Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] , le periferie misere e i malinconici canali, gli interni fatiscenti e gli anfratti equivoci vengono spostati dal codice della mimesi naturalistica all'echeggiare immaginario del mito tragico. Più tardi, C. cercò, con la storia di amore e morte di ...
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BONSANTI, Alessandro
Renato Bertacchini
Nacque a Firenze il 25 nov. 1904 da Giuseppe e da Lavinia Lelli. Studente della facoltà di ingegneria, dissesti famigliari lo costrinsero a troncare gli studi. [...] ], n. 5, pp. 36-61), a testimoniare tra l'altro l'interesse dei B. verso la neoavanguardia. Scandito per mimesi stilistica più che per tempi storici in quattro volumi, Caffè concerto, Passioni senili, La gardenia appassita, Apologia dell'innocenza, l ...
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Hawks, Howard (propr. Howard Winchester)
Mario Sesti
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Goshen (Indiana) il 30 maggio 1896 e morto a Palm Springs (California) il [...] stessa personalità dei film di altro genere. Ma un noir come The big sleep (1946; Il grande sonno) viene considerato la mimesi cinematografica più convincente della scrittura hard-boiled di R. Chandler, così come To have and have not (1944; Acque del ...
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RETORICA (ἡ ῥητρική [τέχνη], rhetorica)
Gino FUNAIOLI
Fausto GHISALBERTI
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Esigenze politiche e sociali diedero la spinta a dettar norme che facessero capaci di parlare in pubblico e di condurre per [...] esterna al contenuto, come ornamento e accessorio: la vera sostanza è nell'elemento pragmatico della parola, di cui essa è mimesi, cioè nel razionale, nel verosimile - non nel vero e nell'assoluto che è della filosofia -, nel probabile nella "facoltà ...
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Storico e retore greco del secolo di Augusto. Della sua vita abbiamo poche notizie sicure, riferiteci da lui stesso: che era figlio di un tale di nome Alessandro; che venne a Roma appena terminata la guerra [...] che sarà ricordato più avanti. Trattava dell'imitazione in genere, la quale non ha che far niente con la mimesi, diciamo, aristotelica, principio del poetare; bensì riguarda solo l'imitazione degli scrittori per divenire appunto buoni scrittori e ...
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storiografia
Dal gr. ἱστοριογραφία, comp. di ἱστορία «storia» e -γραφία, der. di γράφω «scrivere». Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, nella quale si possano [...] e la storia come opus oratorium maxime (come dirà Cicerone) era naturale che avesse fortuna la teoria della storia come mimesi, imitazione, in cui si trapiantava nella s. il concetto aristotelico della tragedia. Duride e Filarco furono i massimi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia tragica cinquecentesca nasce dal tentativo umanistico di dare nuova [...] das Seijaz y Trovar pubblica la propria traduzione del trattato nel 1626. In Inghilterra la teoria della mimesi aristotelica viene indirettamente divulgata da Thomas Browne attraverso la traduzione della Nobilitas liberata dell’umanista di Strasburgo ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] per es. quelle dialogiche) un linguaggio meno elevato, ma Bembo invitava a considerare non i passi in cui c’era il rischio della mimesi di parlato, ma quelli in cui lo stile era più alto, come la cornice della raccolta. Inoltre ammetteva che la prosa ...
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Guerra
Gilberto Di Petta e Ottavio Sarlo
La guerra può essere intesa secondo differenti prospettive: come evento concretamente e storicamente vissuto (livello della realtà convenzionale); come metafora [...] di apprendimento dai medesimi di una serie di strategie di attacco-difesa. Soprattutto, tale esercizio si pone come mimesi del rito della morte, evento cui l'etica eroica conferisce un significato profondo. Nella vocazione guerriera la morte ...
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Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.
Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso [...] premio Compasso d’oro 1955) e Bulbo, apparivano, a prima vista, indistinguibili dagli oggetti ordinari. L’operazione di mimesi dichiarava la predilezione dei Castiglioni per una cultura materiale in cui si era sedimentata, in forma di tradizione ...
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mimesi
mimèṡi s. f. [dal gr. μίμησις der. di μιμέομαι «imitare»], letter. – Propriam., imitazione. Il termine (anche nella forma traslitterata mìmesis) viene usato soprattutto nel linguaggio filosofico, dove acquista importanza con Platone...
mimesia
mimeṡìa s. f. [der. del gr. μίμησις «imitazione»]. – In cristallografia, fenomeno consistente in un particolare tipo di geminazione di due o più cristalli che porta alla formazione di poliedri convessi simulanti un unico individuo...