Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] che ha caratterizzato il Novecento. Si deve riformulare la domanda in termini non ontologici, passando dal discorso sulla mimesi della crisi in atto nel sociale (arte come rispecchiamento) al discorso sulla crisi vissuta direttamente, 'in proprio ...
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The Blues Brothers
Alberto Farina
(USA 1980, colore, 130m); regia: John Landis; produzione: Robert K. Weiss per Universal; sceneggiatura: Dan Aykroyd, John Landis; fotografia: Stephen M. Katz; montaggio: [...] campione), sul continuo cambio di marcia fra temi e stili cinematografici diversi e apparentemente incompatibili, unificati in una mimesi postmoderna che reinventa lo stile del film scena per scena, lungo un catalogo di situazioni unificate solo dal ...
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Fuori campo
Pietro Montani
Inteso in senso tecnico, il termine indica uno spazio che, pur se esterno rispetto al ritaglio operato dall'inquadratura, contiene elementi della rappresentazione audiovisiva [...] quello riservato ai processi della concettualizzazione, ma anche più originario. Invece di forzare il cinema a un'improbabile mimesi del pensiero concettuale, si trattava piuttosto di assecondarlo nella sua facoltà di organizzare le immagini come il ...
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Narratologia
Daniele Dottorini
Termine con il quale si intende, in linea generale, quella parte della teoria letteraria che si occupa dei processi di rappresentazione e di comunicazione narrativa, coniugando [...] vista narrativo fosse già presente nelle riflessioni filosofiche di Platone e di Aristotele, attraverso i concetti di 'diegesi' e 'mimesi', legati nei due filosofi (pur nelle loro differenze) non soltanto a una teoria della letteratura e del teatro ...
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URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] d'oro, di Sergej I. Jutkevič) che spiccano nella stilizzazione e in un realismo da non confondere con la mimesi del reale.
Nei centri produttivi dislocati a Mosca, Leningrado, Kiev, Tbilisi si era collocata la Mežrabpom, che, specializzata in ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] , le periferie misere e i malinconici canali, gli interni fatiscenti e gli anfratti equivoci vengono spostati dal codice della mimesi naturalistica all'echeggiare immaginario del mito tragico. Più tardi, C. cercò, con la storia di amore e morte di ...
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Hawks, Howard (propr. Howard Winchester)
Mario Sesti
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Goshen (Indiana) il 30 maggio 1896 e morto a Palm Springs (California) il [...] stessa personalità dei film di altro genere. Ma un noir come The big sleep (1946; Il grande sonno) viene considerato la mimesi cinematografica più convincente della scrittura hard-boiled di R. Chandler, così come To have and have not (1944; Acque del ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] dei secoli successivi grazie alla mediazione della Poetica di Aristotele, dove ha un ruolo centrale il concetto di mimesi (➔), che fissa alcuni aspetti essenziali del procedimento poetico. Le sue riflessioni, rivolte soprattutto alla tragedia (della ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] 1942, prima a Ridgefield nel Connecticut e poi a New York) una scuola incentrata su una versione personale del 'sistema', detta mimesi psicologica, nella quale l'attore non si limitava più a immedesimarsi nel personaggio, ma ne era una vera e propria ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] l'uomo è destinato, non fosse in realtà in contrasto con un loro primitivismo medievaleggiante. Benché basate sulla mimesi antropologica, queste scenografie di Poelzig comunicano un'inquietudine e un sottile malessere, come se non fosse il costruito ...
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mimesi
mimèṡi s. f. [dal gr. μίμησις der. di μιμέομαι «imitare»], letter. – Propriam., imitazione. Il termine (anche nella forma traslitterata mìmesis) viene usato soprattutto nel linguaggio filosofico, dove acquista importanza con Platone...
mimesia
mimeṡìa s. f. [der. del gr. μίμησις «imitazione»]. – In cristallografia, fenomeno consistente in un particolare tipo di geminazione di due o più cristalli che porta alla formazione di poliedri convessi simulanti un unico individuo...