Stato dell’Africa orientale, esteso a cavallo dell’equatore. Confina a N con il Sud Sudan e l’Etiopia, a E con la Somalia, a SO con la Tanzania, a O con l’Uganda; per un tratto di 420 km, a SE, si affaccia [...] t nel 2005). Le colture di sussistenza più notevoli sono mais, manioca, grano e, nelle zone più aride, sorgo e miglio. Anche nell’allevamento, specie bovino (11,5 milioni di capi), si deve distinguere quello tradizionale indigeno, più numeroso ma in ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] correlati a villaggi di 200-300 abitanti che praticavano l’allevamento e la coltura di frumento, orzo, avena, segale, miglio, meli, attestati dai rinvenimenti archeologici. In una fase molto antica gli uomini venivano sepolti almeno con la lancia; in ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. Orissa
Martin Brandtner
Giovanni Verardi
Orissa
di Martin Brandtner
Situato sulla costa orientale dell'India, l'Orissa, la cui superficie è di 155.707 km2, [...] di resti di animali selvatici sono indice di un'agricoltura stanziale ancora allo stadio iniziale. Si coltivavano riso e miglio. Tra i reperti si annoverano punte di osso, alcuni microliti, una piccola ascia di pietra levigata e perline di ...
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Vedi EDESSA dell'anno: 1960 - 1994
EDESSA (῎Εδεσσα)
C. Bertelli
Città della Mesopotamia settentrionale, sul luogo della città turca di Urfa, che rinnova nel nome la città pre-ellenistica di Orra, sull'estremità [...] prossimo a sorgenti d'acqua, tuttora centro di riunioni dei pastori nomadi. A una distanza che varia da un quarto a metà di miglio sono distribuite, lungo un arco da O a N, le rovine di sette edifici, ciascuno con l'ingresso orientato verso il colle ...
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L'archeologia del Subcontinente indiano. Dal Neolitico all'eta del Bronzo: la Civilta della valle dell'Indo
Jonathan M. Kenoyer
Stefano Pracchia
Massimo Vidale
Dal neolitico all'età del bronzo: la [...] cotone, sesamo, datteri, meloni e piselli e, a partire dal 2600 a.C., riso, sorgo e nuove specie di miglio nel Gujarat. La regolazione delle acque irrigue avviene attraverso sistemi di pozzi, canali e dighe. Estesi canali di irrigazione sono stati ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I Longobardi: Spoleto
Letizia Pani Ermini
Spoleto
Città (lat. Spoletium) della VI regione augustea, situata in collina lungo l’asse della via Flaminia che collegava [...] sullo scorcio del secolo contavano una ventina di fondazioni, occupando le colline intorno alla città, entro un raggio di mezzo miglio. Nel 1297 una nuova cinta muraria, di cui rimangono ampi tratti, circondò la città con i suoi ampliamenti e sulle ...
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Preistoria
Parte introduttiva
di Alberto Cazzella
Negli anni Novanta del 20° sec. gli studi sulla p. hanno avuto un notevole sviluppo sia dal punto di vista della riflessione teorica (v. paletnologia), [...] erano colmi di spighe di cereali (Triticum dicoccum: farro, Triticum monococcum: farricello, Hordeum vulgare: orzo, Panicum miliaceum: miglio). La presenza di vinaccioli di Vitis sp., di gusci di nocciola, di una ghianda, di un frammento di nocciolo ...
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Uomo
Alberto Piazza
(XXXIV, p. 748; App. V, v, p. 661; v. anche paleoantropologia, XXVI, p. 1; App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720)
L'evoluzione umana
Il fattore che ha maggiormente [...] allevatori, nella maggior parte neri, che cominciarono a trasformarsi in coltivatori di piante, prediligendo il sorgo e il miglio, nella regione del Sahel, a sud del Sahara. Molte di queste innovazioni agricole ebbero luogo nell'Africa occidentale ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
Caratteri generali
di Rodolfo Fattovich
L'architettura africana presenta una grande varietà di forme, che [...] glutinosa per aumentarne elasticità e resistenza, venivano aggiunti e lasciati macerare diversi additivi, come pula di riso o miglio, erbe, foglie, sostanze grasse e sterco bovino od ovino. Gli scavi effettuati a Djenné-Djeno provano che l ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] ., La fine dell'idillio, Genova-San Salvatore Monferrato 1979, pp. 270-281; J. Harvey, Medieval Gardens, London 1981; M. Miglio, Immagine e racconto. Note sul giardino in qualche manoscritto italiano (XII-XIV secolo), in Il giardino storico italiano ...
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miglio1
mìglio1 s. m. [lat. mīlia o mīllia (sottint. passuum, ma anche assol.), plur. di mille (passus o passuum) «mille (passi)»] (pl. le mìglia). – 1. Unità di misura itineraria presso popoli antichi e moderni, avente molteplici definizioni...
miglio2
mìglio2 s. m. [lat. mĭlium]. – 1. Nome di alcune graminacee. In partic.: a. Pianta annua (Panicum miliaceum) appartenente al gruppo dei cereali, coltivata fin dai tempi remoti in tutti i paesi caldi, con fusti robusti, alti anche più...