COLLALTO, Collatino (Collaltino di)
Nicola Longo
Nacque il 22 maggio 1523 a San Salvatore di Collalto, nella Marca Trevigiana, dal conte Manfredo e da Bianca Maria di Antonio Vinciguerra (la madre, poetessa, [...] n. 787); F. de Tournon, Correspondance, Paris 1946, pp. 272 s.; Memorie storiche della città e dell'antico ducato della Mirandola, II, Mirandola 1874, pp. 106, 204, 234 s., 249 s., 277 s., 281; L. Balduzzi, I Collalto, in Giorn. araldico-genealogico ...
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Storico della filosofia italiano (Rieti 1909 - Firenze 2004). Nucleo prevalente dei suoi interessi fu la cultura umanistica e rinascimentale, di cui ha messo in luce gli elementi caratterizzanti, ponendo [...] , sulle humanae litterae e la retorica, sull'astrologia, sulla "nuova scienza" oltre a figure centrali, da G. Pico della Mirandola a L. B. Alberti e N. Machiavelli, a G. Galilei. Parallelamente discusse il problema della filosofia e della sua storia ...
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BOLOGNESI, Ottavio
Tiziano Ascari
Nacque a Correggio nel 1580 da antica famiglia del luogo. Nulla si sa della sua giovinezza e dei suoi studi. Divenne, si ignora in quale anno, segretario della comunità [...] . Nel 1614 il B. era stato autorizzato da Siro a trattare presso la corte imperiale anche gli affari del principe della Mirandola, Alessandro Pico, per il quale ottenne l'erezione del feudo in ducato (1617) e l'investitura ducale. Compiuta la sua ...
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GIGLI, Lorenzo
Maria Pia Donato
Nacque il 7 apr. 1685 a Brocco, presso Modena, da Matteo, notaio e preside della provincia del Frignano, e da Maria Maddalena Vanni. Ricevuta la prima educazione dallo [...] la formazione del G. sono nelle Memorie morali di casa Gigli nel Frignano (del 1728), conservate nella Bibl. comunale di Mirandola. Lo Scoltenna. Strenna di Pievepelago, Modena 1884; B. Ricci, Della vita e delle opere… del sacerdote L. G. cronista ...
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BORBONI, Matteo
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Nacque a Bologna verso il 1610; secondo il Malvasia (1678, I, p. 207; II, p. 148), frequentò la scuola di G. Ferrantini e, con G. D. Sirani, quella di G. B. Cavazza. Negli anni 1639-1678 [...] (tuttora esistente): le due ultime opere sono già ricordate dal Masini. Nel 1654 il B. decorò il soffitto dell'oratorio del SS. Sacramento di Mirandola, andato però distrutto nel 1774 (Campori). Nel 1663 avrebbe invece dipinto nel palazzo ducale di ...
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BERGOMI, Giovan Francesco
Tiziano Ascari
Nacque probabilmente a Reggio intorno al 1650 da Antonio, capitano di corazze nelle milizie foresi estensi ed agente del duca Francesco I in Parma dal 1653 al [...] le somme (valutate in 450.000 doppie) che egli aveva perduto per contribuzioni e confische, l'investitura del ducato della Mirandola, che l'imperatore aveva confiscato ai Pico; inoltre il B. doveva riproporre le vecchie pretese estensi su Ferrara. A ...
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Giuliano della Rovere (Albissola 1443 - Roma 1513), francescano, fu creato cardinale dallo zio Sisto IV nel 1471; dopo aver assolto numerosi incarichi politici e diplomatici, divenne potentissimo con l'elezione [...] con Venezia (1510) e mosse guerra, personalmente, al duca di Ferrara alleato della Francia. Occupata Modena e conquistata Mirandola, convocò un concilio ecumenico in S. Giovanni in Laterano (25 luglio 1511) opponendolo al Concilio di Pisa, intimato ...
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LIGNANI (Legnani), Vincenzo
Giampiero Brunelli
Figlio di Giovanni, nacque a Bologna intorno al 1519.
Apparteneva a una famiglia che si diceva discendere da nobile lignaggio milanese, ma che in realtà [...] stipendiati dalla Camera apostolica. Ricevette poi i primi comandi nei contingenti allestiti per la guerra di Parma e della Mirandola, intrapresa nel giugno 1551 da papa Giulio III con l'aiuto delle truppe del governatore di Milano Ferrante Gonzaga ...
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FUSTI (Fusti Castriotto), Iacopo
Rossana Torlontano
Figlio di Pierantonio di Iacopo di nobile famiglia, nacque probabilmente a Urbino, intorno al 1510 secondo il Promis (1874), invece, quasi un decennio [...] del suo trattato. Nel penultimo di questi, in particolare, che reca il titolo di Modo che s'haveva a tenire per espugnare la Mirandola, quando ell'era assediata dallo esercito di papa Giulio III, vi è anche il testo della lettera inviata dal F. "all ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] a Parigi, fu in Italia (a Pavia, Padova, Roma, Firenze) tra il 1486 e il 1492, dove conobbe tra gli altri Pico della Mirandola e M. Ficino e maturò il proprio amore per il mondo antico. Tornato in Francia, insegnò nel collegio del card. Lemoine: qui ...
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mir1
mir1 s. m. [voce russa (pron. ‹m’ir›), propr. «mondo»]. – Forma di organizzazione sociale e politica autonoma, radicata nella tradizione agricola della Russia antica e giunta con adattamenti e modificazioni sino all’epoca moderna: era...
mir2
mir2 s. m. – Tipo di tappeto persiano, considerato tra i migliori della produzione iraniana, lavorato fino al sec. 19° in una zona dell’Iran centro-occid. che comprende le località di Aḥmadābād e di Mirābād, nel distretto di Serabend...