Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] alla maestà di Vittorio Emanuele II re d’Italia, Torino, V. Vercellino.
Carbone, Gregorio & Arnò, Felice (1835), «Studi linguistici italiani» 9, pp. 31-55; 117-178.
Cortelazzo, Michele A. (1971), Voci “gergali” in un glossario militare del 1918, ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] P. Carrozza, Pisa, ETS, pp. 115-217.
Cortelazzo, Michele A. (1988), Italienisch: Sprache und Gesetzgebung, in Lexikon der internazionale di studi (Calasetta, 23-24 settembre 2000), a cura di V. Orioles & F. Toso, Genova, Le Mani, pp. ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] «Lingua nostra» 31, pp. 24-30.
Loporcaro, Michele (1998), Sintassi comparata dell’accordo participiale romanzo, Torino, antico e moderno, in Studi linguistici per Luca Serianni, a cura di V. Della Valle & P. Trifone, Roma, Salerno Editrice, pp ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] letteraria (ad es. «cotanta speme»: Leopardi, “A Silvia”, v. 32; “Le ricordanze”, v. 92).
(m) Assai < lat. ad satis, oggi grammatica della lingua italiana, Bologna, Zanichelli.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione alla ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] redatta da Apollonio Discolo (II sec. d.C.) e Prisciano (V sec. d.C.) per il latino, entrambe fondate sulle proprietà Cambridge University Press, 2 voll., vol. 2º.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione alla grammatica ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] germanici, il cui numero s’accresce dopo le invasioni. Tra V e IX secolo i nomi germanici, specie di tradizione longobarda e , Pietro, Salvatore, Carlo, Franco, Domenico, Bruno, Paolo, Michele, Giorgio, Aldo, Sergio, Luciano. Nomi prevalenti del Sud: ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] linguistico di Pannella, «Belfagor» 36, pp. 711-720.
Cortelazzo, Michele A. & Paccagnella, Ivano (1981), Tipologia del testo politico, in Teoria e analisi del testo. Atti del V convegno interuniversitario di studi (Bressanone, 1977), a cura di D ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] nuova bolletta Enel, Roma - Bari, Laterza.
Gazzola, Michele (2006), La gestione del multilinguismo nell’Unione europea, in della Commissione europea Neil Kinnock, con una premessa di V. Orioles, «Plurilinguismo. Contatti di lingue e culture» 10 ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] ; M.G. Lo Duca, Padova, Unipress, pp. 11-29.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione alla grammatica italiana, Torino, UTET -25 febbraio 1995), a cura di T. De Mauro & V. Lo Cascio, Roma, Bulzoni, pp. 155-170.
Tesnière, Lucien ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] ) e confortola però che vada più sicura (Dante, Vita nuova V)
(46) et questa causa si pone in iudicio […] acciò ch Pigliasco, 2 voll., vol. 2°, pp. 325-365.
Prandi, Michele (2004), The building blocks of meaning. Ideas for a phil-osophical grammar ...
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michelia
michèlia s. f. [lat. scient. Michelia, dal nome del botanico P. A. Micheli (1679-1737)]. – Genere di piante magnoliacee che comprende alberi e arbusti asiatici, spesso coltivati nei giardini delle regioni temperate calde, anche per...
disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...