Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Gobetti
Angelo d’Orsi
Nella «prodigiosa giovinezza» di Piero Gobetti (Bobbio 1986, p. 9), il pensiero trova un posto peculiare nella fusione totale con l’azione. Pur non originale, né sistematico, [...] il nazionalista, poi ministro fascista, Balbino Giuliano il suo essere «contro la grettezza dellacultura piemontese del suo tempo» e soprattutto stanno ora agitando, aspirando, come recita un ritornello popolare del tempo, a «fare come la Russia», ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] coincise, in buona parte, con la "pacificazione" e l'assoggettamento dellepopolazioni indigene, ma giunse a spostare la frontiera somala con l'Etiopia fino fascisti, il ministro si imbatté nelle proteste di ambienti dell'alta cultura che nonostante ...
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DIAZ, Armando Vittorio
Giorgio Rochat
Nacque a Napoli il 5 dic. 1861 da Ludovico e Irene Cecconi, in una famiglia (di lontana origine spagnola) di militari e magistrati.
Il nonno Antonio era stato "ordinatore [...] una solida cultura scientifica e la popolare senza cedimenti demagogici, ne fecero l'uomo giusto al posto giusto nella fase finale di una guerra logorante. Più dellaministrodella Guerra (con l'ammiraglio P. Thaon di Revel come ministrodella ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] : dalla Cultura del popolo a Il Domani di Italia.
In seguito, praticamente durante tutto il corso della sua presenza di rilievo: ministrodell'Aeronautica nel secondo gabinetto De Gasperi (13 luglio 1946 - 2 febbr. 1947); ministrodella Difesa nel ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] dellacultura giuridica contemporanea: il Giornale per l'abolizione della solerte funzionario, inviava al ministrodella Real Casa un dettagliato , pp. 506 ss.; G. Brini, A proposito dell'opera "La vita dei popoli" di P. E., in Riv. ital. per ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] gli parve che il primo ministro pretendesse dal suo plenipotenziario un' di un clero dotato di moderna cultura e in grado di adempiere la , 215, 299, 300-04; D. Bertoni Jovine, Storia della scuola popolare in Italia, Torino 1957, pp. 119 s., 198 s ...
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CANTU Cesare
Marino Berengo
CANTÙ Cesare. -Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver [...] col Manzoni, e tra le fila dellacultura liberale il suo isolamento veniva facendosi completo neoguelfi e del mito di Pio IX: "il popolo italiano, ogni qual volta rialzò la testa il cordiale scambio di lettere col ministro De Sanctis, la causa fiscale ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] 30 agosto il prefetto di Matera propose al ministro degli Interni il trasferimento del L. ad 689-714. Sul L. e La Nazione del popolo si veda l'antologia "La Nazione del popolo", I-II, a cura e con introd. di del mondo dell'arte e dellacultura - il ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] quale fu invitato, anche a Parma dal ministro Du Tillot, a ricoprire la cattedra di lettere essa egli non si rivolge più al popolo, bensì ai nobili, ai "cittadini con le personalità più significative dellacultura contemporanea, italiana ed europea: ...
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CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] cultura illuminista, e più ancora in quello dell'ateneo pavese, ove prevaleva l'influsso delle resti però nelle mani dello stesso popolo (vale a dire sia nazionale, e dipendente dal gran giudice ministrodella Giustizia, catica che conservò sino al ...
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liberalpopolare
(liberal popolare), agg. Di orientamento politico liberale e popolare. ◆ sta crescendo come la luna nel nostro Paese il fenomeno naturale degli intellettuali quattrostagioni, come le pizze e gli armadi. In principio comunisti...
killerare
v. tr. Assassinare; in senso figurato, privare della ragion d’essere, svuotare di significato e di valore. ◆ [Leo] Valiani fu totalmente d’accordo sull’ineluttabilità. Ma non di quella di Piazzale Loreto, di cui continua ad avere...