TORELLI, Giuseppe
Francesco Lora
TORELLI (Torrelli), Giuseppe. – Figlio di Stefano e di Boninsegna Anna Boninsegni, nacque a Verona il 22 aprile 1658.
Sesto di nove figli, ebbe per fratello Felice, [...] non sarà un caso la concomitante lontananza di Torelli. A monte delle ipotesi va comunque considerata la reciproca mimesi, che rende spesso inestricabile l’effettiva paternità dei singoli brani. Perti coinvolse forse Torelli anche per pagine vocali ...
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Gestualità
Gilberto Gobbi e Alberto A. Sobrero
Per gestualità si intende l'insieme dei gesti di una persona considerati come mezzo di espressione e di comunicazione. La comunicazione fra gli uomini [...] un referente (pittografici: per es. tracciare due curve sinuose nell'aria per indicare una bella donna). A volte la mimesi non è diretta, ma passa attraverso la metafora: questo avviene, per es., quando si mima l'azione di soppesare qualcosa ...
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TIBERTELLI, Luigi Filippo detto Filippo de Pisis
Giorgio Motisi
– Nacque a Ferrara l’11 maggio 1896, terzo dei sette figli del conte Ermanno e di Giuseppina Donini.
Trascorse l’infanzia nell’ambiente [...] sottolineato la «felicità cromatica», precisando però come si trattasse di «un’arte di evocazione, di ricordo e non di mimesi» (pp. 391, 395). Sulla stessa linea Gino Severini (1932), presentando i diciassette dipinti esposti alla Biennale del 1932 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Primo movimento di avanguardia del Novecento, il futurismo si oppone al culto del passato [...] di questa teoria è raggiunto da Fortunato Depero nei singolari poemi in onomalingua, dove si compie il passaggio dalla mimesi onomatopeica al fonema puro, astratto e autosignificante.
Già elaborata nel primo manifesto tecnico, poi in Lo splendore ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] 1942, prima a Ridgefield nel Connecticut e poi a New York) una scuola incentrata su una versione personale del 'sistema', detta mimesi psicologica, nella quale l'attore non si limitava più a immedesimarsi nel personaggio, ma ne era una vera e propria ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] ːlo] cielo, [teˈleːfono] telefono, [trenˈteːzimo] trentesimo, e in parole dotte come [saˈfeːna] safena, [miˈmeːzi] mimèsi. Viene a cadere pertanto l’opposizione /e - ɛ / presente nell’italiano standard in coppie come [koˈlːɛːga]) collega (sost. masch ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epoca drammatica e convulsa delle guerre d’Italia, inaugurata nel 1494 dalla spedizione di Carlo [...] .
In questa dimensione di pensiero si muovono e crescono i problemi più appassionati della teoria letteraria del Cinquecento: dalla mimesi, che investe non più semplicemente un fenomeno testuale ma tutta la sfera emotiva dell’uomo, alla catarsi come ...
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ANGIOLIERI, Cecco
Mario Marti
Nacque a Siena intorno al 1260.
Suo padre, Angioliero degli Angiolieri, era tra le persone più segnalate per ricchezza e nobiltà: banchiere di papa Gregorio IX, fu dei [...] vita tumultuosa, compagnevole e pettegola (quante figure di scorcio nei suoi sonetti !) del Comune di Siena. E, dunque, la mimesi caricaturale è il modo più felice della sua espressione, l'attenzione acuta e immediata il segno della sua più vera ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] , non articolati, al sistema fonologico di una lingua.
Tuttavia, le onomatopee non sono una pura e semplice mimesi dei versi prodotti dagli animali, ma mostrano esse stesse aspetti convenzionali. Infatti, ogni lingua usa parole onomatopeiche diverse ...
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STARITA, Bruno
Federica De Rosa
– Secondogenito di quattro figli, nacque a Napoli il 19 marzo 1933, da Orazio, funzionario della pubblica amministrazione, e da Giuseppina Russo.
Di carattere introverso, [...] primi anni Ottanta – e palesò nelle sue incisioni un’accelerazione decisiva a vantaggio del «vero» e di «una più esplicita mimesi» e concretezza dei contenuti e delle forme (R. Causa, in Bruno Starita, 1978). Questi si prelevarono anche dalla realtà ...
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mimesi
mimèṡi s. f. [dal gr. μίμησις der. di μιμέομαι «imitare»], letter. – Propriam., imitazione. Il termine (anche nella forma traslitterata mìmesis) viene usato soprattutto nel linguaggio filosofico, dove acquista importanza con Platone...
mimesia
mimeṡìa s. f. [der. del gr. μίμησις «imitazione»]. – In cristallografia, fenomeno consistente in un particolare tipo di geminazione di due o più cristalli che porta alla formazione di poliedri convessi simulanti un unico individuo...