Agitatore antischiavista inglese (Wisbech 1760 - Ipswich 1846). Fondò nel 1787 il primo comitato per l'abolizione del commercio degli schiavi, e, aiutato dal deputato Wilberforce, promosse alla Camera [...] . Nel 1789 andò a Parigi per cercare d'interessare al problema il governo francese ottenendo qualche appoggio da La Fayette e Mirabeau. Dopo l'abolizione del commercio degli schiavi (1807) pubblicò la History of the abolition of the slave trade (1808 ...
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Pubblicista politico (Torino 1738 - Parigi 1792), fratello di Giacinto; gesuita dal 1753; prof. di retorica a Lione e autore di una Apologie générale de l'institut et de la doctrine des jésuites (1762), [...] apostata nel 1767, dopo alcuni anni di vita avventurosa, a Parigi sostenne le rivendicazioni del terzo stato. Scrisse tra l'altro, un famoso Mémoire pour le peuple français (1788). Fu segretario di Mirabeau e poi deputato all'Assemblea legislativa. ...
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Uomo politico e pubblicista svizzero (Ginevra 1759 - Milano 1829), di famiglia calvinista originaria della Francia. Assistente religioso dei calvinisti di lingua francese a Pietroburgo, istitutore e poi [...] cui pubblicò le opere. Trasferitosi in Francia, allo scoppio della Rivoluzione, collaborò al Courier de Provence di G.-H. Mirabeau (sul quale poi scriverà degli importanti Souvenirs, 1832); ma, ostile alla repubblica, tornò a Ginevra dal 1791 al 1798 ...
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Scrittore (Clermont, Alvernia, 1741 - Parigi 1794). Scrisse due commedie (La jeune Indienne, 1764, lodata da Voltaire, e Le marchand de Smyrne, 1770) e una tragedia (Mustapha et Zéaigir, 1776). Un suo [...] de La Fontaine dall'Accademia di Marsiglia (1774). Accademico di Francia dal 1781, fu favorevole alla Rivoluzione e amico di Mirabeau; ma i suoi sarcasmi, che non risparmiavano nessuno, lo portarono in carcere, sotto il Terrore. Sopravvive nelle sue ...
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Baudeau, Nicolas
Teologo francese (Amboise 1730 - Parigi 1792). A lui si deve la fondazione, nel 1765, delle «Éphémérides du citoyen», tra i primi notevoli esempi di rivista scientifica in campo economico. [...] delle scuola fisiocratica, alla quale B. aveva nel frattempo dato la propria adesione, per l’influenza di V.R. Mirabeau. Tra i suoi numerosi articoli, notevoli sono quelli dedicati alla spiegazione del tableau économique di F. Quesnay, oltre ai ...
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Letterato e giornalista venezolano (Caracas 1811 - ivi 1866). Fondò e diresse a Caracas il Colegio del Salvador del Mundo e fu redattore di El diario de la tarde, El heraldo, La revista literaria, dalle [...] politiche. Tra le sue opere, nelle quali è evidente l'influsso di Chateaubriand e Michelet, sono da ricordare: Estudio sobre el "Poema del Cid", Estudio sobre Mirabeau, Lecciones de literatura, e la traduzione in prosa della Divina Commedia. ...
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Uomo politico, nato a Grenoble il 22 novembre 1761, ghigliottinato a Parigi il 29 novembre 1793. Di famiglia protestante, e poiché le scuole non accettavano che i cattolici, fu educato privatamente, molto [...] della guerra e della conclusione della pace, nel maggio 1790, egli lungamente ed eloquentemente parlò contro la tesi di Mirabeau, non accorgendosi che i rivoluzionarî erano sempre pronti a trarre profitto dal dissenso degli uomini nuovi più in vista ...
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Storico tedesco (Altenburg 1833 - Heidelberg 1901); allievo di J. G. Droysen, fu prof. a Berlino, a Greifswald, a Breslavia, a Heidelberg. Curò (1864-83) i cinque volumi delle fonti per la storia del Grande [...] Federico Guglielmo di Brandeburgo. Si occupò in modo particolare della storia dei secc. 17º-18º. Fra le opere: Deutsche Geschichte vom westfälischen Frieden bis zum Regierungsantritt Friedrichs des Grossen (2 voll., 1892-93); Mirabeau (1900). ...
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Pensatore, nato a Cosnac (Corrèze) il 5 giugno 1757, morto a Rueil il 5 maggio 1808. Compiuti gli studî a Parigi, fu a Wilno in Polonia, entrò, al suo ritorno in Francia, nei circoli intellettuali del [...] , Diderot, Condillac, Voltaire, Condorcet e Franklin, di cui divenne amico. Passato dalle occupazioni letterarie allo studio della medicina, fu medico di Mirabeau, e scrisse alla morte di questi un Journal de la maladie et de la mort d'H. G. V. R. de ...
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Figlia (Vienna 1755 - Parigi 1793) dell'imperatrice Maria Teresa e di Francesco I di Lorena. Nel maggio 1770 sposò a Versailles il delfino, poi re Luigi XVI. Popolarissima all'inizio per l'avversione dimostrata [...] M. A. spinse il re a osteggiare qualsiasi programma di riforme e a rifiutare l'appoggio dei moderati Lafayette e Mirabeau, fautori di una monarchia costituzionale. I suoi contatti con gli aristocratici emigrati e con la corte di Vienna, per favorire ...
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