Per comunismo s'intende un sistema sociale caratterizzato dalla comunione di beni fra gli associati: concetto affine a quelli di socialismo e collettivismo, in quanto esprimano esistenza o esigenza della [...] nell'ascetismo (ché anzi arrivano a notevole prosperità ed agiatezza) ma nella regola del celibato, talora informata ad attese millenarie; rigida regola fra gli Shakers, che pur durano oltre 150 anni, fino ai nostri giorni; ideale non obbligatorio a ...
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CADONICI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venezia nel 1705 da modesta famiglia, compì gli studi nel seminario patriarcale di Venezia, "del quale era uno dei più distinti allievi" (Memorie dell'I. [...] …(Cremonae 1747), dedicate a Benedetto XIV.
Per liberare s. Agostino dall'accusa di millenarismo, per aver affermato nel sermone 259 la dilazione della visione beatifica di Dio fino al giorno del giudizio universale per tutte le anime dei giusti ...
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UTOPIA
Delio CANTIMORI
. Dal famoso libro di T. More, De optimo reipublicae statu, deque nova insula Utopia, si suol chiamare utopia ogni esposizione di ideale politico e sociale corrispondente nel [...] giuridica dell'Impero, in quello della Chiesa e in quello della città celeste; carattere ereticale assunsero infatti il millenarismo e il gioachimismo dove sono forti gli elementi utopistici.
I periodi di massima fioritura delle utopie sono però i ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] della malvagità umana.
Ma già dal sec. I il cristianesimo aveva ripreso il motivo ispiratore del Messianismo ebraico, traendone il millenarismo, che si svolge in forme varie, fra cui anche il montanismo (v.), specialmente diffuso nel sec. II d. C. Il ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] Epistola Barnabae, poi torna in Ireneo e nel de Daniel di Ippolito. In Ireneo lo schema è inserito nella prospettiva millenarista, la dottrina escatologica forse più diffusa fra i cristiani nel II secolo, in base alla quale la resurrezione generale e ...
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Ritorno in vita dopo la morte.
R. della carne
Nella storia delle religioni l’idea secondo cui il defunto risuscita a una nuova esistenza – sia che si ritenga che con la morte egli scompaia totalmente, [...] e congiunta con l’avvento del regno messianico) e una seconda, universale: credenza questa che si perpetuerà anche nel millenarismo cristiano. L’idea della r. trovò forte ostacolo soprattutto da parte dei Sadducei, mentre fu sostenuta dai Farisei i ...
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Apologista cristiano (3º-4º sec.), di origine africana (Firmianus non significa "di Fermo"). Scrittore raffinato e dallo stile ciceroniano, sebbene pensatore modesto, è figura di notevole importanza soprattutto [...] stile imita Cicerone ("Cicerone cristiano" fu chiamato da G. Pico della Mirandola). Ma permangono in lui elementi di millenarismo, mentre certi passi dualistici e fortemente elogiativi di Costantino hanno dato origine a discussione tra chi sostiene ...
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TOSI, Luigi
Paolo Cozzo
– Nacque a Busto Arsizio il 6 luglio 1763.
Avviato dalla facoltosa famiglia alla carriera ecclesiastica, negli anni giovanili frequentò il collegio somasco di Lugano. Dopo un [...] cristiani di fronte ai mali della Chiesa (Magnani, 1986, p. 202).
Pur non condividendo gli esiti antiecclesiastici del millenarismo di impronta giansenista Tosi non rimase immune al fascino spirituale e alla tensione morale che queste teorie sapevano ...
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GIOACCHINO da Fiore
M. Reeves
Fondatore dell'Ordine florense, nato a Celico, presso Cosenza, nel 1135 ca. e morto nel 1202. G. trascorse l'intera vita in Calabria, a eccezione di un pellegrinaggio in [...] il fatto che la completa rivelazione del terzo status dovesse avvenire nel futuro. Inserire il pensiero di G. nell'ambito del millenarismo sarebbe tuttavia fuorviante, poiché il testo da cui il termine deriva, l'Apocalisse (20, 2), non aveva per lui ...
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Giubileo
Giovanni Maria Vian
(XVII, p. 296)
Dopo quello del 1925, g. ordinari si sono tenuti, secondo le normali scadenze, nel 1950 e nel 1975, e così per il 2000 è indetto un "grande giubileo" che [...] pur "prescindendo dall'esattezza del computo cronologico" e dichiarando poi di non voler "indulgere ad un nuovo millenarismo", enfatizza l'importanza della ricorrenza giubilare al termine del secondo millennio (ma l'espressione "grande giubileo" era ...
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millenarismo
s. m. [der. di millenario]. – 1. a. Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa (detta anche chiliasmo) del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei...
millenario
millenàrio agg. e s. m. [dal lat. tardo millenarius «che contiene il numero di mille» o «che è preposto a mille», der. di milleni «a mille a mille»; il riferimento agli anni è dovuto all’analogia con centenario1]. – 1. agg. a. Di...