loro compagni di pena, i falsatori di metalli: a commento del gesto di uno di loro, che giunse a Capocchio, e in sul nodo / del ...
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fascia
Enrico Malato
Con riferimento all'usanza di fasciare i corpi dei defunti, D. afferma, a proposito della fenice, che nardo e mirra son l'ultime fasce (If XXIV 111), sono cioè le bende funebri. [...] Alle f. in cui vengono avvolti i bambini, ma con valore metonimico, si riferisce invece in Pg VII 100 Ottacchero ebbe nome, e ne le fasce / fu meglio assai che Vincislao suo figlio / barbuto. In senso ...
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Epifania
Raffaele Savigni
L'incontro di Gesù con i Magi
Nel racconto dei Vangeli, alcuni Magi, guidati da una stella, hanno incontrato Gesù Bambino e gli hanno offerto oro, incenso e mirra. Nel corso [...] la Terra". Egli osservò che Gesù "ha voluto essere subito conosciuto da tutti", e che i tre Magi offrono "l'incenso a Dio, la mirra all'uomo, l'oro al re" per ricordare che Gesù è al tempo stesso Dio, re e uomo mortale.
Infatti l'oro adornava le ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] (Vita), dal 1776 al 1786 compose diciannove tragedie in endecasillabi sciolti, tra le quali il Saul e la Mirra sono considerate i suoi capolavori. Ai temi della libertà e della lotta contro la tirannia dedicò due trattati: Della tirannide (1777) e ...
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mirra
s. f. [dal lat. myrrha, gr. μύρρα]. – 1. Gommoresina che si ricava dalla scorza del tronco e dei rami di diverse piante del genere commifora, messa in commercio in due varietà (m. eletta, o m. in lacrime, in grani tondeggianti, e m....
mirrare
v. tr. [der. di mirra], ant. – Onorare con mirra: i Deci e ’ Fabi Ebber la fama che volontier mirro (Dante); al verbo, usato soltanto da Dante (Par. VI, 48) sono stati attribuiti dai commentatori anche altri sign., tra cui quello di...