(o Benaco) Lago subalpino tra la Lombardia, il Veneto e il Trentino-Alto Adige (superficie 370 km2; perimetro 162 km; profondità massima 346 m; lunghezza 51,5 km; larghezza massima 17,5 km). È il maggior [...] la pianura di Arco e ha circondato con la terraferma il M. Brione (377 m) che formava precedentemente un’isola; emissario è il Mincio. Nel G. ci sono 4 isolette, di cui la maggiore è l’Isola di Garda (0,08 km2). Una dorsale subacquea, che dalla ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Veneti
Loredana Capuis
I veneti
Etnico attestato nelle fonti greche e latine (Ἐνετοί, Οὐένετοι, Veneti) con localizzazioni geografiche varie: Asia Minore- Paflagonia [...] dilatavano l’orizzonte, non limitato a Este ma esteso dall’arco adriatico a est, alle Alpi a nord, al sistema Mincio-Adige-Garda a ovest, al Po a sud, suggerendo la denominazione di civiltà “paleoveneta”, meno circoscritta di “atestina”. Ancor oggi ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria
Fernando Rebecchi
Giovanni Ciurletti
Bianca Maria Scarfì
Monica Verzár Bass
Robert Matijašic
Regio x venetia et histria
La regio X augustea, [...] del suo territorio. Qui, lungo le rive del Mincio, deve essere avvenuta una vera e propria colonizzazione 540-626.
P. Tozzi, Storia padana antica. Il territorio fra Adda e Mincio,Milano 1972.
Ch. Peyre, La Cisalpine Gauloise du IIIe au Ier siècle ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] passaggio tra il Neolitico e il Bronzo.
Nella cultura di Remedello (➔), diffusa a nord del Po tra l’Oglio e il Mincio, ma penetrata poi anche nell’Emilia e nel Veneto, più evidente è il mutamento sopravvenuto nell’economia e nell’ergologia. Aspetti ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Europa preistorica e protostorica
Lanfredo Castelletti
L'agricoltura non è un fenomeno autoctono in Europa. Già sul finire dell'Ottocento e agli inizi [...] presente ad esempio a Fiavè-Carera, a Lazise (Verona) e, nel Bronzo Medio e Tardo, all'Isolone del Mincio (Mantova). Fra le Leguminose venne progressivamente introdotta la coltura della fava e anche quella dei veccioli acquistò una posizione di ...
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Cremona
Giancarlo Andenna
Quando Federico II raggiunse per la prima volta Cremona alla fine di luglio del 1212, dopo una drammatica cavalcata al guado del Lambro, la città comunale era una delle più [...] Federico II, di ritorno dall'impresa in Germania contro il figlio Enrico, incontrò le milizie cremonesi nell'agosto del 1236 sul fiume Mincio e con esse si recò in città; da questo momento e sino al 1250, Cremona svolse il ruolo di capitale imperiale ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Etruschi
Mauro Cristofani
Gli etruschi
Popolo dell’Italia antica (gr. Τυρσηνοί, Τυρρηνοί; lat. Etrusci, Tusci) noto alla tradizione greca dalla fine dell’VIII [...] nella campagna modenese e reggiana, centri di smistamento delle merci verso i territori d’oltralpe (ad es., Mantova, alla confluenza del Mincio con il Po), porti di commercio situati nelle zone alla foce del Po (Adria, Spina): un’ampia regione che ...
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Venezia
"Salvare Venezia. Save Venice"
Strategie d'intervento per la laguna e la città
di Paolo Costa
15 marzo
Il Consiglio dei ministri rilancia il piano per salvaguardare Venezia, dando il via libera [...] di terraferma'. Da allora, infatti, Venezia perseguì una sistematica penetrazione nel retroterra veneto, giungendo rapidamente al Mincio ed entrando in conflitto con i duchi di Milano. Il nuovo orientamento politico aveva caratteri di necessità ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria: Verona
Giuliana Cavalieri Manasse
Verona
Importante città romana della Venetia, sita in posizione strategica sulle due rive dell’Adige.
Le [...] e l’utilizzo di due tra le principali vie d’acqua dell’Italia settentrionale (quella dell’Adige e quella del Garda-Mincio-Po), poi la caratterizzò come un nodo stradale assai importante. Si trovava al centro di un fertile territorio, molto più vasto ...
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L'architettura domestica nel mondo greco, etrusco-italico e romano
Ernesto De Miro
Giuseppe M. Della Fina
Mondo greco
DI Ernesto De Miro
Non è senza significato che a Creta, dove la persistenza della [...] essere istituiti con le case, costruite sempre in legno e in opus craticium, di Forcello, presso Bagnolo San Vito sul Mincio, dove si sviluppò un vasto abitato fiorente nel V sec. a.C. La documentazione più consistente, relativa ai secoli IV ...
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minchia
mìnchia s. f. [lat. mentŭla]. – 1. merid., volg. Il membro virile. La parola è frequente anche come esclamazione (di meraviglia, ecc.), o in espressioni ingiuriose (cfr. minchione). 2. M. di re, nome pop. sicil. del pesce donzella...