GIUSTINIANI, Andrea
Dario Busolini
Nacque ad Ajaccio, in Corsica, il 22 dic. 1570, da Leonardo Taranchetti, "cliente" dei patrizi genovesi Battista e Benedetto Giustiniani, e Barbara Blanchi. Ebbe due [...] . Avendo scelto di divenire domenicano, andò a Roma dove, il 30 nov. 1591, entrò nel convento di S. Maria sopra Minerva; vi proseguì gli studi fino all'ordinazione sacerdotale e, nel 1605, al conseguimento del magistero. Il 3 dic. 1607 Paolo V ...
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Berardi, Cristoforo
Cesare Federico Goffis
Editore della prima edizione commentata della Commedia, stampata da Vendelin da Spira nel 1477. È la sesta edizione a stampa del poema, un poco scorretta nel [...] a D., due capitoli di Bosone da Gubbio e di Iacopo Alighieri, il sonetto destinato a grande fortuna, Dante Alighieri son, Minerva oscura (cfr. G. Carducci, Opere, x: Della varia fortuna di D.), e infine il brutto sonetto di commiato dell'editore ...
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NETTUNO
Nicola Turchi
. Neptunus, etr. Nethuns, nome d'incerta etimologia (sono da scartare quelle antiche da nubes o da nare) ma di origine certamente italica (Nept-unus; cfr. Port-unus, trib-unus, [...] Mercurio, forse per la relazione stretta che lega il mare al commercio. Nel lettisternio del 217 invece, Nettuno è appaiato a Minerva (Liv., XXII, 10). Come dio del mare Nettuno riceve un rilievo assai maggiore. Il primo Africano sacrifica a lui e a ...
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TORQUEMADA, Juan de (Johannes de Turrecremata)
Teologo e cardinale, nato a Valladolid nel 1388, morto a Roma il 26 settembre 1468. Entrato giovanissimo tra i domenicani, si dedicò agli studî di teologia [...] , e Pio II lo trasferì a quella di Sabina.
Uomo altamente benefico, egli istituì presso la chiesa domenicana alla Minerva, dove morì e fu sepolto, la Congregazione della SS. Annunziata per la dotazione di zitelle povere, istituzione ancora vivente ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] conoscere che trovavansi in una delle più ricche case di Venezia" (p. 112).
91. Ibid., p. 110.
92. Cf. C. Ivanovich, Minerva al tavolino, pp. 425-427.
93. Cf. i saggi compresi nel volume AA.VV., Antonio Vivaldi. Teatro musicale, cultura e società ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] conoscere che trovavansi in una delle più ricche case di Venezia» (p. 112).
91. Ibid., p. 110.
92. Cf. C. Ivanovich, Minerva al tavolino, pp. 425-427.
93. Cf. i saggi compresi nel volume AA.VV., Antonio Vivaldi. Teatro musicale, cultura e società ...
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CICCARELLI (Cicarelli), Alessadro
Giovanna Rosso Del Brenna
Nacque a Napoli nel 1811. Formatosi all'Istituto reale delle belle arti di Napoli, dove nel 1833 ottenne la medaglia d'argento con il quadro [...] , colorito con semplicità e ben disegnato", e un Chiaro di luna, lodato da un critico d'arte contemporaneo sul giornale Minerva Brasiliense per il "bell'effetto di luce" e il "contrasto interessante del chiarore della luna e di un falò" (Gonzaga ...
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EPEUR
A. Comotti
Nome etrusco di un fanciullo alato su uno specchio di provenienza ignota della Bibliothèque Nationale di Parigi. Il significato della rappresentazione non è chiaro: nella parte superiore, [...] , appare su uno specchio frammentario da Vulci dei Musei di Berlino, accanto ad Eracle che lo solleva dal suolo in presenza di Minerva. Il significato di E. è incerto. Il De Witte lo interpreta come Eros. Il Cavedoni e il Gerhard lo connettono a ...
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RESCIAL
A. Bisi
Nome di una giovane donna su uno specchio bronzeo etrusco, da Talamone.
La scena probabilmente deve essere considerata una trasposizione, alquanto libera, in ambiente etrusco, del mito [...] iscrizione definisce Metvia (?) = Medea (?), pone sotto il suo viso la patera, mentre alle spalle del giovane sta in piedi Minerva (Menrva) con egida e gorgonèion, tenendo un orciolo da cui è stata versata la pozione (che nella versione di Apollodoro ...
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Architetto (Lunéville 1723 - Mannheim 1796). Fu tra i primi esponenti del neoclassicismo nei paesi renani, in particolare a Mannheim dove trascorse gran parte della sua vita, dopo essere stato chiamato [...] coronata da terrazza. Completò (con A. Galli Bibiena) il palazzo granducale di Mannheim (dal 1750). Progettò, inoltre, varî edifici nel parco del castello di Schwetzingen: i templi di Apollo (1762-76), di Minerva (1766-73), i bagni (1769-73), ecc. ...
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minerva1
minèrva1 s. f. [dal nome della dea Minerva, perché ricorda vagamente la parte superiore della statua di Atena Parthenos di Fidia]. – Apparecchio gessato, o di altro materiale rigido, che racchiude il capo, il collo e il torace, usato...
minerva2
minèrva2 s. m. [dal nome originario della marca, «Minerva»] (usato per lo più al plur., invar.). – Tipo di fiammiferi di sicurezza, di cartone o legno paraffinato, a capocchia senza fosforo, che si accendono solo su una particolare...