Poeta cristiano latino, di età incerta (fine 3º-5º sec.), comunque posteriore a Tertulliano, MinucioFelice e Cipriano che imita, e perciò considerato generalmente africano, e non di Gaza benché si qualifichi [...] gazeus (l'appellativo sarebbe da intendere allusivo al "tesoro", γάζα, spirituale, trovato da lui, che in un acrostico si dice mendicus Christi). Interessante letterariamente e linguisticamente è l'uso ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] è questa provincia romana che darà alla cristianità, dal 2° al 6° sec., alcuni dei suoi più grandi scrittori, tra cui MinucioFelice, Tertulliano, Cipriano e Agostino.
Tertulliano, autore di opere prima in greco poi in l., ha uno stile, lontano dai ...
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Filologo classico (Susa 1863 - Torino 1925). Fu prof. all'univ. di Torino e direttore del Bollettino di filologia classica. Curò notevoli edizioni commentate: Quintiliano (1892), Tacito (1901), Marziale [...] (1901), MinucioFelice (1910 e 1916). ...
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