Le arterie sono condotti membranosi, costituenti, insieme con le vene e con i capillari, i cosiddetti vasi sanguiferi. Le arterie hanno origine dai ventricoli del cuore, dal sinistro con l'aorta, dal destro [...] vanno per lo più aumentando verso la terminazione eccetto che nelle arteriole di alcuni organi (sistema nervoso centrale, milza, rene, ecc.), che si mantengono indipendenti e sono perciò dette terminali. Di rado le arteriole comunicano direttamente ...
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RICORRENTE, FEBBRE
Cesare Frugoni
. Malattia acuta da infezione che riconosce come germe specifico la Spirochaeta recurrens. Di questa malattia si dànno varietà nelle diverse regioni e corrispondentemente [...] vomito, dolori diffusi violenti, dolorabilità ai polpacci, ecc.; la lingua è coperta da una spessa patina; il polso è frequentissimo; milza e fegato sono ingrossati. A volte si ha itterizia, spesso sangue dal naso, spesso erpete. Di regola non si ha ...
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Cellule staminali
Angelo Luigi Vescovi
di Angelo Luigi Vescovi
sommario: 1. Generalità, funzioni, definizione e proprietà. 2. Le cellule staminali embrionali. 3. Le cellule staminali ematopoietiche. [...] mobilitate in almeno due successive ondate, prima da siti embrionali al fegato fetale, e in seguito da quest'ultimo alla milza e al midollo osseo, sede della ematopoiesi nell'adulto.
Il sito primario di localizzazione delle HSC è il midollo osseo ...
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Midollo osseo
Patrizia Vernole
Si chiama midollo osseo il tessuto molle emopoietico che è contenuto fra le trabecole nelle cavità delle ossa dei Vertebrati. Nell’uomo esso è pari a circa l’1,5% della [...] migrazione delle cellule staminali eritroblastiche in altre aree all’interno dell’embrione: dapprima nel fegato fetale e nella milza, e successivamente, con la comparsa degli abbozzi cartilaginei dello scheletro, nel midollo osseo. Ma il maggior ...
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HIV
(in it. pronunciata <àkka i vu>). – Sigla di Human immunodeficiency virus, un retrovirus che causa una serie di alterazioni a carico dei linfociti infettati tali da indurre nel tempo una grave [...] avviene nel sito di entrata, mentre un’estesa replicazione si ha a livello dei tessuti linfoidi, ossia i linfonodi, la milza, il fegato, il midollo osseo e l’intestino. Macrofagi e cellule di Langerhans sono infettati, ma non vengono uccisi; queste ...
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tifo
Quadro morboso determinato fondamentalmente da due tipologie di agenti infettivi: Salmonella typhi e alcuni microrganismi del genere Rickettsia.
Tifo addominale (o ileotifo o febbre tifoide)
Malattia [...] per tale tramite il torrente circolatorio, invadendo tutto l’organismo, fissandosi e moltiplicandosi in vari tessuti (linfonodi, milza, fegato, ecc.). Segue una seconda batteriemia che coincide con l’inizio clinico della malattia e precede l ...
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metaplasia
Trasformazione di un tessuto già differenziato in un altro simile per origine embriologica, del quale accquisisce, del tutto o in parte, le caratteristiche istologiche. La m. può essere un’alterazione [...] bordeline, al fine di distinguere m. semplice da displasia cancerogena. M. mieloide: fibrosi del midollo osseo accompagnata dalla colonizzazione di cellule immature, proprie del midollo stesso, in altri organi (milza, fegato, rene, linfonodi, ecc.). ...
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IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] non specifici per l'antigene che avrebbero funzione mitogena sulle cellule B.
L'esposizione di una popolazione di linfociti di milza o linfonodo a un antigene risulta nella sua combinazione con una limitata porzione di cellule B, le quali produrranno ...
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Durante i processi catabolici che si svolgono nei protoplasmi viventi avvengono continuamente intime disintegrazioni fermentative delle molecole proteiche che hanno analogia coi processi digestivi che [...] tanto meglio da perforazioni ulcerative, caustiche o neoplastiche, per l'aspetto velamentoso e molliccio dei margini. La milza, il fegato, il diaframma e talora anche il pancreas possono risentire effetti autodigestivi postmortali per i loro rapporti ...
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Chirurgo nato a Monsummano nel 1855, morto a Firenze il 4 aprile 1903; laureato in medicina e chirurgia nel 1877, fu poi allievo del Corradi; professore di clinica chirurgica nell'università di Modena [...] infettiva e metastatica dell'osteomielite acuta, e (1891) l'azione piogenica del bacillo del tifo. Portò contributi importanti specialmente alla chirurgia dello stomaco, delle vie biliari, della milza.
Bibl.: E. Burci, Commem. di F.C., Firenze 1904. ...
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milza
s. f. [dal germ. milzi]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, organo addominale di origine mesenchimatica, costituito da un tessuto fibroso-vascolare disseminato di noduli linfatici (corpuscoli di Malpighi), e associato al sistema circolatorio;...
splenico
splènico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. splenĭcus, gr. σπληνικός, der. di σπλήν «milza»] (pl. m. -ci). – 1. agg. In anatomia e medicina, della milza, che riguarda, ha rapporti o si riferisce alla milza: parenchima s.; arteria s.,...