Poeta romeno (Bucarest 1891 - ivi 1945). Dapprima sensibile all'influsso del simbolismo francese, si riavvicinò poi alla tradizione romena, entrando a far parte del gruppo "Gândirea", e concluse con una [...] 'Arges, a monte", 1923); Satul meu ("Il mio villaggio", 1927); Limpezimi ("Limpidezze", 1928); Scutul Minervei ("Lo scudo di Minerva", 1933); Ţărm pierdut ("Riva smarrita", 1937); Umbra timpului ("L'ombra del tempo", 1940). In prosa: Portrete lirice ...
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Pseudonimo dello scrittore Giulio Tavernari (Torino 1917 - Roma 1986). Legato al gruppo di C. Pavese e L. Ginzburg, dopo essere stato fatto prigioniero in guerra fuggì al Cairo, dove si unì a un gruppo [...] La fortezza del Kalimegdan (1956); Calda come la colomba (1971); Alessandra (1974); Le porte di ferro (1979); L'albergo Minerva (1982); Un viaggio, una vita (1984). Scrisse anche poesie (Quaderno dei trent'anni, 1956; L'avventuriero timido, 1969) e ...
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Scrittore portoghese (Mortágua, Viseu, 1905 - Malveira da Serra, Cascais, 1974), noto anche con lo pseudon. di António Madeira. Fu tra i fondatori della rivista Presença. Autore di due virtuosistiche raccolte [...] della vita quotidiana. Tra le sue opere si ricordano le raccolte di racconti Caminhos magnéticos (1938), Rio Turvo (1945), Bandeira preta (1956); la novella O barão (1942), suo capolavoro, e i romanzi Porta da Minerva (1947) e Mar santo (1952). ...
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CAPRIN, Giuseppe
Francesco Del Beccaro
Nato a Trieste il 16 maggio 1843 da Giuseppe, operaio, e da Teresa Guardianich, aveva studiato presso la locale Accademia del commercio.
Gli eventi del 1859 determinavano [...] B. Ziliotto], L'Istria nobilissima di G. C., ibid., III (1905), pp. 149-152; A. Gentille, Il primo secolo della Società di Minerva, Trieste 1910; Id., G. C., in Archeografo triestino, s. 3, VII (1914), pp. 185-214; P. Molmenti, Friuli, in Il Fanfulla ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] Quirino, riceve la sua sanzione definitiva negli attributi di Optimus e Maximus; al suo culto sono associate Giunone e Minerva per ragioni che restano tuttora assolutamente oscure.
L’iconografia antropomorfica del dio si fa risalire al periodo della ...
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Grecista italiano (Roma 1871 - ivi 1938), prof. di lingua e letteratura greca nelle univ. di Milano e di Roma. Concepì un vasto disegno di versione di tutta la poesia classica greca, che iniziò con la [...] alcune opere drammatiche (Drammi satireschi, 1914; Il carro di Dioniso, 1927; ecc.). Vivaci polemiche suscitarono i suoi attacchi, d'impronta nazionalistica, contro la filologia tedesca (Minerva e lo scimmione, 1917). Accademico d'Italia (dal 1929). ...
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CAMPI, Giuseppe
Piero Treves
Nato a San Felice sul Panaro (Modena) il 29 sett. 1788 da Gaspare, facoltoso possidente terriero, e da Francesca Piombini, di nobile famiglia della limitrofa Cento, crebbe [...] '19 ebbe inizio la sua attività editoriale-letteraria, perché chiamato a Padova "direttore della Tipografia e Fonderia della Minerva" (nel qual posto rimase fino al 1825 e gli successe Luigi Carrer). Singolarmente importante questo periodo della vita ...
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Il primo poeta romano di cui abbiamo frammenti; fu portato a Roma da Taranto ancor fanciullo, dopo la guerra Tarentina (272 a. C.), schiavo di un Livio Salinatore, dal quale fu poi affrancato e preposto [...] dei pontefici, in onore di Giunone Regina, un carme, che fu cantato da un coro di ventisette vergini. Dopo il felice esito propiziatorio, il senato istituì in suo onore nel tempio di Minerva sull'Aventino il "collegio degli scrittori e attori". ...
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COTTA, Lazzaro Agostino
Franca Petrucci
Nacque da Francesco e da Anna Maria Sinistrari ad Ameno, sul lago d'Orta (provincia di Novara), il 23 giugno del 1645. Il C. compì studi giuridici all'università [...] codice donato fu pubblicata con il titolo De bello canapiciano et comitatu Masini, con dedica a F. Bianchini, in Galleria di Minerva, II (1697), pp. 401-412, come tratta non dal codice suddetto, ma da uno "ridotto a miglior elocutione" da Ambrosio di ...
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FEDERICI, Fortunato
Luisa Narducci
Figlio del nobile Francesco e di Antonia Guadagnini, nacque ad Esine, villaggio della Val Camonica, in provincia di Brescia, l'11 ag. 1778 e fu battezzato col nome [...] lettere del Monti indirizzate al F., la prima delle quali risale appunto al 27 genn. 1807). All'edizione promossa dalla Minerva, d'altra parte, il Monti diede il suo apporto, insieme con il conte G. Perticari, attraverso suggerimenti circa la scelta ...
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minerva1
minèrva1 s. f. [dal nome della dea Minerva, perché ricorda vagamente la parte superiore della statua di Atena Parthenos di Fidia]. – Apparecchio gessato, o di altro materiale rigido, che racchiude il capo, il collo e il torace, usato...
minerva2
minèrva2 s. m. [dal nome originario della marca, «Minerva»] (usato per lo più al plur., invar.). – Tipo di fiammiferi di sicurezza, di cartone o legno paraffinato, a capocchia senza fosforo, che si accendono solo su una particolare...