Attore (Southsea, Portsmouth, 1925 - Londra 1980); dal varietà passò al cinema ove conquistò rapidamente grande popolarità interpretando ruoli comici o grotteschi, caratterizzati da un mimetismo a tratti [...] febbrile e da uno humour inconfondibile. Tra i film da lui interpretati: Ladykillers (1955); The mouse that roared (1959); Lolita (1962); Dr. Strangelove (1963); The pink panther (1964, primo episodio ...
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Assayas, Olivier
Catherine McGilvray
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 25 gennaio 1955. Il suo lavoro di regista, indissolubilmente intrecciato con quello di critico, si è [...] spettatore nell'esplorazione dello spazio scenico. Nella ricerca di un'ossessiva vicinanza con il reale si evidenzia un tormentato mimetismo, l'esigenza di catturare la provvisorietà dei rapporti umani, i momenti di sospensione e di passaggio, come l ...
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Malaparte, Curzio
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Kurt Erich Suckert, scrittore, nato a Prato il 9 giugno 1898 e morto a Roma il 19 luglio 1957. Ebbe con il cinema un rapporto fugace ma importante. [...] rivoluzionario e disperato delle forme del mondo. Con il corollario di una tragicità vera e di un falso mimetismo, come di un fittizio, artificiale, mai snobistico vitalismo. Figlio di un tintore originario della Sassonia stabilitosi a Prato ...
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Attrice italiana (Firenze 1927 - Roma 2003). Interprete di moderna tecnica e nervosa sensibilità, offrì le prove migliori con registi come G. Strehler (I giganti della montagna di L. Pirandello, 1966; [...] di T. Bernhard (1994, per l'Accademia d'arte drammatica, dove insegnava recitazione), impersonando con partecipazione ma senza mimetismo il grande attore tedesco. Tra le ultime interpretazioni si ricordano Il dolore di M. Duras e La democrazia di A ...
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Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] dei paesaggi, giovasse al dominio della luce (in qualunque ora del giorno) nonché alla stilizzazione, contro ogni piatto mimetismo.
Ciò nonostante, già nel 1942 approntò le scene (con annessi sopralluoghi) per film ricchi di esterni autentici, in ...
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Doppiaggio
Alberto Castellano
La storia
L'avvento del sonoro colse impreparate le strutture del cinema italiano, che non era in grado di far parlare i suoi film. Nell'aprile del 1929 uscì in Italia [...] voce-volto sempre più affinato, le performances di grandi attori con la loro 'trasposizione' vocale basata su un abile mimetismo, in cui cominciarono a eccellere, caratterizzando volti famosi, attori come Tina Lattanzi (che diede la voce alla 'divina ...
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Pontecorvo, Gillo (propr. Gilberto)
Federica Pescatori
Regista cinematografico, nato a Pisa il 19 novembre 1919. Erede dell'approccio diretto alla realtà del Neorealismo e dell'intensità poetica e corale [...] fondata sull'analogia simbolica e sul taglio musicale, P. ottiene una trasfigurazione del dato realistico lontana da ogni mimetismo e tutta risolta dialetticamente nel pathos della forma. Il soggetto del film, pur creando aspre polemiche diplomatiche ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] espressionista tedesco, v. oltre), il rapporto tra scenografia e a. si misurerà sul grado più o meno completo di mimetismo della prima rispetto alla seconda, ferma restando l'esigenza, espressa dai più avvertiti, che a volte piccole 'infedeltà' e ...
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Argentina
Daniele Dottorini
Cinematografia
La nuova invenzione del cinema iniziò a diffondersi presto in A. grazie al flusso migratorio proveniente dall'Europa. I suoi primi pionieri furono infatti [...] provenienti dal cinema colto europeo (o statunitense) a modelli narrativi ‒ soprattutto letterari ‒ latinoamericani; una forma di mimetismo culturale che influenzò parte del cinema di quegli anni e coinvolse, in misura diversa, registi come Manuel ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] divo
Se le dive sono soprattutto il supporto dell'immaginario legato all'amore, oggetto del desiderio degli uomini e del mimetismo delle donne, i divi, pur avvalendosi del proprio potere di seduzione, non si limitano ai ruoli di dongiovanni. Gli eroi ...
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mimetismo
s. m. [der. di mimetico]. – 1. In zoologia e botanica, in senso stretto, il fenomeno adattativo (detto anche, con termine ingl., mimicry) per cui un organismo animale o vegetale (mimo) richiama l’aspetto o emette segnali (visivi,...
mimetica1
mimètica1 s. f. [dall’agg. mimetico (sottint. arte); cfr. il gr. μιμητική (τέχνη)], non com. – Nel linguaggio filos. e letter., l’arte (o il procedimento) di imitare, di rappresentare attraverso l’imitazione della realtà.