I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] carichi potevano essere completati a Costantinopoli o in Morea. Nel 1399, alla ripresa dei viaggi, il senato stimò quale soglia minima di redditività un investimento di 12.000 ducati per galera, cifra del resto assai spesso superata se è vero che ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] sempre valuti di questo rimedio", passò, vista la decisione di trecento patrizi di astenersi dalla ballottazione, con il minimo legale dei voti (75). Come si spiega la silenziosa, ma ferma opposizione di una parte significativa del patriziato ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] zelo paragonabile a quello che rese tristemente famosa la polizia austriaca, quella italiana si impegnò a controllare ogni minimo movimento in questo settore. Nell'ottica del governo liberale le forze antisistema da tenere sotto controllo erano ...
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Internazionalismo
RRené Rémond
Raymond Vernon
John Henry Merryman
Internazionalismo politico, di René Rémond
Economia internazionale, di Raymond Vernon
Diritti codificati e common law, di John Henry [...] della produzione del settore (v. Vernon, 1971, pp. 4-18). Tale tendenza è inassima nel caso delle società americane e minima nel caso di quelle giapponesi.
Uno dei settori in questione è quello dell'estrazione di materie prime: petrolio, alluminio e ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] nobiltà (79): a sentire Nicolò Balbi il "minuto popolo [...] tremava al solo pensiero che tentar si potesse la benché minima innovazione del governo" (80).
La correzione del 1774-1775 trae origine dal già ricordato tentativo di Andrea Tron "di ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si contrappone direttamente a massimo. 1....
minima
mìnima s. f. [femm. sostantivato dell’agg. minimo, per ellissi da semibreve minima]. – Figura musicale di durata equivalente a una metà della semibreve, introdotta nella notazione nel sec. 14°.