PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] Roma 1885; V. Di Giovanni, La topografia antica di Palermo dal secolo X al XV, 2 voll., Palermo 1889-1890; G.M. Columba, I porti della Sicilia, Roma 1906; id., Per la topografia antica di Palermo, in Centenario della nascita di Michele Amari, Palermo ...
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Città della Sicilia, di cui rappresenta la maggiore agglomerazione urbana, oltre che il capoluogo della regione amministrativa. Il nome antico di P. (gr. Pánormos, lat. Panormus) fu dato dai navigatori greci, ma la città è di origine fenicia e forse si chiamava in punico ziz («fiore»). P. fu potente ... ...
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Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla costa nord-occidentale dell’isola, all’interno dell’omonimo golfo; si estende nella breve pianura detta Conca ... ...
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Margherita Zizi
Crocevia mediterraneo di culture
Capoluogo della Sicilia, Palermo sorge in una baia ai margini occidentali della Conca d’Oro. Celebrata da Goethe, il grande poeta tedesco innamorato della «terra dove fioriscono i limoni», la città trae fascino e prestigio da una storia ricchissima e ... ...
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Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. In quello stesso scorcio del sec. XII, negli anni fra il 1195 e il 1197, Palermo era rappresentata ... ...
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Carla Quartarone Leone
(XXVI, p. 59; App. I, p. 915; II, II, p. 487; III, II, p. 355)
Per dati statistici provinciali v. sicilia (Tabelle), in questa Appendice.
Architettura e urbanistica. - Tra il 1951 e il 1991 la popolazione residente del comune è passata da 490.692 a 698.556 unità e l'area urbanizzata ... ...
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Filippo Brancucci
L'unica volta che D. menziona esplicitamente P. è per bocca di Carlo Martello, il quale dà un quadro molto vivo e immediato della situazione siciliana (Pd VIII 67-84). In particolare al v. 75 sembrano essere riportate alla lettera le grida della popolazione palermitana contro la mala ... ...
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(XXVI, p. 59; App. I, p. 915; II, 11, p. 487)
Aldo PECORA
L'aumento demografico di P., già cospicuo dal 1936 al 1951, quando la popolazione residente del comune aumentò da 411.879 a 490.692 ab., si è in questi ultimi anni accentuato: al censimento del 15 ottobre 1961 il comune comprendeva 587.063 ... ...
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(XXVI, p. 59; App. I, p. 915)
Giuseppe CARACI
Emilio LAVAGNINO
Negli anni precedenti la guerra, era stata portata a buon punto una vasta opera di bonifica urbana intrapresa nei quartieri vecchi della città: nelle adiacenze di via Porta Castro, di piazza Magione, lungo via Volturno e a destra e a ... ...
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(XXVI, p. 59)
Sviluppo demografico (p. 61). - Secondo l'ultimo censimento (1936) la popolazione del comune di Palermo è di 417.400 abitanti di cui 199.941 maschi e 217.459 femmine. I coniugati erano 144.908, i vedovi 26.110 (5886 maschi e 20.224 femmine), i divorziati 29 (14 maschi e 15 femmine).
Nel ... ...
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(A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Gaetano Mario COLUMBA
Ernesto PONTIERI
Luigi BIAGI
Eugenio ROSSI
Giuseppe CARLOTTI
Tammaro DE MARINIS
Pietro SGADARI di LO MONACO
Adelmo DAMERINI
Città della Sicilia. Il nome ch'essa porta è di schietta origine greca, Πάνορμος, e significa "tutto porto": ... ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] statale d'arte di Orvieto 1-2, 1983, pp. 27-46; V.A. Lazzarini, La Santa Sede e la costruzione del Duomo. ''Ad una loro assegnazione a fra Bevignate (Cellini, 1958). Insieme al S. Michele e all'Agnus Dei, fusi da Matteo di Ugolino da Bologna nel 1352 ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] in Umbria, della pieve di Sestino, in Toscana, e di S. Michele ad curtim a Capua, a sostegno centrale, a cui si aggiungono in Kultur und Kunst im werdenden Abendland an Rhein und Ruhr, a cura di V.H. Elbern, I, Düsseldorf 1962, pp. 344-370: 363-370; ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] romane dans le sud de la France et en Catalogne, Les Cahiers de Saint-Michel de Cuxa 3, 1972, pp. 117-130; N. Duval, P.A. gli scavi hanno portato alla luce alcune sale pavimentate a mosaico (v. Aghlabidi). Di poco più tardo è il p. a mosaico ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] cura di C. Carletti, G. Otranto, Bari 1994; M. Trotta, I luoghi del ''Liber de Apparitione''. Il Santuario di S. Michele dal V all'VIII secolo, ivi, pp. 125-165; A. Renzulli, La costruzione dell'ingresso monumentale longobardo e la modificazione dei ...
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CIVIDALE
M.A. San Mauro
(lat. Forum Iulii; Civitas Austriae, Civitatum nei docc. medievali; od. Cividale del Friuli)
Centro del Friuli di origine preromana, sorto sulla riva destra del Natisone nell'omonima [...] del Friuli fu retto da Agone, di cui Paolo Diacono (Hist. Lang., V, 17) ricorda la domus Agonis. A N del duomo, nella zona Musei e collezioni
Il Mus. Archeologico Naz., fondato da Michele della Torre Valsassina nel 1817 per esporre materiale di scavo ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] uten Hove in una casa vicina alla chiesa di S. Michele. Nel 1228 le autorità e la famiglia uten Hove dai tempi antichi a oggi], Gent 1886-1887, IV, p. 437; V. Van der Haeghen, Mémoire sur les documents faux relatifs aux anciens peintres flamands ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] pp. 349-368; A. Peroni, In margine alla scultura di S. Michele di Pavia: il problema dei rapporti con Nicolò, in Scritti di storia E. Cau, M.A. Casagrande, Cultura e scrittura a Pavia (secoli V-X), ivi, pp. 177-218; P. Hudson, Pavia: l'evoluzione ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] chiese fuori le mura, quali S. Giuliano, S. Marta, S. Michele, S. Giovanni, con battistero, o l'edificio fuori porta S. 1971, pp. 281-330; 49, 1973, pp. 33-44; C. Delvoye, s.v. Empore, in RbK, II, 1971, coll. 129-144; A. Khatchatrian, L'architecture ...
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BASILICATA
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il [...] un privato costruì una basilica in onore dell'arcangelo Michele, alcuni scavi condotti all'interno dell'od. cattedrale hanno De Rosa, a cura di A. Cestaro, Napoli 1980, pp. 1325-1353; V. Pace, La pittura delle origini in Puglia (secc. IX-XIV), in La ...
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michelia
michèlia s. f. [lat. scient. Michelia, dal nome del botanico P. A. Micheli (1679-1737)]. – Genere di piante magnoliacee che comprende alberi e arbusti asiatici, spesso coltivati nei giardini delle regioni temperate calde, anche per...
disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...