tonsilla In anatomia, organo o formazione costituiti da tessuto linfatico. In senso assoluto per t. si intende la t. palatina, organo pari e simmetrico situato all’istmo delle fauci, tra i pilastri palatini, [...] o multiple (dette tonsilloliti), composte di muco, cellule e detriti epiteliali. La tonsillo-moniliasi è invece una micosi acuta della faringe, interessante prevalentemente le t., che si presentano più o meno tumefatte o arrossate, con numerosi ...
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Ipertrofia e iperplasia (detta anche vegetazione adenoide) della tonsilla faringea, l’organo linfatico che occupa la volta della rinofaringe, in prossimità delle coane e dei padiglioni delle tube di Eustachio. Fisiologicamente la tonsilla faringea raggiunge il massimo sviluppo verso il decimo anno di ... ...
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Daniela Caporossi
La tonsilla adenoidea, o tonsilla faringea, appartiene al tessuto linfatico diffuso e rappresenta un accumulo linfatico organizzato localizzato nella volta della rinofaringe. Per particolari condizioni costituzionali (diatesi linfatica), ambientali (clima, inalazioni irritanti) e ... ...
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Federico BRUNETTI
Nicola PENDE
. Organo pari e simmetrico, posto a ciascun lato dell'istmo delle fauci, la tonsilla palatina - tonsilla per antonomasia - costituisce insieme con altre tonsille - la linguale, posta sulla base della lingua e la faringea, che occupa il cavo retronasale - quell'importantissimo ... ...
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patogenicità
Capacità di un microrganismo di indurre una malattia all’interno di un altro organismo. Gli agenti patogeni capaci di determinare malattie infettive posseggono meccanismi, chiamati meccanismi [...] e provocano uno stato di malessere generale con febbre, diarrea e vomito. Le infezioni da funghi, definite micosi, possono essere esogene quando l’agente infettante (normalmente costituito da spore fungine) proviene dall’ambiente esterno, oppure ...
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Genere di funghi della famiglia delle Aspergillacee, istituito dal Micheli (1729). È caratterizzato dai conidiofori, i quali per la loro forma ricordano un aspersorio, essendo costituiti da un filamento [...] pure l'A. flavus in casi di otomicosi e cheratomicosi, l'A. ochraceus (St. ochracea) in forme di otite e di micosi della cavità orale, ecc.
Alcune specie di Aspergilli, capaci in alto grado di saccarificare l'amido, vengono per tale loro proprietà ...
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Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...]
Accompagnato da opportune determinazioni, il termine p. forma locuzioni del linguaggio medico indicanti particolari affezioni.
Micosi cutanea, di solito localizzata agli spazi interdigitali e alle pieghe di flessione delle dita, caratterizzata da ...
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Infezione
Enrico Garaci
Anna Teresa Palamara
Con il termine infezione (dal latino inficio, "introdurre", "contaminare") si intende il processo d'invasione di un organismo o di parti di esso (organi [...] è ancora del tutto noto lo specifico meccanismo di patogenicità, così come le relative difese dell'organismo. Nella patogenesi delle micosi il ruolo svolto dall'ospite è di fondamentale importanza. È nota, per es., l'attività micostatica svolta dagli ...
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Prurito
Giancarlo Urbinati
Il prurito è una particolare sensazione cutanea che induce a grattarsi. Accanto al dolore, è la seconda modalità di nocicezione. Si manifesta in molte affezioni cutanee oppure [...] in terapia dialitica soffre di prurito); malattie ematologiche, tra cui morbo di Hodgkin, linfosarcoma, leucemie croniche, micosi fungoide, paraproteinemie, mastocitosi ecc., nelle quali il prurito è spesso grave e indicativo di cattiva prognosi ...
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FLARER, Francesco
Mario Crespi
Nacque a Pavia, in una famiglia di origine altoatesina, da Severo e da Maria Miazza, il 24 dic. 1899. A diciassette anni partì volontario per il fronte. Durante il servizio [...] in questo gruppo di malattie della cosiddetta micosi fungoide, confermata, a seguito delle più primo caso di reticolo-istiocitosi cutanea a carattere istoleucemico (sindrome di micosi fungoide a placche), in Gazzetta degli ospedali e delle cliniche, ...
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Anatomia e medicina
Anatomia comparata
Porzione dell’apparato digerente dei Vertebrati, situata fra la bocca e l’intestino preepatico. Nei Cefalaspidi, Eterostraci, pesci e Anfibi branchiati adempie alla [...] costrittori della f., per lo più per lesioni del IX o X paio di nervi cranici), lesioni parassitarie (micosi) o infettive (faringiti, adenoiditi, tonsilliti, ascessi faringei ecc.). La faringite è l’infiammazione della mucosa, prodotta da virus ...
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COTTINI, Gian Battista
Giuseppe Armocida
Nacque da Emilio e da Rosa Pigati il 13 sett. 1903 a Frosolone (Campobasso), dove il padre, di origine lombarda, era impiegato governativo. Seguendo la famiglia [...] ricordano qui i lavori che dedicò alla descrizione dei reperti istologici ed ematologici della micosi fungoide: Classificazioni e concetti attuali sulla micosi fungoide, in La Medicina internazionale, XLV (1937), pp. 215-25; Aspects hématologiques et ...
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SPLENDORE, Alfonso
Luca Tonetti
SPLENDORE, Alfonso. – Nacque a Fagnano Castello (Cosenza) il 25 aprile 1871 da Luigi e da Gaetana Gallo.
Dopo aver completato gli studi secondari al liceo Umberto I di [...] pp. 311-315; Rivista di patologia vegetale, X (1903), pp. 337-345).
In questi anni Splendore studiò vari tipi di micosi e parassitosi. Al VI Congresso brasiliano di medicina e chirurgia, insieme a Lutz, illustrò un caso umano di sporotricosi (Revista ...
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micosi
micòṡi s. f. [der. di mico-, col suff. -osi]. – Denominazione generica di malattie infettive, talora di difficile diagnosi, che colpiscono l’uomo, gli animali o anche le piante, causate da particolari tipi di miceti. Nell’uomo si distinguono...
micosio
micòṡio s. m. [der. di mico-, col suff. -osio]. – In chimica organica, carboidrato (chiamato anche trealosio) formato da due molecole di glicosio, che cristallizza con due molecole di acqua; è presente nella manna, in parecchie varietà...