glucosio (o glicosio) Il monosaccaride più diffuso in natura. È chiamato anche destrosio; un tempo era noto anche con i nomi di zucchero d’uva o d’amido.
Il g. si trova allo stato libero nella frutta [...] -deidrogenasi si ritrova in tutti i tessuti animali e nei microrganismi. Ne sono ricchi gli eritrociti, i surreni, la milza, il timo e i linfonodi. La sua determinazione ha interesse in chimica clinica per la diagnosi della carenza ereditaria di ...
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In biologia la c. è una forma di riproduzione non mediata da accoppiamento sessuale: si sottrae quindi al rimescolamento dei contributi genetici paterno e materno che ha luogo durante la formazione dei [...] tipo, detti appunto monoclonali: le cellule ibride derivano dalla fusione di singoli linfociti di tipo B, prodotti dalla milza e capaci di secernere ciascuno uno specifico anticorpo, con linfociti tumorali, tipo mielomi, capaci di crescita indefinita ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] , malattie delle tonsille, degli occhi, del cuore, della milza e del fegato: si conosceva l'importanza che i parassiti nemmeno possibile pensare: le operazioni del rene, del fegato, della milza, dello stomaco e dell'intestino, gl'innesti e i trapianti ...
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TESSUTO
Giuseppe LEVI
Enrico CARANO
. Biologia. - Per i tessuti in genere v. istologia.
Coltura dei tessuti.
Si dice coltura o coltivazione dei tessuti, o anche coltura di cellule (v. cellula) il [...] il fenomeno anafilattico si manifesta in cellule coltivate in vitro. E. Sereni e L. Garofolini dimostrarono che colture di milza ottenute da polli sensibilizzati al siero di cavallo conservano sino al 3° trapianto il potere di reagire a dosi minime ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] al caso tedesco, bensì solo in che modo lo sia. Tentativi precedenti - si vedano, per esempio, Z. Sternhell (1989) e P. Milza (1985) - di utilizzare il concetto di fascismo solo a condizione di escludere il n., ovvero di riconoscere solo un "fascismo ...
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PESCI (lat. scient. Pisces; fr. poissons; sp. peces; ted. Fische; ingl. fishes)
Ugo D'ANDREA
Umberto D'ANCONA
Geremia D'ERASMO
Leonardo MANFREDI
Classe del sottotipo Vertebrati (v.) tipo Cordati [...] nelle vene cardinali posteriori e queste nei dotti di Cuvier. Le vene dell'intestino e dello stomaco, del pancreas e della milza si versano nella vena porta epatica che va al fegato, da questa si riformano due vene epatiche che vanno al seno venoso ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
Definizioni e fondamenti
La genetica è una scienza teorico-sperimentale che cerca di spiegare il processo per cui da simile nasce simile. L'i. g. ne è un'applicazione [...] multicellulari il discorso è più complesso. L'i. g. può manipolare cellule sia somatiche, come fegato, milza, rene ecc., sia riproduttive, come ovociti (bersagli ottimali per via delle ragguardevoli dimensioni), oppure spermatozoi o embrioni ...
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STAFILOCOCCO (dal gr. σταϕυλή "grappolo" e κόκκος "bacca") e infezioni stafilococciche
Fernando Marcolongo
I cocchi (v. batterio) appartenenti a questo gruppo, di forma sferica e di grandezza variabile [...] del gruppo delle piemie), le quali avvengono con speciale frequenza nel polmone, nelle parti molli, nel cuore, nella milza, nelle articolazioni, nei reni; inoltre dal fatto che l'invasione dei germi nel circolo avviene in modo continuo e ...
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Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] è infatti rappresentato come punto di arrivo di due grossi vasi, uno dei quali nasce nel fegato e l’altro nella milza. Anche ne L’antica medicina gli organi sono menzionati soltanto in funzione della loro forma (larga, rotonda, spiegata, a forma di ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] mi fermerò ‒ scriveva nell'Homme ‒ a descrivervi le ossa, i nervi, i muscoli, le vene, le arterie, lo stomaco, il fegato, la milza, il cuore, il cervello, né tutti gli altri diversi pezzi di cui essa deve essere composta, poiché li suppongo del tutto ...
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milza
s. f. [dal germ. milzi]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, organo addominale di origine mesenchimatica, costituito da un tessuto fibroso-vascolare disseminato di noduli linfatici (corpuscoli di Malpighi), e associato al sistema circolatorio;...
splenico
splènico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. splenĭcus, gr. σπληνικός, der. di σπλήν «milza»] (pl. m. -ci). – 1. agg. In anatomia e medicina, della milza, che riguarda, ha rapporti o si riferisce alla milza: parenchima s.; arteria s.,...