Tiranno di Mileto (fine 6º - inizî 5º sec. a. C.); dapprima fedele al re di Persia, prese parte alla spedizione scitica di Dario (513) e fu suo consigliere per dieci anni. Scoppiata la rivolta ionica per [...] opera del genero Aristagora, fu tra i maggiori sostenitori dei ribelli anche dopo la caduta di Mileto (494). Vinto, fu portato a Sardi e crocifisso. ...
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Storico e scrittore italiano (Mileto 1934 - Firenze 2010). Laureato a Messina in Lettere, ha effettuato studi sull’architettura medievale e sull’architettura medievale normanna, scrivendo saggi sull’Abbazia [...] della Santissima Trinità di Mileto e sulla cattedrale normanna, distrutte dal terremoto del 1783. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Carasace, e pubblicato il secondo nel 2000 Oga magoga (premio Corrado Alvaro 2003). A questi hanno fatto ...
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Poeta elegiaco greco di Mileto (prima metà del 6º sec. a. C.). Molto nella sua poesia arieggia Esiodo, come le lodi dell'agricoltura, l'esaltazione della giustizia, spunti di misoginia, ecc.; alcuni frammenti [...] ricordano Teognide. Caratteristico l'uso di premettere alle sue massime una specie di marchio d'autenticità ("anche questo è di F."). F. ebbe molta fortuna, tanto che nell'età romana fu composto sotto ...
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Toreuta greco, forse di Mileto, ma attivo ad Atene in età imprecisata. Lavorò anche in avorio. Più che un vero artista sembra essere stato un prodigioso tecnico per la minuzia. Si ricordano di lui delle [...] formiche perfette, una nave più piccola di un, una quadriga che si poteva coprire con una mosca; riuscì a scrivere su granelli di sesamo dei versi di Omero, gareggiando in ciò con Callicrate di Sparta ...
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Figlio ultimogenito (m. Mileto 1101) di Tancredi di Altavilla, venne in Italia (metà sec. 11º) quando il fratello Roberto il Guiscardo già aveva fatto fortuna. Rivelatosi subito guerriero capace, conscio [...] del suo valore, si fece cedere dal fratello metà della Calabria (1062), da lui strappata ai Bizantini. Dopo la guerra di Calabria, R. passò alla conquista della Sicilia, possesso dei musulmani. In questa ...
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Mistica italiana (Paravati di Mileto 1924 - ivi 2009). Analfabeta, di origini umili, dagli anni Cinquanta ha esercitato presso la comunità rurale di nascita il ruolo di mediatrice con la sfera del sacro, [...] in ragione di una serie di eventi ascritti all’ambito del paranormale quali trance estatiche, visioni, sudorazioni ematiche, fenomeni di emografia e bilocazione e comparsa ciclica, in occasione del periodo ...
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Barone (m. Napoli 1490) del Regno di Napoli; fu tra i baroni che congiurarono contro Ferdinando I d'Aragona (1485). Arrestato, subì la stessa sorte del suo consanguineo Barnaba (v.). ...
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(gr. Διοσκουριάς) Antica colonia di Mileto (fine 7° sec. a.C.), all’estremità orientale del Mar Nero, assai frequentata dalle popolazioni barbare del Caucaso per ragioni di commercio. Già in rovina nel [...] 1° sec. d.C., fu sostituita dalla nuova città di Sebastopoli, più a S. Resti di una fortezza romana ...
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Grammatico ed erudito greco di Mileto (sec. 1º a. C.); prigioniero nella guerra mitridatica, venne a Roma schiavo, poi, liberato da Silla (82 a. C.), ebbe la cittadinanza romana. Delle numerose opere, [...] vaste compilazioni di storia, geografia, filosofia, letteratura, restano poco più che i titoli: un libro sulle origini di Roma ebbe qualche influenza sull'annalistica romana; un altro, sulla Giudea, fu ...
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Scultore ionico. Sappiamo da Diogene Laerzio (IV, 58) che ne parlava il periegeta Polemone (circa il 200 a. C.). Visse tra il sec. VI e il V; distrutta la sua città dai Persiani (494), lavorò per i Dinomenidi di Siracusa. Gli scavi francesi a Delfi hanno rimesso in luce una base firmata con il suo nome: essa reggeva l'ex-voto offerto da Gelone dopo la battaglia d'Imera (480): una Vittoria e un tripode ...
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milesio
milèṡio agg. [dal lat. Milesius, gr. Μιλήσιος]. – Dell’antica città di Milèto, sulle coste dell’Asia Minore, alla foce del Meandro: la m. lana (Pascoli); favole m. (o, come s. f. pl., le Milesie), titolo che Aristide di Mileto (2°...
favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...