Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Chiesa di Roma e il potere temporale dei papi
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Chiesa inizia a gestire lasciti [...] dire, l’attività assistenziale e caritativa svolta dalla Chiesa su territori devastati dalla crisi economica e dalle migrazionibarbariche.
Papa Damaso, additato da Teodosio I nell’editto di Tessalonica del 380 come depositario del credo ortodosso ...
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Friuli-Venezia Giulia
Regione amministrativa autonoma a statuto speciale dell’Italia settentrionale.
Friuli
(dal nome latino di Cividale, Forum Iulii). Le fonti attestano la penetrazione nel 4°-3° sec. [...] che divenne centro di civiltà per tutta la regione e, nella prima metà del 3° sec., sede episcopale. Con le migrazionibarbariche, a capo della regione friulana si pose Forum Iulii (Cividale), divenuto una fortezza chiave, ma ogni difesa fu spazzata ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Astronomia, computo e astrologia
Bruce S. Eastwood
Astronomia, computo e astrologia
L'astronomia
Quando Prudenzio (348-403 ca.) [...] non tecniche, per opera di quei magistri e studiosi che avevano un orientamento platonico o pitagorico.
Con le migrazionibarbariche e i disordini politici del V sec., diminuirono molti dei presunti sostegni all'istruzione astronomica e a qualsiasi ...
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GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] nel periodo delle migrazionibarbariche, essendosi prima espansi fino alle pianure moldave, ucraine, del basso Danubio e alla Crimea, per venire successivamente risospinti, a causa della pressione esercitata dagli Unni, verso l'area carpatica e poi ...
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LUSITANIA
G. C. Susini
Provincia romana. Con questo nome, o con quello più proprio di Lusitania et Vettonia, si designò la parte occidentale della provincia repubblicana dell'Hispania ulterior, costituita [...] imperiale di rango pretorio; la sua circoscrizione restò immutata con la riforma tetrarchica. Tra le migrazionibarbariche quella dei Visigoti diede il colpo decisivo alla organizzazione provinciale romana, determinando anche il temporaneo passaggio ...
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monachesimo
Complesso fenomeno religioso, con numerosi addentellati sociali e culturali, per cui, nelle maggiori religioni, individui si allontanano dalla consueta vita sociale, per realizzare nel modo [...] di vita spirituale e insieme di cultura (indisturbati nella loro attività mentre l’Europa era agitata dalle migrazionibarbariche), e poi iniziatori di missioni (s. Bonifacio evangelizzatore della Germania) e di fondazioni monastiche (s. Colombano a ...
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BELGRADO
Dj. Mano-Zissi
Museo Nazionale. - Il museo fu fondato nel 1844 subito dopo la liberazione dello Stato serbo e nel clima di ridestato sentimento nazionale, e fu installato, insieme alla Biblioteca [...] emerge il grande cammeo in sardonice detto Cammeo di Belgrado. Oreficerie bizantine (di Višnjica) e dell'età delle migrazionibarbariche, tra le quali un elmo dorato e gemmato da Sirmium-Berkasovo.
Bibl.: Edizioni del museo: M. Grbić, Ploćnik ...
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Frisia
Regione storica sul Mare del Nord, dallo IJssel meer fino a Hojer nello Jylland. In antico era abitata dai frisi (o frisoni), popolazione germanica. Questi, già alleati dei romani (12 a.C.), si [...] Costanzo I ricacciò una loro invasione. Sebbene pressati dai franchi, riuscirono a mantenere le loro sedi durante le migrazionibarbariche. Nel 7° sec. si iniziò la loro conversione al cattolicesimo. La «legge dei frisi» appartiene al gruppo sassone ...
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barbàriche, invasióni In passato, furono così designate da una concezione 'romana' e classicistica della storia del tardo Impero gli spostamenti dei popoli germanici che a partire dal 4° sec. entrarono [...] (goti, vandali, franchi ecc.), preferisce parlare piuttosto di migrazioni e di movimenti, indagando non solo gli effetti che quei popoli a muoversi e quanto ha rappresentato per essi lo scontro-incontro con la cultura romana. (➔ anche barbaro) ...
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La più occidentale delle tre penisole dell’Europa meridionale, chiusa a NE dai Pirenei, che rappresentano un confine naturale molto deciso. Con una superficie di circa 590.000 km2, la Penisola I. supera [...] culturale e linguistico romano; le migrazioni e invasioni successive, pur introducendo nuovi elementi culturali, ebbero scarso influsso sulla compagine della popolazione.
L’epoca delle invasioni barbariche vide incursioni di genti germaniche, con ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
migrare
v. intr. [dal lat. migrare] (aus. essere). – Lasciare il luogo di origine per stanziarsi, anche solo temporaneamente, altrove. È più generico di emigrare (di cui non ha i sign. specifici), e si dice sia di masse umane e di gruppi etnici...