elettroscopico
elettroscòpico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di elettro- e -scopico "che ha la proprietà di rivelare se un corpo è o no carico di elettricità"] [EMG] Polvere e.: miscuglio di minio e zolfo finemente [...] macinati usato in esperienze di elettrostatica per riconoscere il segno della carica posseduta da un corpo elettrizzato, dal momento che il minio aderisce ai corpi carichi negativamente e lo zolfo a quelli carichi positivamente. ...
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Miniatore fiammingo (m. Gand 1519). Iscritto maestro nella gilda dei pittori a Gand (1469), poi in quella di Bruges (1486). Non abbiamo nessuna opera certa del B.; forse miniò il Libro d'ore di Dresda. [...] È stato identificato con il cosiddetto "maestro di Maria di Borgogna", senza, tuttavia, una base precisa (Libri d'ore di Filippo l'Ardito, Vienna, Bibl. nazionale; di Maria di Borgogna, Berlino, Gabinetto ...
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Miniatore ferrarese (m. dopo il 1477), attivo alla corte estense. Collaborò (1445) con Giorgio d'Alemagna, forse suo maestro, a un breviario per Lionello d'Este (ora perduto) e miniò il primo volume della [...] Bibbia per la certosa di S. Cristoforo (1471, Ferrara, museo Schifanoia). Opera sua principale, ove si riscontrano i caratteri peculiari della pittura ferrarese, è un salterio, eseguito (1475) in collaborazione ...
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Miscela di resine e sostanze minerali di carica e coloranti, che si rammollisce facilmente alla fiamma, molto usata un tempo per sigillare. Le sostanze generalmente presenti sono colofonia, gommalacca, [...] creta e minio o altra sostanza colorante, che vengono mescolate intimamente a caldo; si foggia poi la massa in forma di verghette, di dischi, di pani. ...
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GIACOMO Veneto (da Venezia)
Alessandro Ottaviani
Gli unici elementi utili per delineare la biografia di G. sono presenti in un esiguo gruppo di testimonianze, tutte riferite ad attività svolte negli [...] ; R.W. Hunt, Studies on Priscian in the twelfth century, in Mediaeval and Renaissance Studies, II (1950), p. 43; L. Minio Paluello, Iacobus Veneticus Grecus canonist and translator of Aristotle, in Traditio, VIII (1952), pp. 265-304; C.H. Haskins, La ...
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GEREMIA da Udine
Dario Busolini
Nacque a Udine nella prima metà del sec. XVI dalla famiglia Bucchi, cognome da lui utilizzato spesso, insieme con il più raro Gorzotti e il soprannome Del Minio. Avviato [...] dall'unanime biasimo, anche se egli mostrò una maggiore cura per le cose dell'Ordine ed eresse lo Studio di San Miniato nel 1580.
Nello stesso anno, G. tentò di farsi eleggere generale dei conventuali, ma il capitolo, riunito a Perugia, scelse invece ...
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Pittore, miniatore e architetto. Nacque nel 1448 a Firenze, morì ad Arezzo nel 1502 o 1503. Entrato giovanissimo nel monastero camaldolese degli Angioli, dove cominciò a lavorare di minio, si trasferì [...] , del Signorelli - con cui ebbe comunanza di lavoro - creando una propria maniera, caratterizzata da una tecnica fine e minuta, e inspirata a un espressivo misticismo. Da lui, in Arezzo, ebbe origine una modesta, ma interessante scuola pittorica ...
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SINOPIA
L. Vlad Borrelli
Terra rossa o "rubrica", in origine proveniente da Sinope nel Ponto, impiegata dagli antichi sia in pittura che per uso medicinale e composta generalmente da ossido di ferro, [...] ma talvolta anche da ossido di piombo (minio).
È menzionata da Plinio (Nat. hist., xxxv, 13-16; xxxvi, 27), Vitruvio (De arch., vii, 7), Dioscuride (De mat. med., v, iii). Il termine ha trovato recentemente (secondo il Procacci in ambiente fiorentino ...
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Miniatore e umanista (n. in Ungheria 1430 circa - m. Bologna dopo il 1471), familiare di Giovanni Hunyadi (v.). Certosino (dal 1445 circa), vicario, poi (1469) priore della Certosa presso Ferrara, consigliere [...] del duca Borso d'Este, successivamente (1471 circa) a Pavia. Scrisse e miniò per Mattia Corvino il De regiis virtutibus (1467), ora alla Biblioteca Vaticana, e per Ercole I d'Este il De origine clarissime illustrissimeque domus (attualmente alla ...
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Miniatore, scrittore, umanista. Fu certosino e vicario della Certosa presso Ferrara. Lavorò per il re d'Ungheria, Mattia Corvino, e per Ercole I d'Este, duca di Ferrara, la cui sposa, Eleonora d'Aragona, [...] lo stemma di Maria Corvino fu più tardi raschiato e sostituito da quello di un ignoto). Per Ercole I scrisse e miniò l'operetta De origine clarissime illustrissimeque domus Estensis, contenuta nel cod. lat. 108 della Biblioteca Estense a Modena (nell ...
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minio1
mìnio1 agg. [dal nome dei Minî, antica popolazione della Beozia (v. minieo)]. – Ceramica m., denominazione di un tipo di ceramica rinvenuta in diverse parti della Grecia e caratteristica del VI strato di Troia, di colore nero grigiastro...
minio2
mìnio2 s. m. [dal lat. minium «minio, cinabro», voce di origine iberica]. – 1. Termine che, fin dall’antichità e ancora nel medioevo, ha indicato, con qualche oscillazione, diversi composti di colore rosso, tra cui principalmente l’ossido...