La finanza pubblica: dal prestito all'imposta
Luciano Penzolo
Verso lo Stato territoriale
Il 12 aprile 1404, all'indomani dell'entrata di Francesco III Novello da Carrara a Verona, il senato veneziano [...] . Il governo nominò allora due provveditori esattori dell'imposta: Alvise Barbaro si sarebbe occupato dei territori d'oltre Mincio e Francesco da Lezze q. Lorenzo avrebbe riscosso nelle altre province. Malgrado l'autorità conferita ai due patrizi ...
Leggi Tutto
La finanza pubblica: bilanci, fisco, moneta e debito pubblico
Andrea Zannini
Scrivendo vent’anni dopo la conclusione della guerra di Morea, quando la breve stagione settecentesca del dominio sul Peloponneso [...] sul fatto che sebbene i Veneziani disponessero di 1/5 delle proprietà di Terraferma censite nel 1740 ad est del Mincio (86), di una quota considerevole dei titoli pubblici e nonostante nei loro palazzi vi fosse indubbiamente la maggior concentrazione ...
Leggi Tutto
ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] II, 1967, p. 100). La citazione del committente costituisce anche un riferimento cronologico in quanto si sa che Giovanni Mincio da Murrovalle (Giovanni da Muro) fu generale dell'Ordine dal 1296 al 1304. La notizia vasariana fu accettata virtualmente ...
Leggi Tutto
Grandezza e miseria della nobiltà veneziana
Laura Megna
Ricchi e poveri
Tra Sei e Settecento la nobiltà veneziana presenta un quadro complesso di realtà economiche e sociali, politiche e culturali assai [...] e culturali del patriziato cf. Gaetano Cozzi, Ambiente veneziano, ambiente veneto. Governanti e governati nel dominio al di qua del Mincio nei secoli XV-XVIII, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 4/II, Il Seicento, Vicenza 1984, pp. 508-512 ...
Leggi Tutto
FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] scene della basilica superiore di Assisi, dipinte da Giotto tra il 1296 e il 1304, essendo generale dell'Ordine Giovanni Mincio da Morrovalle, furono fin da subito prese a modello per la decorazione di numerose chiese dell'Ordine, come, per es ...
Leggi Tutto
L’inclusione dell’onomastica (ovvero l’insieme dei nomi propri di un sistema linguistico e, al contempo, la scienza specialistica che se ne occupa) all’interno di un volume nel quale si parla di identità [...] i centro-meridionali Menico (Menichelli, Menichetti, Menicocci in Lazio, Umbria e Toscana), Minico (Minichini e Minichiello, in Campania), Minco (Minchi e Minchella, Lazio; Mincone, Mincarini e Mincarelli, tutti tipici dell’Abruzzo, Mincuzzi, barese ...
Leggi Tutto
Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] , o vincere!
Oh val di Dego orrenda! oh gioghi indomiti
di Montenotte! oh re de’ fiumi Eridano!
E tu Mincio fatal...
Nessuno dei poemi del Monti offre un organismo poetico resistente a una lettura critica unitaria. Sembra difficile contraddire alla ...
Leggi Tutto
L'evoluzione costituzionale
Giuseppe Gullino
Conservazione o innovazione?
I centocinquant'anni racchiusi tra l'inizio del secolo XV e la metà del successivo rappresentano l'epoca più importante e [...] che ormai bada a difendersi. Questo il valore, questo il loro limite: dalle riforme che accompagnarono la cavalcata verso il Mincio li separa un abisso.
La regolamentazione dell'ordine patrizio e cittadino
In ogni caso, lungo tutto l'arco dei ...
Leggi Tutto
BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] (17 sett. 1038, 18 febbr. 1039, 14 maggio 1044), nella Bassa veronese (29 sett. 1042), lungo il Po in zona reggiana e il Mincio in zona mantovana (14 maggio 1044), e infine nel Lucchese, sulla via per Roma (14 giugno 1044).
Forte e risoluta si rivelò ...
Leggi Tutto
Canoa
Ferruccio Calegari
La Storia
Premessa
Il termine canoa deriva dal caraibico canaoa, che significa "tronco d'albero scavato", manufatto sviluppato dall'uomo e adattato alle proprie esigenze. Nella [...] valorizzazione dello sport canoistico. In contemporanea con i tre campioni veneti operarono Renato Ongari e Alberta Zanardi (Canottieri Mincio) di Mantova, mentre una floridissima scuola di canoa si sviluppò a Cremona con due centri canoistici: i ...
Leggi Tutto
minchia
mìnchia s. f. [lat. mentŭla]. – 1. merid., volg. Il membro virile. La parola è frequente anche come esclamazione (di meraviglia, ecc.), o in espressioni ingiuriose (cfr. minchione). 2. M. di re, nome pop. sicil. del pesce donzella...