Califfo abbaside (766-809 d. C.). Successe al fratello al-Hādī nel 786. Ebbe per ministro e consigliere il Barmecide Yaḥyà ibn Khālid, che (803) cadde repentinamente in disgrazia con tutta la sua famiglia [...] per i musulmani. H. fu monarca bigotto e crudele, ma la sua figura abbellita dalla leggenda (specialmente nelle Mille e unanotte) è passata a simbolo di giustizia e magnificenza regale, e fu nota anche in Occidente per l'ambasceria inviata ...
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Scrittore irlandese di lingua francese (n. forse Roscrea 1646 - m. Saint-Germain-en-Laye 1720). Educato in Francia, dove si era rifugiato dopo la morte di Carlo I, vi ritornò poi in esilio al seguito di [...] Giacomo II e vi si stabilì definitivamente. Più che per i suoi Contes (imitazione delle Mille e unanotte) e per le sue poesie ed Épîtres, è ricordato per i Mémoires du chevalier de Gramont (1713), racconto spigliato, agile, brioso delle avventure ...
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Nelle credenze escatologiche musulmane angelo della morte, che separa dal corpo l’anima dell’uomo subito dopo il decesso: tale distacco avverrebbe dolcemente o violentemente secondo il valore morale dell’individuo. [...] Ignoto al Corano, è spesso menzionato nella letteratura popolare, come le Mille e unaNotte. ...
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Islamista (Glasgow 1863 - Princeton 1935), professore nel seminario teologico wesleyano di Hartford, Connecticut. Compì ricerche importanti nel campo della religione musulmana (The religious attitude and [...] life in Islam, 1909, ecc.) e in quello della novellistica araba, specialmente per la tradizione delle Mille e unaNotte. ...
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Alì Babà Personaggio letterario, protagonista del racconto‛Alī Bābā e i 40 ladroni, contenuto in Mille e unanotte. Dal testo sono stati tratti alcuni soggetti cinematografici. ...
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HĀRŪN AR-RASHĪD ("Aronne il ben guidato")
Francesco Gabrieli
D Quinto califfo della dinastia degli ‛Abbāsidi, nato ad ar-Rayy, probabilmente nel muḥarram 149 èg. (febbraio 766 d. C.), morto a Tūs nel [...] e in più altre occasioni, non ha impedito che la sua figura, più attraverso tardi echi di letteratura popolare (Mille e unanotte) che non per gli immediati contemporanei, assumesse un leggendario alone di giustizia e magnificenza regale, divenendo ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] .; Sir W. Armstrong, Art in Great Britain and Ireland (Ars Una: Species mille), Londra 1909; G. Baldwin Brown, The Arts in Early England, The Fairy Queen (versione musicale del Sogno d'unanotte di mezza estate) influenzata dallo stile italiano del ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] , quella parlata o cantata, al contrario, trasformata, sostituita le mille volte, va per la luce: in ciò la differenza - -Bartholdy - che al suo primo apparire (Sogno d'unanotte d'estate) riesprimeva in aerea trasparenza d'orchestra le più ...
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GOMMA ELASTICA (fr. caoutchouc; sp. caucho; ted. Kautschuk; ingl. India-Rubber)
Raffaele ARIANO
Fabrizio CORTESI
Giuseppe BRUNI - Tullio Guido LEVI
Sostanza ottenibile dal lattice di numerose specie [...] (in cui lo si è lasciato in genere per circa unanotte) e lo si lavora col masticatore; macchina costituita da (W. Johnson, 1853) che nella proporzione del 3 a 4 per mille (concentr. riferita al tenore in NH3 gasosa) è un ottimo stabilizzante, la ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] nāmeh, versione turca dal persiano delle novelle indiane dette di Sindābād o dei sette visir accolte anche nelle Mille e unaNotte (ms. in caratteri uigurici, datato 838 ègira, 1434-35); Mi‛rāǵnāmeh (in caratteri uigurici, ediz. e traduz. Pavet ...
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mille
agg. num. card. e s. m. [lat. mīlle], invar. – 1. Numero cardinale, unità del quarto ordine nel sistema di numerazione decimale, equivalente alla terza potenza del dieci (perciò scritto anche, nell’uso scientifico, 103) e a dieci volte...
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...