MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] Vaticana, Chigi, Q.II.46, cc. 189-200), in cui con toni violenti si accusava la Catalogna di ingratitudine e di miopia, per non aver saputo vedere come la libertà possa convivere con la sudditanza alla monarchia.
Ripartito da Londra dopo un anno, il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] fa con grande efficacia. L’alterazione provoca l’aumento dei prezzi e quindi deprime la domanda di beni (Monete, p. 40). La miopia del sovrano non gli fa vedere che danneggia se stesso, perché ciò che guadagna nell’immediato lo toglie ai sudditi, e ...
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CARACCIOLO, Gianni (Sergianni)
Franca Petrucci
Nacque a Napoli molto probabilmente nel 1372 da Francesco detto Poeta, cavaliere aurato e ciambellano di Ladislao d'Angiò-Durazzo, del ramo dei Caracciolo [...] politica neghittosa, che precipitava il Regno sempre più nell'anarchia, nel pericolo, nell'indigenza, non occupandosi, con estrema miopia, che del suo immediato vantaggio personale. Diffusasi la voce dell'intenzione del papa di concedere il trono di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Benedetto Croce
Riccardo Faucci
Joseph A. Schumpeter osserva che «la filosofia di Benedetto Croce […] per noi ha un particolare interesse, sia perché lo stesso Croce fu un po’ economista, sia perché [...] sono tutt’altro che il mero tornaconto.
Inoltre, Einaudi auspica un più giusto ordine internazionale, che vada oltre la miopia dell’interesse dei singoli Stati, mentre Croce irride alle «alcinesche seduzioni della Dea Giustizia e della Dea Umanità ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] proseguirà la carriera politica nella seconda metà del XIV secolo, sotto regimi che in sostanza riproducono quello del 1347.
La miopia dell'Anonimo per ciò che riguarda la politica italiana di C. è ben nota e senza la corrispondenza sarebbe oggi ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] , che provocò una replica del C. all'assemblea dei Georgofili il 6 genn. 1889), egli affermava che solo la miopia teorica dei protezionisti poteva farli preoccupare della costante passività della bilancia commerciale italiana e condurli per questo a ...
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Gregorio IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni, in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140!); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] controllo della stessa s'era decisamente spostato verso il papa e riconoscendo che il Comune bolognese, peccando di miopia politica nell'opporsi alle esortazioni anche pressanti che venivano dalla Curia, sembra che si debba riconsiderare la valenza ...
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miopia
miopìa s. f. [dal gr. μυωπία; v. miope]. – 1. In medicina, vizio di rifrazione dell’occhio, dovuto a particolari condizioni anatomiche oculari (abnorme curvatura della cornea o del cristallino o allungamento dell’asse anteroposteriore...
miope
mìope agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo myops myōpis, gr. μύωψ μύωπος, comp. di μύω «chiudersi» e ὤψ «occhio»]. – 1. Di occhio affetto da miopia; più comunem., di persona che ha gli occhi miopi: essere, diventare m.; sono fortemente...