MARCHESINI, Alessandro
Alessandro De Lillo
Figlio di Francesco e di Elisabetta Bottacin, nacque a Verona il 30 apr. 1663 nella contrada di S. Michele alla Porta, e fu battezzato il 6 maggio nella chiesa [...] di tipologie proprie di Falcieri, oltre a denotare una certa vicinanza - sintomo di pronto aggiornamento e di efficace mimetismo linguistico - ai modi del francese L. Dorigny (Marinelli, 1994), molto attivo e ben inserito nel contesto di riferimento ...
Leggi Tutto
GHISLANDI, Domenico
Maria Elena Massimi
Nacque intorno al 1620, probabilmente a Bergamo, dove fu attivo come pittore e decoratore. Le prime testimonianze documentarie attengono alla sua vita privata. [...] derivò principalmente la vocazione al dato di natura, che rimase una costante nella sua produzione, palesandosi nell'accorto mimetismo morfologico e cromatico delle architetture e nel gusto per un paesaggio reale, mai bozzettistico. A livello locale ...
Leggi Tutto
PASSARELLI, Vincenzo
Alessandra Capanna
PASSARELLI, Vincenzo. – Nacque a Roma il 29 settembre 1904, figlio di Tullio (1869-1941), ingegnere, fondatore dello Studio Passarelli che a Roma ha accompagnato [...] da Passarelli, Paniconi e Pediconi vinse il primo premio. La chiave interpretativa del tema progettuale fu un’integrazione non mimetica dell’edificio moderno nel cuore del centro storico, per cui l’imponente, lunga facciata bidimensionale del palazzo ...
Leggi Tutto
COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] e chiaramente innovativa, se da un lato ribadì il carattere artificiale della costruzione e il superamento di ogni mimetismo naturalistico, dall'altro conferì una nuova e più moderna immagine alle antiche città. La costruzione delle mura divenne ...
Leggi Tutto
La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] 1884. I connotati dell'arte etrusca serbavano ancora delle zone d'ombra che offrivano ai falsari maggiori possibilità di mimetismo. Analogamente avvenne per una serie di idoletti sardo-fenici, opera di un certo Cara, nonché per tutti quegli oggetti ...
Leggi Tutto
Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] e Klee con gli occhi di Miró, e Duchamp con gli occhi di Matta; aggiungiamo che, con la sua peculiare attitudine mimetica, guardò Stuart Davis, Matisse, Arp, Moore, Kandinskij, Braque, Tanguy, Masson, e penetrò fino alla parafrasi a volta a volta gli ...
Leggi Tutto
Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] era tolta dal Poe (William Wilson) e dallo Stevenson (The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde, e Markheini); dato il mimetismo del Wilde, la sua opera è meno caratteristica di quel che si pensi a tutta prima, meno caratteristica in ogni caso di ...
Leggi Tutto
mimetismo
s. m. [der. di mimetico]. – 1. In zoologia e botanica, in senso stretto, il fenomeno adattativo (detto anche, con termine ingl., mimicry) per cui un organismo animale o vegetale (mimo) richiama l’aspetto o emette segnali (visivi,...
mimetica1
mimètica1 s. f. [dall’agg. mimetico (sottint. arte); cfr. il gr. μιμητική (τέχνη)], non com. – Nel linguaggio filos. e letter., l’arte (o il procedimento) di imitare, di rappresentare attraverso l’imitazione della realtà.