Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] regolare dittongamento in sillaba aperta per i continuatori di ae (l[jɛ]to < laetu), ma non per i continuatori di oe (p[e]na ).
Loporcaro, Michele (1988), Grammatica storica del dialetto di Altamura, Pisa, Giardini.
Loporcaro, Michele (2009), ...
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] che il verificarsi di p provoca il verificarsi di q:
(1) i peschi sono fioriti perché la temperatura si è alzata
La relazione di causa su cause non reali (se la temperatura si alzerà i peschi fioriranno) sia di prendere atto della frustrazione di un ...
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Si definisce isoglossa la linea immaginaria con la quale, mediante un’ipotesi metodologica, si uniscono i punti estremi di un’area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico [...] ’AIS nelle zone in questione, ma anche perché tra i fenomeni presi in considerazione da Rohlfs proprio alcuni dei più di dialettologia italiana, Roma - Bari, Laterza.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari ...
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La vocale di appoggio è una vocale che facilita la pronuncia sia di consonanti o di sequenze consonantiche particolarmente difficoltose, perché rare, complesse e dunque marcate dal punto di vista della [...] la forma italiana medesimo, con inserimento della vocale d’appoggio i). Il processo opera anche in sincronia in diversi dialetti e dialettologia italiana, Roma - Bari, Laterza.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] 2) oppure di frase (Luisa è noiosa nell’es. 3):
(1) Michele è alto quanto / come Giuseppe
(2) Piero è intelligente quanto simpatico
(3) di me! (Il Novellino 1970: 184)
Non sono invece attestati i moduli di quanto e di quello che (Pelo 2009: 514-515 ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] scuola, studierò e mi farò onore (cap. 8)
(7) Oggi anderò a sentire i pifferi, e domani a scuola: per andare a scuola c’è sempre tempo (cap. 9 , testi antichi, Torino, Loescher.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] timbrici (Maddieson 1984: 129-130). In entrambi i casi l’uso combinato di differenze quantitative e (1970), Suprasegmentals, Cambridge (Mass.), The MIT Press.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] voce», come esito di ō, oppure in alcuni dialetti pugliesi dove si può avere anche per ĭ / ŭ ([ˈpai̯ɾə] «pera», [ˈpøi̯lə] «pelo») o ĕ / ŏ ([ˈ italiana, Roma - Bari, Laterza.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] nomi appartenenti all’area del dubbio come probabilità e possibilità, costruite con i verbi avere (13), esserci (14, 15) ed essere (16): grammatica della lingua italiana, Bologna, Zanichelli.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] dialetti italiani. Tutti i dialetti alto-meridionali sono infatti caratterizzati dalla neutralizzazione delle qualità vocaliche e dalla riduzione in scevà delle vocali finali o intermedie.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti ...
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michelia
michèlia s. f. [lat. scient. Michelia, dal nome del botanico P. A. Micheli (1679-1737)]. – Genere di piante magnoliacee che comprende alberi e arbusti asiatici, spesso coltivati nei giardini delle regioni temperate calde, anche per...
famiglia queer (queer family) loc. s.le f. Comunità di persone che, indipendentemente dal genere d’appartenenza o dall'orientamento sessuale, vivono insieme per scelta e sono legate da affinità affettive, sentimentali e dalla condivisione delle...