Vedi ABU MENA dell'anno: 1973 - 1994
ABU MENA (Karm Abu Mena)
H. Torp
Santuario nazionale dell'Egitto cristiano a circa 45 km a SO di Alessandria e mèta di innumerevoli schiere di pellegrùii di ogni [...] de Ménas dans le desert de Maréotis, Alessandria 1908]; id., Der Menas-tempel und die Heiligtümer von Karm Abu Mina in der ägyptischen Mariûtwüste, Francoforte 1909; id., Die Menasstadt und das Nationalheiligtum der altchristlichen Aegypter in der ...
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PALTRONIERI, Pietro Giacomo, detto il Mirandolese o il Mirandolese dalle prospettive
Alessandra Imbellone
PALTRONIERI (Poltronieri), Pietro Giacomo, detto il Mirandolese o il Mirandolese dalle prospettive. [...] della Bassa Modenese, 1991, n. 19, pp. 99 s.); Id., Aggiunte al Mirandolese, in Studi di storia dell’arte in onore di Mina Gregori, a cura di M. Boskovits, Cinisello Balsamo 1994, pp. 308-311; Id., Due tempere del Mirandolese, in Per l’arte: da ...
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BOVE, Giacomo
Francesco Bonasera
Nacque a Maranzana (Asti) il 23 apr. 1852 da Francesco e da Antonia Garbarino. Dopo avere frequentato l'Accademia navale di Genova, conseguì nel 1872 il grado di guardiamarina [...] , Gli esploratori, Torino 1914, ad vocem;G. Bertacchi, Geografi ed esploratori italiani, Torino 1929, pp. 325-331; L. Mina, Raccolta di uomini nati nella provincia di Alessandria, in Rivista di storia,arte,archeologia della provincia di Alessandria ...
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VINER, Giuseppe
Chiara Ulivi
– Nacque a Seravezza (Lucca) il 18 aprile 1875 da genitori fiorentini. Il padre Carlo era commerciante di marmi, mentre della madre non si conosce il nome.
Frequentò il [...] figlio Carlo per meningite, e questo provò in maniera irreversibile la sua già precaria stabilità psicologica.
Presentò La mina (1924, Firenze, Galleria d’arte moderna) alla XIV Esposizione internazionale d’arte di Venezia, dovendo combattere per una ...
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FREZZA, Giovanni Girolamo
Livia Maggioni
Figlio di Bernardo, nacque nella località sabina di Canemorto (odierna Orvinio), con ogni probabilità nel 1671, per quanto la maggior parte dei repertori, senza [...] Tomasi - A. Tosi, Le arti del disegno a Pisa nel Settecento, in Settecento pisano, Pisa 1996, pp. 286-293; F. Minà, G.G. F.: un incisore di traduzione, Univ. della Tuscia (Viterbo), Conservazione dei beni culturali, a.a. 1996-97; Corpus delle ...
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CAETANI, Cesare
Gaspare De Caro
Nacque da Antonio, signore di Filettino, e da Caterina Colonna, della potente famiglia romana, nell'ultimo ventennio del sec. XV. Piuttosto scarse e imprecise sono le [...] Trevigliano, non fu inferiore alle tradizioni familiari. Ritenendosi offeso dal podestà di Veroli, nel 1594 fece saltare con una mina il palazzo comunale di questa cittadina, mentre era in corso una seduta del Consiglio. L'avversario del Caetani morì ...
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tattica Branca dell’arte e della tecnica militare che indica i principi e studia le modalità per schierare le truppe e farle manovrare sul campo di battaglia allo scopo di sopraffare il nemico. Non è una [...] uso di difese campali di calcestruzzo e di postazioni metalliche, da ricorso su vasta scala all’ostacolo e soprattutto alla mina. Dopo che le posizioni avversarie erano state indebolite dall’azione di fuoco lontana, si sviluppava l’azione vicina d ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] subite dagli stalinisti iugoslavi, la miseria del sottoproletariato, l’emigrazione; S. Velmar Janković narra in Lagum («La mina», 1990) le angherie cui è sottoposta dai vincitori la moglie di un collaborazionista durante la Seconda guerra mondiale ...
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SIRIA
Pier Giovanni Donini
Guido Valabrega
Daniela Amaldi
Desideria Viola
Stefania Parigi
(XXXI, p. 885; App. I, p. 1006; II, II, p. 835; III, II, p. 753; IV, III, p. 340)
In base al censimento [...] in Walīd Iẖlāsī (n. 1935). L'uso di una lingua precisa e limpida per rappresentare realisticamente la società è una peculiarità di Hannā Mīna (n. 1924). La società con i suoi tabù e le sue ingiustizie, la violenza e la fame è il tema centrale delle ...
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La nuova realtà dei movimenti femministi emerge agl'inizi degli anni Sessanta negli Stati Uniti e rapidamente si estende nei paesi a capitalismo avanzato. Se le suffragette all'inizio del secolo si battevano [...] Uomo-Donna-Società"), nato negli anni Sessanta e le Dolle Minas ("Mine matte") che prendono il loro nome da Mina (Guglielmina) Drucker, una suffragetta dell'inizio del secolo.
L'MVM contesta l'attuale società, responsabile dell'alienazione di uomini ...
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mina1
mina1 s. f. [dal fr. mine (con tutti i sign. che seguono), voce di origine celtica]. – 1. a. ant. Miniera: ove si cava l’oro Là tra’ Pannoni o ne le m. ibere [= iberiche] (Ariosto). Anche, galleria di miniera, e, per estens., cunicolo...
mina2
mina2 s. f. [dal lat. mina, gr. μνᾶ, voce di origine semitica]. – Unità ponderale, in uso tra gli antichi popoli del Mediterraneo orientale, di valore compreso fra i 436 e i 502 grammi; era inoltre un’unità monetaria di conto in uso,...