FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] , Museo Fattoriano, 1862, poi il Garibaldi ferito a Aspromonte, 1863, e il gruppo di studi intorno al Passaggio del Mincio e alle Fanterie italiane alla Madonna della Scoperta, 1864) una passione raccolta e intensa lo anirna senza sosta a profondarsi ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] richiedere più di due anni, si situerebbe, secondo Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 100), nel tempo in cui Giovanni Mincio da Morrovalle era generale dei Francescani, cioè tra il 1296 e il 1304, intorno quindi al 1300.
La consacrazione dell'artista fu ...
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FERDINANDO CARLO Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Unico figlio del duca di Mantova Carlo II e di Isabella Clara d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo e nipote dell'imperatore [...] un carro trionfale, attorniato da ventiquattro ninfe e ventiquattro tritoni, ove era assiso Nettuno sollecitato dal Po, dal Mincio ed altri fiumi ad ammirare l'equestre danza.Sorta d'immaturo fanciullone viziato e vizioso, "gran enfant" scriteriato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fil rouge dell’età umanistico-rinascimentale, la riflessione sulle arti anima ininterrotta [...] , cercherò presto di spedirmi. Sì come era mio padre di vivace ingegnio et attivo, così a pena uscito dalle fasce che mi co-minciò ad istruire, e vedendomi con disegni su per fogli e con la neve e con la terra al solito de’ fanciulli formare un leone ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria: Verona
Giuliana Cavalieri Manasse
Verona
Importante città romana della Venetia, sita in posizione strategica sulle due rive dell’Adige.
Le [...] e l’utilizzo di due tra le principali vie d’acqua dell’Italia settentrionale (quella dell’Adige e quella del Garda-Mincio-Po), poi la caratterizzò come un nodo stradale assai importante. Si trovava al centro di un fertile territorio, molto più vasto ...
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L'architettura domestica nel mondo greco, etrusco-italico e romano
Ernesto De Miro
Giuseppe M. Della Fina
Mondo greco
DI Ernesto De Miro
Non è senza significato che a Creta, dove la persistenza della [...] essere istituiti con le case, costruite sempre in legno e in opus craticium, di Forcello, presso Bagnolo San Vito sul Mincio, dove si sviluppò un vasto abitato fiorente nel V sec. a.C. La documentazione più consistente, relativa ai secoli IV ...
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MARSILI, Luigi Ferdinando
Giuseppe Gullino
Cesare Preti
MARSILI (Marsigli), Luigi Ferdinando. – Nacque a Bologna il 10 luglio 1658 dal conte Carlo e da Margherita Ercolani, anch’ella di famiglia patrizia; [...] alla ricerca di conferme della sua ipotesi di circolazione sotterranea delle acque, studiando il Garda e il suo emissario, il Mincio (l’opera che ne derivò fu lasciata manoscritta e pubblicata, con il titolo di Osservazioni fisiche intorno al lago di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura di Roma
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La produzione letteraria romana ci si presenta [...] di pastori innamorati e di fanciulle ritrose. La guerra lascia giungere i suoi echi anche in questa Arcadia collocata sul Mincio, mentre all’orizzonte balenano lampi di speranze messianiche. Ma la ricchezza poetica di Virgilio è troppo grande per ...
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FEDERICO I Gonzaga, marchese di Mantova
Gian Maria Varanini
Figlio primogenito di Ludovico III marchese di Mantova e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 2 luglio (più probabilmente che il [...] ).
Nel novembre 1482, durante la prima fase della guerra di Ferrara, F. fu costretto a tagliare gli argini del Mincio per ostacolare l'avanzata dell'esercito veneziano, che aveva occupato tutto il Polesine. Intervenne però il voltafaccia di Sisto IV ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] e d'ora in poi imbecille campagnolo fino a nuovo ordine ». Intanto s'adoprava a far passare al di qua del Mincio gente insofferente del governo austriaco. Trascorse un triste inverno a Milano cominciando il nuovo romanzo, Il Pescatore d'Anime. presto ...
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minchia
mìnchia s. f. [lat. mentŭla]. – 1. merid., volg. Il membro virile. La parola è frequente anche come esclamazione (di meraviglia, ecc.), o in espressioni ingiuriose (cfr. minchione). 2. M. di re, nome pop. sicil. del pesce donzella...