Scrittore e drammaturgo siriano (Ḥasīn al-Baḥr, Ṭarṭūs, 1941 - Damasco 1997). Tra gli iniziatori del teatro arabo d'avanguardia, nei suoi lavori ha trattato argomenti quali la politica, il sesso e la religione, [...] conservatori; attraverso un intreccio che sembra riprendere quello dei racconti delle Milleeunanotte, W. esalta i valori della giustizia e realizza la fusione tra scena e pubblico, in una sorta di "teatro nel teatro". Negli ultimi anni della sua ...
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Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] corrente di gusto iniziò nei primi anni del 18° sec. in Francia con la pubblicazione delle Milleeunanottee delle Cent estampes (1715). L’Oriente, oltre che fonte di studi scientifici o meta di viaggi, fu evocato come luogo di suggestive rovine ...
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Studioso dell'antichità, archeologo e scrittore polacco (Pików, Podolia, 1761 - Uładówka, Podolia, 1815). È noto per il romanzo fantastico-filosofico Manuscrit trouvé à Saragosse, costruito sullo schema [...] un notevole romanzo fantastico-filosofico, Manuscrit trouvé à Saragosse, costruito sullo schema de Le milleeunanotte, nel quale convogliò idee e problemi dell'Illuminismo accanto a presentimenti del Romanticismo. Dell'opera, divisa in «giornate ...
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Ballerino e coreografo italiano (n. Firenze 1958). Dopo essersi perfezionato nello studio della danza contemporanea ad Amsterdam, in Giappone e negli Stati Uniti, ha fondato il gruppo Parco Butterfly (1983-89), [...] del presente/Orestea (1996). Tra gli altri suoi lavori: Re Lear (1992), Elogio dell'ombra (1994), Il fiore delle milleeunanotte (ispirato all'opera di P. P. Pasolini, 1999), Fiabetta superstar (2000), Babbino caro (rivisitazione della fiaba di ...
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Califfo abbaside (766-809 d. C.). Successe al fratello al-Hādī nel 786. Ebbe per ministro e consigliere il Barmecide Yaḥyà ibn Khālid, che (803) cadde repentinamente in disgrazia con tutta la sua famiglia [...] favorevolmente per i musulmani. H. fu monarca bigotto e crudele, ma la sua figura abbellita dalla leggenda (specialmente nelle Milleeunanotte) è passata a simbolo di giustizia e magnificenza regale, e fu nota anche in Occidente per l'ambasceria ...
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Scrittore irlandese di lingua francese (n. forse Roscrea 1646 - m. Saint-Germain-en-Laye 1720). Educato in Francia, dove si era rifugiato dopo la morte di Carlo I, vi ritornò poi in esilio al seguito di [...] vi si stabilì definitivamente. Più che per i suoi Contes (imitazione delle Milleeunanotte) e per le sue poesie ed Épîtres, è ricordato per i Mémoires du chevalier de Gramont (1713), racconto spigliato, agile, brioso delle avventure del cognato, il ...
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Nelle credenze escatologiche musulmane angelo della morte, che separa dal corpo l’anima dell’uomo subito dopo il decesso: tale distacco avverrebbe dolcemente o violentemente secondo il valore morale dell’individuo. [...] Ignoto al Corano, è spesso menzionato nella letteratura popolare, come le MilleeunaNotte. ...
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Islamista (Glasgow 1863 - Princeton 1935), professore nel seminario teologico wesleyano di Hartford, Connecticut. Compì ricerche importanti nel campo della religione musulmana (The religious attitude and [...] life in Islam, 1909, ecc.) e in quello della novellistica araba, specialmente per la tradizione delle MilleeunaNotte. ...
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Alì Babà Personaggio letterario, protagonista del racconto‛Alī Bābā e i 40 ladroni, contenuto in Milleeunanotte. Dal testo sono stati tratti alcuni soggetti cinematografici. ...
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HĀRŪN AR-RASHĪD ("Aronne il ben guidato")
Francesco Gabrieli
D Quinto califfo della dinastia degli ‛Abbāsidi, nato ad ar-Rayy, probabilmente nel muḥarram 149 èg. (febbraio 766 d. C.), morto a Tūs nel [...] , più attraverso tardi echi di letteratura popolare (Milleeunanotte) che non per gli immediati contemporanei, assumesse un leggendario alone di giustizia e magnificenza regale, divenendo una delle più rappresentative figure della civiltà musulmana ...
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mille
agg. num. card. e s. m. [lat. mīlle], invar. – 1. Numero cardinale, unità del quarto ordine nel sistema di numerazione decimale, equivalente alla terza potenza del dieci (perciò scritto anche, nell’uso scientifico, 103) e a dieci volte...
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...