PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] che per la forma (morphé) stessa (Politica, viii, 5, 1340 a, 25). - Sì come ci compiacciamo per tutto ciò che rientra nella mimèsi, come la pittura, la scultura, la poesia, in una parola per tutto ciò che è ben imitato, anche se l'oggetto imitato non ...
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ESTETICA
M. M. Sassi)
Non si può dire che il pensiero antico abbia prodotto un'e. sistematica nello stesso senso in cui, p.es., ha gettato le basi di una sistematica teoria poetica. Tale constatazione [...] piuttosto diffuse nella cultura del suo tempo (Democr., fr. 194; Gorg., fr. II,18 Diels-Kranz). Poiché generalmente l'autore della mimesi non ha una conoscenza razionale dell'oggetto, essa «è un gioco e non una cosa seria» (Plat., Respubl., 602b, cfr ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] peraltro che a nessuno di essi sia garantita una sostanziale autonomia, ma piegandoli alla necessità di una mimesi realistica.
Ninfale fiesolano. Questo poemetto, in quattrocentosettantatre ottave raggruppate in episodi per mezzo di didascalie, è da ...
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GRECISMI
Sono grecismi le parole, i ➔prefissi, i ➔prefissoidi, le ➔locuzioni e i costrutti propri della lingua greca ed entrati nell’italiano.
Le parole di origine greca presentano alcune particolarità.
• [...] a quello dell’etimo greco; in questi casi in italiano possono convivere entrambe le pronunce
mìmesi (secondo il modello greco) / mimèsi (secondo il modello latino)
antonomàsia (secondo il modello greco) / antonomasìa (secondo il modello latino).
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Nell’antica Grecia, originariamente il rito magico della purificazione, inteso a mondare il corpo contaminato. Sotto l’influsso delfico e dell’orfismo, il concetto di c. assunse un significato più profondamente [...] passioni, Aristotele, ferma restando la definizione dell’arte come imitazione della natura (mimesi), sostenne che la tragedia attraverso quella mimesi induce negli spettatori una purificazione delle passioni. Da un’estensione del termine aristotelico ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] Castracani, l'antico era per essi, come per l'universalità degli scrittori medievali e rinascimentali, paradigma, sorgiva e mimesi: non studio, alterità, epperò indagine, ricerca, ricostruzione, cioè storia. E così anche fu, pur tramontata la fase ...
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METESSI
Guido Calogero
. Termine filosofico, tratto dal greco μέϑεξις "partecipazione". In senso specifico, μέϑεξις è per Platone il rapporto onde le cose molteplici e mutevoli traggono l'elemento reale [...] , contraddittoria rispetto alla loro necessaria trascendenza: difficoltà che inducono poi a sostituirle il concetto di una semplice "mimesi" o "assimilazione". In tempi recenti, il termine di metessi è stato riesumato dal Gioberti, con significato ...
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insider trading
Giovanna Nicodano
Compravendita di titoli, effettuata grazie a informazioni non ancora accessibili al mercato che potrebbero influenzare l’andamento dei prezzi. Gli insider tendono a [...] rendere i loro profitti trascurabili. Quando l’i. t. viene vietato per legge, cosa che avviene in molti Paesi, la mimesi diventa ancora più conveniente per l’insider che trasgredisca al divieto e non venga individuato dall’autorità.
Gli effetti dell ...
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Scenografo e regista italiano (n. Firenze 1948). Nel corso della sua carriera ha realizzato diverse produzioni per i maggiori spazi teatrali d'avanguardia, spesso presentate nei più prestigiosi festival [...] l'esperienza delle avanguardie del Novecento e dei teatri orientali. Nel 1968, rifiutando ogni forma di teatro come mimesi della realtà, ha fondato il gruppo sperimentale Ouroburos, mettendosi in luce con evocativi spettacoli ricchi di simboli, dal ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] sua critica contro Eschilo (Elettra, Fenicie).
Aristotele chiude il primo periodo e apre il secondo. Egli è il teorico della mimesi e insieme il ricercatore erudito di storia della poesia. Con lui, e massime dopo di lui con la scuola peripatetica, s ...
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mimesi
mimèṡi s. f. [dal gr. μίμησις der. di μιμέομαι «imitare»], letter. – Propriam., imitazione. Il termine (anche nella forma traslitterata mìmesis) viene usato soprattutto nel linguaggio filosofico, dove acquista importanza con Platone...
mimesia
mimeṡìa s. f. [der. del gr. μίμησις «imitazione»]. – In cristallografia, fenomeno consistente in un particolare tipo di geminazione di due o più cristalli che porta alla formazione di poliedri convessi simulanti un unico individuo...