Fisica
In ottica, in generale, si chiama l. (o meglio, l. semplice) il sistema ottico centrato costituito da 2 diottri rifrangenti adiacenti, ambedue curvi oppure uno curvo e l’altro piano, cioè il sistema [...] , per migliorare la visione, senza l’ausilio di occhiali correttivi, in alcuni vizi di rifrazione quali l’ofachia e la miopia. Può essere inserita all’interno della camera anteriore dell’occhio, oppure a cavallo dell’iride su cui viene fissata, o ...
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Scienza greco-romana. Ottica e teoria della luce
A. Mark Smith
Ottica e teoria della luce
La moderna ottica fisica ha le sue radici storiche nell'ottica matematica greca; il più ovvio legame tra le [...] in cui ha luogo la visione e deriva generalmente dal mancato raggiungimento delle condizioni-soglia. Per fare un esempio, nella miopia non si vedono bene gli oggetti lontani poiché il flusso visivo che li raggiunge è troppo scarso. Su un disco che ...
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miopia
miopìa s. f. [dal gr. μυωπία; v. miope]. – 1. In medicina, vizio di rifrazione dell’occhio, dovuto a particolari condizioni anatomiche oculari (abnorme curvatura della cornea o del cristallino o allungamento dell’asse anteroposteriore...
miope
mìope agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo myops myōpis, gr. μύωψ μύωπος, comp. di μύω «chiudersi» e ὤψ «occhio»]. – 1. Di occhio affetto da miopia; più comunem., di persona che ha gli occhi miopi: essere, diventare m.; sono fortemente...